VI Comm: pdl servizio civile, parere ddl gestione piste sci
(ACON) Trieste, 08 nov - RC - Tre le proposte di legge sul
servizio civile che la VI Commissione consiliare, presidente
Kristian Franzil (PRC), ha demandato a un Comitato ristretto
perché formuli un testo unico successivamente ad una serie di
audizioni disposta per la prossima settimana.
La prima norma, firmata Panontin (Misto)-Molinaro (UDC),
favorisce il ricorso al servizio civile volontario sia come
approfondimento professionale per coloro che lo prestano, sia
come solidarietà verso coloro ai quali è rivolto. I progetti di
servizio civile saranno elaborati da Enti specifici iscritti
all'Albo regionale e saranno vagliati dall'Amministrazione
provinciale sulla base di criteri determinati dalla Regione; una
volta realizzati, consentiranno ai volontari l'accesso ad una
serie di agevolazioni.
La legge statale 64/2001 fa riferimento a progetti realizzati da
giovani tra i 18 e i 28 anni, per un periodo da 6 a 12 mesi.
Questo testo di legge amplia la possibilità ad adulti e anziani,
pensionati o disoccupati, residenti in Friuli Venezia Giulia, per
un periodo da 8 a 24 mesi. E' istituito il Fondo regionale per il
servizio civile volontario, in cui confluirebbero anche le
risorse nazionali.
La seconda proposta è del gruppo Intesa per la Regione (IpR) e -
come ha spiegato Ferone (IpR-Part.Pens) vuole garantire agli
anziani la partecipazione attiva nella società in qualità di
volontari, vuole essere la risposta alle richieste dei tanti
anziani volonterosi e capaci di dare aiuto al prossimo,
nell'ottica che anziano non è sinonimo di vecchio o fuori luogo,
ma sposa concetti quali cultura, preparazione, solidarietà,
operosità.
I campi d'azione previsti nel provvedimento, in cui il
volontariato degli anziani troverà spazio, sono molteplici: dalla
vigilanza fuori le scuole al controllo dei giardini, dall'aiuto
alle famiglie al sostegno verso gli emarginati e i bisognosi.
Menis (Margh) è il primo firmatario del testo presentato da
Intesa Democratica. Qui si afferma che il servizio civile
volontario è un valido strumento di attuazione delle politiche
rivolte ai giovani e permette di recuperare il loro senso civico.
Inoltre, una motivazione da tenere presente nel predisporre una
legge su questo servizio civile è l'accresciuta potenzialità del
mondo del no profit. Numericamente, il Friuli Venezia Giulia non
rappresenta nemmeno l'1% dei volontari nazionali: nel 2004 erano
204 (0,64 %) e nel 2005 sono passati a 262 (0,58 %); pur con
l'aumento di 58 unità, ha registrato un decremento dello 0,06 %
rispetto l'impiego nazionale.
Alcune curiosità sui 262 volontari del 2005:
quasi 3/4 sono ragazze (187 femmine e 75 maschi), uno scenario
così "rosa" nel servizio civile dimostra maggiore sensibilità
delle ragazze verso il servizio al prossimo;
la scolarità dei volontari è medio-alta (diplomati o laureati);
i settori di impiego sono stati: assistenza 121 (46,18%),
ambiente 6 (2,29%), patrimonio artistico-culturale 68 (25,95 %),
educazione e promozione culturale 54 (20,61%), protezione civile
13 (4,96%);
età: 40 (15,27%) tra i 18 e i 20 anni, 82 (31,30%) tra i 21 e i
23 anni, 96 (36,64%) tra i 24 e i 26 anni e 44 (16,79%) tra i 27
e i 28 anni;
oltre la metà supera i 24 anni (ovvero giovani che, al termine
degli studi universitari o dopo una prima esperienza lavorativa,
decidono di dedicarsi al servizio civile volontario).
I testo della maggioranza vuole un servizio civile quale
occasione di formazione per i giovani e una possibilità di
accrescere il senso di appartenenza alla regione. Il tutto,
seguendo due filoni: il primo si accosta ai dettami nazionali, il
secondo affronta il servizio civile solidale, ovvero si riferisce
alla possibilità di consentire l'accesso al servizio civile anche
ai giovani stranieri residenti in regione, nonché a chi ha tra i
16 e i 17 anni. In questo caso, si prevede la partecipazione a
progetti di servizio civile, organizzati in moduli di 240 o 360
ore complessive, da realizzarsi in forma intensiva nei tre mesi
estivi oppure distribuiti nell'arco di un anno. Si apre la
partecipazione anche ai giovani immigrati.
Inoltre, si promuove un servizio civile imperniato su progetti
ben delineati. Il motore di tutto il sistema é l'Ufficio
regionale per il servizio civile, ma non mancano la Consulta
regionale del servizio civile e la Banca dati dei progetti di
servizio civile.
La Commissione ha infine espresso parere favorevole unanime al
disegno di legge sulla gestione delle piste da sci attrezzate, ma
con la richiesta che si verifichi che il testo non trascuri i
corsi di specializzazione che la Regione sta già sostenendo nei
Comuni montani.
(immagini alle tv)