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III Comm: reddito di cittadinanza, stato dei lavori

14.11.2006
15:29
(ACON) Trieste, 14 nov - RC - Il regolamento di attuazione del reddito di base per la cittadinanza previsto dalla legge regionale 6 del 2006 è quasi pronto, o almeno lo è una prima parte sufficiente perché possa essere incluso nelle previsioni di spesa della Finanziaria regionale 2007 che arriverà all'attenzione dell'Aula a dicembre. Il testo completo, non escludo possa essere pronto per la fine dell'anno - parola di Ezio Beltrame, assessore regionale alla Salute chiamato a relazionare, dietro richiesta del gruppo di Forza Italia, alla III Commissione consiliare sullo stato di preparazione del regolamento in esame.

Numerosi i fattori di cui tenere conto - ha quindi spiegato l'assessore - a meno di non volersi limitare ai dati ISTAT che però renderebbero l'intervento assistenzialistico, cosa che non è. Invece serve per sanare una situazione di particolare gravità prima che la coesione sociale non sia più perseguibile. Tra le condizioni per la sua erogazione vi deve essere il permanere della povertà, ma anche il rispetto delle condizioni poste dalle Agenzie pubbliche per il reinserimento nel mondo del lavoro (per gli anziani, le soluzioni offerte dal sistema sociale sono altre). Sono interventi di assistenza alla persona, ma si è pensato di considerare il reddito di tutto il nucleo familiare.

Il gruppo di lavoro interdirezionale si è insediato il 30 maggio scorso e ha sentito 2.000 famiglie a campione, presto ne saranno sentite altre 2.000. E' già stato realizzato il sistema del fabbisogno sulla base dei dati ISTAT, ma si deve analizzare anche disoccupazione, distribuzione alloggi, tipo di consumi, situazione familiare, rischio di esclusione sociale. Ciò perché gli indicatori ISTAT sono legati a dichiarazioni di reddito non sempre veritiere e comunque riferite all'anno precedente e non a quello in corso, perciò non tengono conto del modificarsi delle situazioni. Ecco perché l'ISEE (l'Indice di situazione economica equivalente fornito dall'INPS) sarà integrato e aggiornato con la situazione economica alla data della domanda.

Il lavoro è, quindi, partito da dati generali nazionali affiancati da un'analisi socio-economica delle nostre famiglie e una complessità di enti coinvolti. Ci baseremo su una sperimentazione di 5 anni, poi si valuterà come proseguire.

Siamo lontani dall'emanazione di un regolamento e non si è ancora capito cosa sia il reddito di cittadinanza se non una misura che scatterà per tutti - lo ha, però, incalzato Massimo Blasoni (FI). L'articolo 58 della LR 6/2006 dice che i Comuni possono erogare contributi per situazioni di temporanea esigenza; l'articolo 59 spiega il reddito di cittadinanza che pare la stessa cosa; a sua volta la Carta famiglia sembra la stessa cosa: prevedete per tre volte la medesima cosa. Si presume pensiate a una soglia di povertà, ma non dite quale sia. Stando alla soglia del limite di reddito pari a 494 euro al mese, in Friuli Venezia Giulia sono 49.740 le persone povere. Il che significa che se la Regione darà loro 200 euro al mese per un anno, la spesa da sostenere sarà di quasi 120 milioni di euro annui, soldi che la Regione non ha. A detta della Giunta, ci sono 20.197 persone in condizione di grave povertà a cui andranno 250 euro per 12 mesi, il che significa 60 milioni di euro, che comunque la Regione non ha stanziato.

In effetti c'è un po' di ritardo nella formulazione del regolamento - ha affermato poi il presidente Nevio Alzetta (DS) - ma il 2007 non può che essere l'anno che inizia con l'applicazione della legge 6 e dunque con i suoi regolamenti.

Non è certo la prima volta che i tempi di un regolamento slittano - gli ha fatto eco Cristiano Degano (Margh) - e prova ne è quello per le case di riposo del '98 varato dalla Giunta di centro-destra. E' una misura temporanea e personalizzata, lo affermiamo una volta di più. La Carta famiglia è di promozione più che di sostegno, con sconti e agevolazioni ai genitori, perciò è altro rispetto al reddito di cittadinanza.

Se il reddito di cittadinanza fosse comunista, mezza Europa sarebbe comunista e io ne sarei felice e lo prendo come un auspicio - ha affermato Pio De Angelis (PRC). Ventidue milioni sono in effetti pochi, perciò auspico che il regolamento possa vedere la luce prima di arrivare in Finanziaria e possa avere uno stanziamento adeguato. In legge è definito sperimentale, allora dobbiamo avere il coraggio di aggiustarlo se non andasse bene.