CR: avviato esame legge sulle biblioteche (8)
(ACON) Trieste, 26 ott - AB - Il Consiglio regionale ha preso
in esame un provvedimento sulle biblioteche, il patrimonio
librario e archivistico che è stato predisposto sulla base di due
proposte di legge che hanno come primi firmatari Giancarlo
Tonutti (Margh) e Massimo Blasoni (FI).
Un testo condiviso anche con l'opposizione che ha partecipato
alla sua stesura, ha sottolineato Tonutti nella sua veste di
relatore di maggioranza, che contribuirà alla diffusione della
politica della cultura, che è strettamente legata a uno degli
obiettivi che si è data questa Amministrazione, ossia di puntare
sull'innovazione.
La legge si compone di 27 articoli. Tra i punti qualificanti
Tonutti ha ricordato le norme sulla rete bibliotecaria e quelle
sul sistema bibliotecario, che ne formano l'asse portante. Viene
inoltre riconosciuta l'importanza della formazione del personale
delle biblioteche e una serie di emendamenti, frutto del
confronto con la Soprintendenza per i beni archivistici, si
occupano infine degli archivi, quelli pubblici, ma anche quelli
degli enti ecclesiastici e dei privati.
Una legge attesa dagli operatori di settore, così Gina Fasan
(UDC), relatore di minoranza, che riconosce e valorizza
l'importanza della messa in rete delle biblioteche pubbliche,
prevedendo l'istituzione del sistema bibliotecario con il suo
coordinamento che realizza servizi comuni per tutte le
biblioteche regionali. Importante, inoltre, è la parte che
riguarda gli archivi non pubblici, molti dei quali custodiscono
opere librarie di grande importanza che vanno restaurate,
conservate e rese accessibili a tutti.
Per Piero Camber (FI), relatore di minoranza, la legge ha alcune
lacune: non si è voluto citare il Servizio bibliotecario
nazionale, non si è voluto prevedere un compito specifico per le
Province, che avrebbero invece potuto svolgere un ruolo di
coordinamento, non si è voluto far cenno direttamente alle intese
intervenute tra il ministero per i Beni e le attività culturali e
la Conferenza episcopale italiana, in particolare quella sulla
conservazione e la consultazione degli archivi d'interesse
storico e delle biblioteche degli enti e delle istituzioni
ecclesiastiche. Non si è voluto ammettere che gran parte del
materiale bibliografico è in latino, quasi fosse una necessità
far scomparire le nostre origini culturali.
Prima di passare all'articolato, nel corso del dibattito generale
sono intervenuti Gaetano Valenti (FI), Tamara Blazina (DS),
Kristian Franzil (PRC), Pietro Colussi (Citt), Paolo Menis
(Margh), Nevio Alzetta (DS) e l'assessore Roberto Antonaz.
(segue)