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III Comm: audizione dializzati, mancano medici e posti letto

14.11.2006
11:53
(ACON) Trieste, 14 nov - RC - Mancano gli psicologi per seguire i nuovi ammalati, mancano i posti letto, mancano infermieri e medici, in compenso aumentano i pazienti. La denuncia arriva dal comitato del Friuli Venezia Giulia dell'ANED, l'Associazione nazionale emodializzati ONLUS, che ha esposto i problemi regionali di nefrologia, dialisi e trapianti alla III Commissione consiliare presieduta da Nevio Alzetta (DS).

Attraverso il comitato, il consiglieri hanno appreso della necessità non secondaria di uno psicologo per aiutare chi entra per la prima volta in trattamento dialitico e in pre-trapianto, in quanto si trova ad affrontare una nuova vita a cui non sempre è preparato.

Sono stati progettati nuovi centri per la dialisi, ma non si è tenuto conto dell'aumento costante di chi soffre di insufficienza renale cronica: nel 2005, i pazienti del Friuli Venezia Giulia in terapia sostitutiva erano 1.231, il 31% erano trapiantati in trattamento dialitico e 61% in dialisi extra corporea per un totale di 850 dializzati, dei quali 201 sono nuovi malati; nel 2006 si è passati a circa 900 dializzati. Di anno in anno, quindi, il fabbisogno aumenta di circa il 6% e di ciò si deve tener conto nella programmazione regionale dei posti tecnici per dialisi. Non ultimo, le macchine sono utilizzate al 90% delle capacità contro il 70% raccomandato per permettere la necessaria manutenzione (hanno anche 20 anni di usura e per motivi di bilanci non vengono sostituite).

Quanto alle collocazioni dei centri, l'Azienda ospedaliera di Udine ha destinato nel prossimo futuro ai dializzati il seminterrato del padiglione delle mediche mentre la nefrologia, che ha gli stessi medici che si dividono tra i due reparti, sarà posta al quarto piano, quindi senza alcuna logica anzi con un evidente disagio per pazienti e specialisti. Questi ultimi seguono anche tutti i post-trapiantati, eppure sono numericamente sempre meno. Che il numero dei medici, ma anche degli infermieri, sia insufficiente si rileva soprattutto nei centri di Gemona e Tolmezzo, che si dividono il personale. Bilione e Lignano offrono due buoni esempi di centri dialisi estivi con alti numeri di turisti (sino a 700) che ne fanno uso: si chiede che anche a Grado sia prevista la stessa cosa.

A Trieste, dove l'aumento ogni anno è di 50-60 pazienti, il centro dialisi e nefrologia è collocato all'ottavo piano dell'ospedale di Gattinara in una posizione alquanti infelice e in condivisione con la Clinica urologia. A Cividale sarebbe auspicabile, nell'attesa del nuovo centro dialisi, uno provvisorio al più presto.

Si auspica un aumento dei posti per la specializzazione universitaria in nefrologia: ciò farebbe sì che i nostri medici non siano costretti a doversi trasferire altrove per potersi specializzare in questo settore.

Il Piano triennale regionale non cita più la nefrologia di Udine come Centro regionale dei trapianti, invece dovrebbe tornare a essere così dopo tanti anni di lavoro e di esperienza e anche perché non ci sono altri centri regionali.

Una volta - è stato l'ultimo punto sollevato dal comitato dell'ANED regionale - esistevano le Commissioni sulla dialisi dove esperti e medici si riunivano per trovare delle soluzioni ai problemi del territorio, ma questi utili tavoli di lavoro sono stati cancellati.

(immagini alle tv)