CR: Giornata del fanciullo, sezione su sito Consiglio (2)
(ACON) Trieste, 20 nov - MPB - Di facilissimo approccio dalla
pagina principale del sito del Consiglio regionale -
http://www.consiglio.regione.fvg.it/ - la sezione offre:
informazioni dal Consiglio sui progetti di legge in tema; uno
spazio di ascolto indicando come inviare le proprie osservazioni;
un'area di documentazione in cui reperire schede bibliografiche,
indicazioni di riviste, siti Internet e documenti sul tema dei
diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; una parte riservata
alla normativa, con collegamenti e indicazioni per conoscere le
convenzioni internazionali, le politiche dell'Ue, le norme
nazionali e le leggi del Friuli Venezia Giulia. Infine, alla voce
"eventi" sono evidenziate iniziative di rilievo segnalate anche
dalla società civile.
Nevio Alzetta, al proposito, ha insistito sul valore del binomio
ascolto/informazione, importante per un miglioramento del
complessivo del sistema sia per quanto riguarda gli addetti ai
lavori che le ricadute positive sui cittadini.
L'anniversario della Convenzione è un'occasione eccellente per
presentare il progetto - ha affermato il Tutore pubblico
Francesco Milanese che si è soffermato sul diritto del fanciullo
di esprimere la propria opinione ma anche di essere ascoltato:
questo progetto è un buon passo in questa direzione perché non
basta affermare il diritto di esprimersi se poi non ci sono spazi
di ascolto. E questo è compito dell'adulto, per costruire una
società a misura anche di bambino.
Anniversario senza retorica grazie a iniziative concrete come
questa anche secondo Franco Del Campo che ricordando l'attenzione
del Corecom per l'universo giovanile e per come è trattato dai
media, ha assicurato la volontà di fare rete in quella azione di
ascolto prevista che è asse portante della comunicazione.
Per Renata Brovedani, presidente della Commissione regionale per
le pari opportunità, l'iniziativa mette a sistema interventi che
non vogliono essere solo episodici e che consentono di superare
eventuali omissioni. Importante, poi, che il linguaggio usato
rispetti la differenza di genere, che si parli sempre di bambini
e di bambine, che i dati inseriti siano disaggregati per genere,
sottolineando così l'attenzione dovuta alle differenze e alla
parzialità. L'iniziativa deve inoltre trovare una specificità per
figli e figlie di immigrati perché sono il tramite tra le loro
famiglie e una nuova dimensione della cittadinanza che essi
vivranno.
(fine)