UDC: chiusura uffici postali in provincia di UD e PN
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - Interpellanza dei consiglieri
regionali dell'UDC Roberto Molinaro, Gina Fasan, Maurizio
Salvador e Giorgio Venier Romano sulla rimodulazione degli orari
degli sportelli degli uffici postali nei piccoli centri.
Poste Italiane ha infatti annunciato, a decorrere dai primi
giorni di novembre, una riorganizzazione degli orari di apertura,
con funzionamento a giorni alterni o soltanto in alcune giornate
del mese, per una ventina di uffici postali ubicati in piccoli
centri delle province di Udine e Pordenone. Simili provvedimenti,
sottolineano, erano già stati assunti per il periodo estivo,
mentre nell'ipotesi attuale riguardano l'intero anno e che in
talune situazioni sembrano preordinate a una prossima e
definitiva chiusura degli sportelli stessi.
Poste Italiane è concessionaria di un servizio pubblico che, a
giudizio dei consiglieri centristi, dovrebbe essere fornito ai
cittadini nelle stesse condizioni, a prescindere dal loro luogo
di residenza, anche perché in molti piccoli centri l'ufficio
postale è l'unico servizio ancora esistente. Senza contare che
Poste Italiane ha ottenuto e sta ottenendo positivi risultati di
bilancio a livello nazionale.
I consiglieri dell'UDC osservano inoltre che la riorganizzazione
riguarda solo sedi ubicate nelle province di Udine e Pordenone e
non quelle di Trieste e Gorizia, né tanto meno del vicino Veneto
e ritengono questa operazione inaccettabile sia nella sua attuale
formulazione, che provoca disagi soprattutto alle persone
anziane, sia per la prospettiva che la stessa fa intravedere.
Così, Molinaro, Fasan, Salvador e Venier Romano chiedono al
presidente della Regione se ci sono stati contatti o intese con
Poste Italiane in relazione alla riorganizzazione annunciata, i
motivi per i quali vengono toccati i piccoli centri solo nelle
province di Udine e Pordenone e lo invitano a promuovere
tempestivamente, con Poste Italiane e i Comuni interessati, uno
specifico progetto volto a utilizzare gli uffici postali quali
sportelli multiservizi a disposizione dei cittadini,
incrementandone la fruizione così da evitare future chiusure e
conseguentemente un danno certo per le comunità locali.