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I Comm: sì pdl personale regionale e comparto unico

10.11.2006
13:28
(ACON) Trieste, 10 nov - RC - La I Commissione consiliare presieduta da Franco Brussa (Margh) ha approvato a maggioranza la proposta di legge inizialmente a firma trasversale (Petris-DS, Pedicini-FI, Zorzini-PDCI, Paselli- Cittadini, Tonutti-Margherita, Guerra-LN, Ciani-AN) su alcuni aspetti contrattuali del personale regionale, emendata però con un articolo aggiuntivo dell'assessore Pecol Cominotto con cui si introduce il comparto unico e con cui, quindi, si è modificato in maniera significativa il testo base.

La votazione finale ha registrato i sì di Margherita, DS, Cittadini, PRC, i no di FI e AN, l'astensione dell'UDC.

Tre, dunque, gli articoli in tutto. Il primo permette ai Gruppi consiliari di sostituire un componente della segreteria assente per maternità, malattia, obblighi di leva o richiamo alle armi con altra persona di pari assegnazione. Il secondo modifica l'articolo 16 della legge regionale 8/2005 sul recupero di personale dalle graduatorie concorsuali allargando la possibilità di farlo anche per posti che siano stati creati o modificati di graduatoria successivamente al concorso. Il terzo, come detto, inserisce l'attuazione del comparto unico dopo la recente bocciatura della Corte dei Conti.

Così la discussione sull'emendamento della Giunta:

Abbiamo forti dubbi tecnico-giuridici sulla possibilità che sia messa in legge materia di contrattazione - ha affermato Molinaro (UDC), unico ad essersi opposto anche all'articolo 2 sui recuperi dalle graduatorie concorsuali in quanto a suo dire consente assunzioni ad personam. Siamo favorevoli a che la questione comparto unico si concluda, ma deve restare a livello di contrattazione sindacale. Sarà relatore di minoranza in Aula.

Per Petris, con l'emendamento della Giunta sul comparto unico si dà ascolto alle istanze, avanzate a partire dal '98, dei 12mila dipendenti pubblici locali, percentuale non da poco rispetto agli altri 3mila che sono i dipendenti pubblici regionali. Sarà relatore unico di maggioranza.

Non scriviamolo in legge, non è necessario - per Ciani, che ha poi chiesto se resta valida la pre-intesa Regione/sindacati nel caso in cui la Corte dei Conti dovesse bocciare anche questo articolo. I giudici hanno già detto che la manovra è troppo onerosa. Sarà relatore di minoranza.

Avevo richiesto, ma non è stato concesso, che la Commissione ascoltasse il parere della Corte dei Conti su questo emendamento/escamotage - così Asquini (FI). Questo articolo è una squallida convenienza elettorale della Giunta e del centro-sinistra che costerà caro ai cittadini. Sarà relatore di minoranza.

Stiamo onorando protocolli di intesa sottoscritti dalla Giunta di centro-destra - ha risposto l'assessore Pecol Cominotto. Questo percorso si conclude con la certificazione di cui nessuno può dare garanzia. Siamo consapevoli della delicatezza della questione comparto unico. Non stiamo assolutamente aggirando il no della Corte dei Conti, ma solo spiegando cosa sia per la Giunta la perequazione.

Non condivido né nella sostanza né nella forma l'emendamento, non rispetta i dipendenti regionali che nel comparto unico non trovano le loro rivendicazioni di questi anni, ma come appartenente alla Margherita voterò sì all'emendamento - è stata la spiegazione del presidente Brussa.

Non avremmo voluto intervenire legislativamente - così Igor Kocijancic (PRC) - ma questo intervento non vizia né entra nei contenuti degli accordi pre-esistenti, che poi era la maggiore delle preoccupazioni sollevate anche dai sindacati. Dobbiamo chiudere questa vicenda e ci assumeremo le nostre responsabilità con questo emendamento.

E proprio le organizzazioni sindacali, nonché i rappresentanti degli enti locali, erano stati ricevuti in audizione in apertura di lavori dalla Commissione.

(immagini alle tv)