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UDC: chiusura uffici postali in provincia di UD e PN

31.10.2006
15:53
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - Interpellanza dei consiglieri regionali dell'UDC Roberto Molinaro, Gina Fasan, Maurizio Salvador e Giorgio Venier Romano sulla rimodulazione degli orari degli sportelli degli uffici postali nei piccoli centri.

Poste Italiane ha infatti annunciato, a decorrere dai primi giorni di novembre, una riorganizzazione degli orari di apertura, con funzionamento a giorni alterni o soltanto in alcune giornate del mese, per una ventina di uffici postali ubicati in piccoli centri delle province di Udine e Pordenone. Simili provvedimenti, sottolineano, erano già stati assunti per il periodo estivo, mentre nell'ipotesi attuale riguardano l'intero anno e che in talune situazioni sembrano preordinate a una prossima e definitiva chiusura degli sportelli stessi.

Poste Italiane è concessionaria di un servizio pubblico che, a giudizio dei consiglieri centristi, dovrebbe essere fornito ai cittadini nelle stesse condizioni, a prescindere dal loro luogo di residenza, anche perché in molti piccoli centri l'ufficio postale è l'unico servizio ancora esistente. Senza contare che Poste Italiane ha ottenuto e sta ottenendo positivi risultati di bilancio a livello nazionale.

I consiglieri dell'UDC osservano inoltre che la riorganizzazione riguarda solo sedi ubicate nelle province di Udine e Pordenone e non quelle di Trieste e Gorizia, né tanto meno del vicino Veneto e ritengono questa operazione inaccettabile sia nella sua attuale formulazione, che provoca disagi soprattutto alle persone anziane, sia per la prospettiva che la stessa fa intravedere.

Così, Molinaro, Fasan, Salvador e Venier Romano chiedono al presidente della Regione se ci sono stati contatti o intese con Poste Italiane in relazione alla riorganizzazione annunciata, i motivi per i quali vengono toccati i piccoli centri solo nelle province di Udine e Pordenone e lo invitano a promuovere tempestivamente, con Poste Italiane e i Comuni interessati, uno specifico progetto volto a utilizzare gli uffici postali quali sportelli multiservizi a disposizione dei cittadini, incrementandone la fruizione così da evitare future chiusure e conseguentemente un danno certo per le comunità locali.