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VI Comm: pdl servizio civile, parere ddl gestione piste sci

08.11.2006
13:25
(ACON) Trieste, 08 nov - RC - Tre le proposte di legge sul servizio civile che la VI Commissione consiliare, presidente Kristian Franzil (PRC), ha demandato a un Comitato ristretto perché formuli un testo unico successivamente ad una serie di audizioni disposta per la prossima settimana.

La prima norma, firmata Panontin (Misto)-Molinaro (UDC), favorisce il ricorso al servizio civile volontario sia come approfondimento professionale per coloro che lo prestano, sia come solidarietà verso coloro ai quali è rivolto. I progetti di servizio civile saranno elaborati da Enti specifici iscritti all'Albo regionale e saranno vagliati dall'Amministrazione provinciale sulla base di criteri determinati dalla Regione; una volta realizzati, consentiranno ai volontari l'accesso ad una serie di agevolazioni.

La legge statale 64/2001 fa riferimento a progetti realizzati da giovani tra i 18 e i 28 anni, per un periodo da 6 a 12 mesi. Questo testo di legge amplia la possibilità ad adulti e anziani, pensionati o disoccupati, residenti in Friuli Venezia Giulia, per un periodo da 8 a 24 mesi. E' istituito il Fondo regionale per il servizio civile volontario, in cui confluirebbero anche le risorse nazionali.

La seconda proposta è del gruppo Intesa per la Regione (IpR) e - come ha spiegato Ferone (IpR-Part.Pens) vuole garantire agli anziani la partecipazione attiva nella società in qualità di volontari, vuole essere la risposta alle richieste dei tanti anziani volonterosi e capaci di dare aiuto al prossimo, nell'ottica che anziano non è sinonimo di vecchio o fuori luogo, ma sposa concetti quali cultura, preparazione, solidarietà, operosità.

I campi d'azione previsti nel provvedimento, in cui il volontariato degli anziani troverà spazio, sono molteplici: dalla vigilanza fuori le scuole al controllo dei giardini, dall'aiuto alle famiglie al sostegno verso gli emarginati e i bisognosi.

Menis (Margh) è il primo firmatario del testo presentato da Intesa Democratica. Qui si afferma che il servizio civile volontario è un valido strumento di attuazione delle politiche rivolte ai giovani e permette di recuperare il loro senso civico. Inoltre, una motivazione da tenere presente nel predisporre una legge su questo servizio civile è l'accresciuta potenzialità del mondo del no profit. Numericamente, il Friuli Venezia Giulia non rappresenta nemmeno l'1% dei volontari nazionali: nel 2004 erano 204 (0,64 %) e nel 2005 sono passati a 262 (0,58 %); pur con l'aumento di 58 unità, ha registrato un decremento dello 0,06 % rispetto l'impiego nazionale.

Alcune curiosità sui 262 volontari del 2005: quasi 3/4 sono ragazze (187 femmine e 75 maschi), uno scenario così "rosa" nel servizio civile dimostra maggiore sensibilità delle ragazze verso il servizio al prossimo; la scolarità dei volontari è medio-alta (diplomati o laureati); i settori di impiego sono stati: assistenza 121 (46,18%), ambiente 6 (2,29%), patrimonio artistico-culturale 68 (25,95 %), educazione e promozione culturale 54 (20,61%), protezione civile 13 (4,96%); età: 40 (15,27%) tra i 18 e i 20 anni, 82 (31,30%) tra i 21 e i 23 anni, 96 (36,64%) tra i 24 e i 26 anni e 44 (16,79%) tra i 27 e i 28 anni; oltre la metà supera i 24 anni (ovvero giovani che, al termine degli studi universitari o dopo una prima esperienza lavorativa, decidono di dedicarsi al servizio civile volontario).

I testo della maggioranza vuole un servizio civile quale occasione di formazione per i giovani e una possibilità di accrescere il senso di appartenenza alla regione. Il tutto, seguendo due filoni: il primo si accosta ai dettami nazionali, il secondo affronta il servizio civile solidale, ovvero si riferisce alla possibilità di consentire l'accesso al servizio civile anche ai giovani stranieri residenti in regione, nonché a chi ha tra i 16 e i 17 anni. In questo caso, si prevede la partecipazione a progetti di servizio civile, organizzati in moduli di 240 o 360 ore complessive, da realizzarsi in forma intensiva nei tre mesi estivi oppure distribuiti nell'arco di un anno. Si apre la partecipazione anche ai giovani immigrati.

Inoltre, si promuove un servizio civile imperniato su progetti ben delineati. Il motore di tutto il sistema é l'Ufficio regionale per il servizio civile, ma non mancano la Consulta regionale del servizio civile e la Banca dati dei progetti di servizio civile.

La Commissione ha infine espresso parere favorevole unanime al disegno di legge sulla gestione delle piste da sci attrezzate, ma con la richiesta che si verifichi che il testo non trascuri i corsi di specializzazione che la Regione sta già sostenendo nei Comuni montani.

(immagini alle tv)