I Comm: sì pdl personale regionale e comparto unico
(ACON) Trieste, 10 nov - RC - La I Commissione consiliare
presieduta da Franco Brussa (Margh) ha approvato a maggioranza la
proposta di legge inizialmente a firma trasversale (Petris-DS,
Pedicini-FI, Zorzini-PDCI, Paselli- Cittadini,
Tonutti-Margherita, Guerra-LN, Ciani-AN) su alcuni aspetti
contrattuali del personale regionale, emendata però con un
articolo aggiuntivo dell'assessore Pecol Cominotto con cui si
introduce il comparto unico e con cui, quindi, si è modificato in
maniera significativa il testo base.
La votazione finale ha registrato i sì di Margherita, DS,
Cittadini, PRC, i no di FI e AN, l'astensione dell'UDC.
Tre, dunque, gli articoli in tutto. Il primo permette ai Gruppi
consiliari di sostituire un componente della segreteria assente
per maternità, malattia, obblighi di leva o richiamo alle armi
con altra persona di pari assegnazione. Il secondo modifica
l'articolo 16 della legge regionale 8/2005 sul recupero di
personale dalle graduatorie concorsuali allargando la possibilità
di farlo anche per posti che siano stati creati o modificati di
graduatoria successivamente al concorso. Il terzo, come detto,
inserisce l'attuazione del comparto unico dopo la recente
bocciatura della Corte dei Conti.
Così la discussione sull'emendamento della Giunta:
Abbiamo forti dubbi tecnico-giuridici sulla possibilità che sia
messa in legge materia di contrattazione - ha affermato Molinaro
(UDC), unico ad essersi opposto anche all'articolo 2 sui recuperi
dalle graduatorie concorsuali in quanto a suo dire consente
assunzioni ad personam. Siamo favorevoli a che la questione
comparto unico si concluda, ma deve restare a livello di
contrattazione sindacale. Sarà relatore di minoranza in Aula.
Per Petris, con l'emendamento della Giunta sul comparto unico si
dà ascolto alle istanze, avanzate a partire dal '98, dei 12mila
dipendenti pubblici locali, percentuale non da poco rispetto agli
altri 3mila che sono i dipendenti pubblici regionali. Sarà
relatore unico di maggioranza.
Non scriviamolo in legge, non è necessario - per Ciani, che ha
poi chiesto se resta valida la pre-intesa Regione/sindacati nel
caso in cui la Corte dei Conti dovesse bocciare anche questo
articolo. I giudici hanno già detto che la manovra è troppo
onerosa. Sarà relatore di minoranza.
Avevo richiesto, ma non è stato concesso, che la Commissione
ascoltasse il parere della Corte dei Conti su questo
emendamento/escamotage - così Asquini (FI). Questo articolo è una
squallida convenienza elettorale della Giunta e del
centro-sinistra che costerà caro ai cittadini. Sarà relatore di
minoranza.
Stiamo onorando protocolli di intesa sottoscritti dalla Giunta di
centro-destra - ha risposto l'assessore Pecol Cominotto. Questo
percorso si conclude con la certificazione di cui nessuno può
dare garanzia. Siamo consapevoli della delicatezza della
questione comparto unico. Non stiamo assolutamente aggirando il
no della Corte dei Conti, ma solo spiegando cosa sia per la
Giunta la perequazione.
Non condivido né nella sostanza né nella forma l'emendamento, non
rispetta i dipendenti regionali che nel comparto unico non
trovano le loro rivendicazioni di questi anni, ma come
appartenente alla Margherita voterò sì all'emendamento - è stata
la spiegazione del presidente Brussa.
Non avremmo voluto intervenire legislativamente - così Igor
Kocijancic (PRC) - ma questo intervento non vizia né entra nei
contenuti degli accordi pre-esistenti, che poi era la maggiore
delle preoccupazioni sollevate anche dai sindacati. Dobbiamo
chiudere questa vicenda e ci assumeremo le nostre responsabilità
con questo emendamento.
E proprio le organizzazioni sindacali, nonché i rappresentanti
degli enti locali, erano stati ricevuti in audizione in apertura
di lavori dalla Commissione.
(immagini alle tv)