LN: Franz su rischi per Insiel
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/MPB - "L'articolo 13 del decreto
Bersani sulle liberalizzazioni impone alle società che fanno capo
alle amministrazioni locali di lavorare solo per conto dell'ente
che le controlla, tagliando di netto tutte le partecipazioni
possedute in altre aziende e azzerando quelle attività svolte per
altri enti o imprese. Tempo un anno".
"L'ipocrisia del titolo dello stesso articolo 13 della Bersani -
scrive in un comunicato il consigliere regionale della Lega Nord
Maurizio Franz - è clamorosa: "Norme per la riduzione dei costi
degli apparati pubblici regionali e locali e a tutela della
concorrenza". Un controsenso perché la pubblica amministrazione
rischia di perderci depotenziando e riducendo per legge il
fatturato delle proprie società e non vi è affatto tutela della
concorrenza visto che, penalizzando tutte le realtà regionali
esistenti, si favoriranno solo un numero limitato di concorrenti
privati. Viene da chiedersi quali interessi di poteri forti vi
siano sotto".
"Dopo le pasticciate norme a danno di tassisti e professionisti,
la sinistra - prosegue Franz nella nota - mette dunque a rischio
migliaia di posti di lavoro di queste società che vedrebbero
ridursi sensibilmente il fatturato. L'Insiel del Friuli Venezia
Giulia purtroppo rientra in questo insensato provvedimento e sono
perciò più che legittime le preoccupazioni espresse dai
lavoratori di questa società. Se per colpa del decreto del
Governo la società dovesse essere venduta a privati e
ridimensionata, infatti, non ci sarebbero garanzie per i posti di
lavoro e il nostro timore (vista la vocazione di Illy in tal
senso) è che la Giunta del Friuli Venezia Giulia voglia andare in
questa direzione".
"Ci appaiono come dei tentativi velleitari e di mettere le mani
avanti infatti gli emendamenti di alcuni settori della stessa
sinistra che chiedono di cambiare l'articolo 13 - insiste il
vicepresidente della commissione regionale attività produttive. -
Siamo comunque pronti a sostenerli nell'interesse di Insiel e dei
posti lavoro se non saranno solo una boutade. Ma le
preoccupazioni espresse dagli stessi sindacati circa la volontà
di Illy di vendere per fare cassa gettano ombre preoccupanti
sulla già delicata situazione".