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CR: avviato esame legge sulle biblioteche (8)

26.10.2006
17:18
(ACON) Trieste, 26 ott - AB - Il Consiglio regionale ha preso in esame un provvedimento sulle biblioteche, il patrimonio librario e archivistico che è stato predisposto sulla base di due proposte di legge che hanno come primi firmatari Giancarlo Tonutti (Margh) e Massimo Blasoni (FI).

Un testo condiviso anche con l'opposizione che ha partecipato alla sua stesura, ha sottolineato Tonutti nella sua veste di relatore di maggioranza, che contribuirà alla diffusione della politica della cultura, che è strettamente legata a uno degli obiettivi che si è data questa Amministrazione, ossia di puntare sull'innovazione.

La legge si compone di 27 articoli. Tra i punti qualificanti Tonutti ha ricordato le norme sulla rete bibliotecaria e quelle sul sistema bibliotecario, che ne formano l'asse portante. Viene inoltre riconosciuta l'importanza della formazione del personale delle biblioteche e una serie di emendamenti, frutto del confronto con la Soprintendenza per i beni archivistici, si occupano infine degli archivi, quelli pubblici, ma anche quelli degli enti ecclesiastici e dei privati.

Una legge attesa dagli operatori di settore, così Gina Fasan (UDC), relatore di minoranza, che riconosce e valorizza l'importanza della messa in rete delle biblioteche pubbliche, prevedendo l'istituzione del sistema bibliotecario con il suo coordinamento che realizza servizi comuni per tutte le biblioteche regionali. Importante, inoltre, è la parte che riguarda gli archivi non pubblici, molti dei quali custodiscono opere librarie di grande importanza che vanno restaurate, conservate e rese accessibili a tutti.

Per Piero Camber (FI), relatore di minoranza, la legge ha alcune lacune: non si è voluto citare il Servizio bibliotecario nazionale, non si è voluto prevedere un compito specifico per le Province, che avrebbero invece potuto svolgere un ruolo di coordinamento, non si è voluto far cenno direttamente alle intese intervenute tra il ministero per i Beni e le attività culturali e la Conferenza episcopale italiana, in particolare quella sulla conservazione e la consultazione degli archivi d'interesse storico e delle biblioteche degli enti e delle istituzioni ecclesiastiche. Non si è voluto ammettere che gran parte del materiale bibliografico è in latino, quasi fosse una necessità far scomparire le nostre origini culturali.

Prima di passare all'articolato, nel corso del dibattito generale sono intervenuti Gaetano Valenti (FI), Tamara Blazina (DS), Kristian Franzil (PRC), Pietro Colussi (Citt), Paolo Menis (Margh), Nevio Alzetta (DS) e l'assessore Roberto Antonaz.

(segue)