IV Comm: analisi 2006 Goletta Verde su salute del mare
(ACON) Trieste, 07 nov - AB - La IV Commissione consiliare ha
sentito i rappresentanti di Legambiente in merito ai dati
relativi al Friuli Venezia Giulia nell'ambito di Goletta Verde
2006, la campagna estiva di informazione e di sensibilizzazione
sullo stato di salute del mare.
Si tratta di una campagna fatta e condotta in piena autonomia da
Legambiente, che non intende sostituirsi alle istituzioni ma vuol
fornire la fotografia di un momento, senza per questo dare alcun
tipo di giudizio sulla balneabilità delle acque, ma illustrando
esclusivamente i risultati delle analisi.
La bandiera nera all'assessore Sonego, hanno precisato, è stata
data essenzialmente per la sua posizione rispetto alla
localizzazione nel golfo di Trieste di due impianti di
rigassificazione. In merito alla qualità delle acque 2006,
Legambiente ha ammesso che il campionamento lungo le coste della
regione (13 prelievi di cui due alle foci di fiumi) è stato fatto
dopo un periodo di piogge che possono aver penalizzato i
risultati.
Dopo queste premesse, i responsabili di Legambiente hanno fornito
ulteriori informazioni sui parametri seguiti, il metodo di
campionamento, le analisi di laboratorio. Oltre ai parametri
microbiologici previsti dalla normativa in vigore (il Dpr
470/82), Goletta Verde ha misurato anche gli "escherichia coli",
nuovo parametro di riferimento della Direttiva europea 2006/7/CE
che gli Stati membri dovranno recepire entro il 2008.
Senza entrare in polemica con Goletta Verde, Giorgio Matassi,
responsabile per l'ARPA del settore acqua e dell'Osservatorio
dell'Alto Adriatico, ha letto la situazione in modo molto
approfondito e avvalendosi di basi scientifiche. Dopo aver
illustrato i metodi adottati dall'Agenzia e che derivano da
precise direttive europee e disposizioni normative nazionali,
nonché e da consolidati e riconosciuti supporti
tecnico-scientifici, ha affermato che, per la balneazione, lungo
le coste del Friuli Venezia Giulia vi è da anni un grandissimo
lavoro di monitoraggio, con 55 stazioni che da aprile a settembre
eseguono prelievi quindicinali dai quali ne esce una situazione
generale delle acque che presenta elevati livelli di conformità.
Ciò non esclude che ci siano alcune aree di rischio, che sono
note e sulle quali si sta lavorando.
Proprio rispetto alla balneazione, Mattassi - che ha anche
presentato alla Commissione un rapporto completo e aggiornato -
ha messo in evidenza che nel periodo 2003-2006 ci sono state due
sole chiusure temporanee di tratti di costa nel 2004 in provincia
di Trieste e due a fine settembre 2006 in quella di Gorizia,
nessuna in provincia di Udine, a dimostrazione che i fenomeni di
inquinamento sono assolutamente circoscritti.
Mi sembra di capire, ha detto il presidente della Commissione
Uberto Fortuna Drossi (Citt), che il messaggio di Legambiente sia
stato più politico che tecnico. I dati tecnici, però, non possono
essere presentati in maniera disaggregata, perché quello che
viene recepito e amplificato è troppo spesso solo un aspetto
parziale sul quale l'opinione pubblica si orienta da una parte
piuttosto che da un'altra. Ciò non toglie, ha concluso Fortuna
Drossi, che dobbiamo fare di meglio e di più, ma senza creare
allarmismo.
Anche perché, ha aggiunto Gaetano Valenti (FI), oltre alle
ripercussioni di carattere emotivo, non possono essere trascurati
gli aspetti economici che ne derivano e che influiscono in modo
pesante sulle attività legate al mare.