CR: no mozione sì ordine del giorno, Del Piero e Illy (7)
(ACON) Trieste, 26 ott - RC - Mozione delle opposizioni
respinta, accolto l'ordine del giorno della maggioranza. Il primo
documento ha visto, ovviamente, i voti a favore dei quattro
gruppi che l'hanno firmata (AN, FI, LN e UDC), mentre Intesa
Democratica si è espressa con il no ad eccezione del presidente
Riccardo Illy, di Alessandra Battellino (IpR-MRE) e di Luigi
Ferone (IpR-Pensionati), astenuti. Il secondo documento, invece,
è stato bocciato dalle opposizioni e accolto da ID nuovamente con
l'astensione di Illy e della sola Battellino.
Prima della votazione, si erano espressi l'assessore al Bilancio,
Michela Del Piero, e il presidente della Regione.
Alla fine, la Finanziaria nazionale non causerà impatti né
negativi né positivi sulla Finanziaria regionale - così la Del
Piero dopo aver analizzato tutte le voci che ci riguardano e
paragonando quelle che daranno incrementi del gettito e minore
debito (tra cui anche la lotta all'evasione) con quelli che
porteranno un effetto negativo. I nostri Enti locali - ha
aggiunto - saranno trattati in modo diverso rispetto agli altri,
li sosterremo già nei prossimi mesi. L'impatto dell'articolo 73
della Finanziaria lo avremo solo nei primi mesi del 2007, ma
continueremo con la razionalizzazione della spesa, atteggiamento
che ha contraddistinto tutte le nostre Finanziarie. Infatti il
nostro bilancio è stato promosso dalle agenzie internazionali di
rating perché è sano e perché, a parte le opposizioni, nessuno
considera che esageriamo con le consulenze: siamo passati da 11,3
milioni spesi nel 2003 ai 4 milioni del 2004.
Sulla Finanziaria del Governo ho espresso apprezzamenti e
critiche - ha ammesso poi il presidente della Regione Riccardo
Illy. Positivo, ad esempio, che sul TFR possano decidere i
lavoratori perché sono soldi loro, mentre si dovrà fare in modo
che quanto previsto nel protocollo d'intesa sia recepito a
livello di Governo, come ho già fatto presente al presidente
Prodi e al ministro Padoa-Schioppa. Nei prossimi giorni avrò
incontri importanti in tal senso e saranno presentati emendamenti
in Parlamento.
Non rimpiango le Finanziare di Berlusconi soprattutto per quanto
riguarda l'equilibrio dei conti pubblici. L'impostazione del
nostro bilancio è diversa da quella nazionale. A fine 2005
registriamo la crescita degli investimenti delle imprese, più
export, più occupazione (siamo terzi in Italia come tasso minore
di disoccupazione). In effetti, si può dire che ho già
ottemperato a quanto mi viene chiesto dalla mozione delle
opposizioni, e mi ritrovo nell'ordine del giorno della
maggioranza perché è vero che dobbiamo ancora lavorare nel senso
di far rispettare il patto d'intesa, cosa che non ho difficoltà a
credere accadrà. Resterò in attesa di vedere i contenuti della
Finanziaria che alla fine sarà approvata - ha concluso Illy - e
in base a ciò prenderò le misure conseguenti.
(segue)