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CR: Giornata del fanciullo, sezione su sito Consiglio (2)

20.11.2006
19:19
(ACON) Trieste, 20 nov - MPB - Di facilissimo approccio dalla pagina principale del sito del Consiglio regionale - http://www.consiglio.regione.fvg.it/ - la sezione offre: informazioni dal Consiglio sui progetti di legge in tema; uno spazio di ascolto indicando come inviare le proprie osservazioni; un'area di documentazione in cui reperire schede bibliografiche, indicazioni di riviste, siti Internet e documenti sul tema dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; una parte riservata alla normativa, con collegamenti e indicazioni per conoscere le convenzioni internazionali, le politiche dell'Ue, le norme nazionali e le leggi del Friuli Venezia Giulia. Infine, alla voce "eventi" sono evidenziate iniziative di rilievo segnalate anche dalla società civile.

Nevio Alzetta, al proposito, ha insistito sul valore del binomio ascolto/informazione, importante per un miglioramento del complessivo del sistema sia per quanto riguarda gli addetti ai lavori che le ricadute positive sui cittadini.

L'anniversario della Convenzione è un'occasione eccellente per presentare il progetto - ha affermato il Tutore pubblico Francesco Milanese che si è soffermato sul diritto del fanciullo di esprimere la propria opinione ma anche di essere ascoltato: questo progetto è un buon passo in questa direzione perché non basta affermare il diritto di esprimersi se poi non ci sono spazi di ascolto. E questo è compito dell'adulto, per costruire una società a misura anche di bambino.

Anniversario senza retorica grazie a iniziative concrete come questa anche secondo Franco Del Campo che ricordando l'attenzione del Corecom per l'universo giovanile e per come è trattato dai media, ha assicurato la volontà di fare rete in quella azione di ascolto prevista che è asse portante della comunicazione.

Per Renata Brovedani, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, l'iniziativa mette a sistema interventi che non vogliono essere solo episodici e che consentono di superare eventuali omissioni. Importante, poi, che il linguaggio usato rispetti la differenza di genere, che si parli sempre di bambini e di bambine, che i dati inseriti siano disaggregati per genere, sottolineando così l'attenzione dovuta alle differenze e alla parzialità. L'iniziativa deve inoltre trovare una specificità per figli e figlie di immigrati perché sono il tramite tra le loro famiglie e una nuova dimensione della cittadinanza che essi vivranno.

(fine)