Tesini a XXXVII Giornata Nazionale Vittime Civili di Guerra
(ACON) Udine, 22 ott - MPB - Il ricordo di ieri e la
preoccupazione per il domani hanno fatto da filo conduttore alla
celebrazione a Udine della XXXVII Giornata nazionale
dell'Associazione vittime civili di guerra, ribadito negli
interventi ufficiali e con la consegna dei premi agli allievi
vincitori del concorso indetto nelle scuole della provincia di
Udine, negli elaborati dei quali, insieme con le memorie raccolte
fra i familiari, non sono mancate le riflessioni, appunto,
sull'impegno a costruire la pace.
E se, come ha ricordato la presidente provinciale
dell'Associazione Adriana Geretto, è stato possibile realizzare a
Udine l'appuntamento - quello che il presidente nazionale
Giuseppe Arcaroli ha definito "l'annuale pellegrinaggio per
diffondere il nostro messaggio contro la violenza cieca della
guerra" - grazie al sostegno morale ed economico del Consiglio
regionale, il presidente dell'Assemblea regionale Alessandro
Tesini ha ribadito l'attenzione della Regione alle molteplici
attività dell'Associazione.
La vostra è una azione costante e impegnata per la commemorazione
e la sensibilizzazione di cui vi siamo grati - ha detto Tesini
sottolineando che a volte, erroneamente, può sembrare che le
iniziative di ricordo si risolvano in un pur indispensabile
sguardo al passato. E facendo riferimento anche alla cerimonia di
inaugurazione, sabato 21 ottobre a Udine, del monumento "Angeli"
posto al Parco della Rimembranza a ricordo delle vittime civili
di guerra, Tesini ha sottolineato quanto grande, anche in termini
numerici, sia il sacrificio rappresentato dalle vittime civili,
conseguenza non solo dell'aberrazione della storia dell'umanità,
con le divisioni in fazioni, le contese sui territori, i
combattimenti per supremazie di vario genere, ma anche
dall'evoluzione del modo di fronteggiarsi degli eserciti.
Un sacrificio che ha registrato una crescita esponenziale - ha
aggiunto Tesini, ricordando i conflitti in atto e rivolgendo un
pensiero particolare ai militari della Pozzuolo di Gorizia in
partenza per il Libano e ai reparti delle forze armate italiane
impegnati in tanti luoghi del mondo in quelle che - ha detto -
vogliamo siano delle missioni di pace: anche in questo senso
importante è la funzione di sollecitazione e di richiamo di
attenzione che l'Associazione può svolgere.