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CR: divieto cumulo indennità di carica, Battellino (5)

21.11.2006
12:31
(ACON) Trieste, 21 nov - AB - Già nella scorsa legislatura, così Alessandra Battellino (IpR) come relatore di minoranza, era stata presentata una meritevole proposta di legge riguardante le indennità di carica agli amministratori pubblici della nostra Regione, ma non fu approvata. Così l'abbiamo ripresentata nella convinzione che questa volta ci sarebbe stato il tempo per valutarla positivamente.

Il percorso, però, non è stato dei più semplici, ha aggiunto evidenziando che quando si parla di cumulo di indennità di carica si offre il fianco alle più diverse interpretazioni: c'è chi pensa che si voglia porre un argomento per pura demagogia, chi invece ritiene che il problema non sia di interesse dei cittadini e chi ancora interpreta il problema come una sorta di tabù: argomento che non si ha da toccare forse perché potrebbe incidere, decurtando le indennità, là dove ci sono persone che lavorano o appartengono agli stessi organismi politici di cui fanno parte.

Noi, ha affermato Battellino, sfidando l'accusa di qualunquismo, riteniamo che su certe cose tutte le forze politiche dovrebbero sentire l'obbligo morale di esprimersi e chiediamo quindi a tutti i consiglieri della maggioranza e dell'opposizione e, in particolare al presidente Illy e ai capigruppo di esprimere pubblicamente la propria opinione.

Questa proposta di legge non nasce da un sogno notturno di due consiglieri, ha puntualizzato la capogruppo di Intesa per la Regione, ma è la risposta a una esigenza di chiarezza e di trasparenza sentita da molti cittadini. Essa va nel senso di promuovere un più ampio coinvolgimento di cittadini all'attività pubblica perché, non essendoci interesse economico, verrebbe certamente meno anche l'interesse del concentramento di cariche nelle mani delle stesse persone.

Da non sottovalutare anche che questa proposta di legge, favorendo una più ampia distribuzione delle cariche pubbliche elettive e di nomina, può contribuire a sollevare da troppi impegni quegli amministratori che già ricoprono ruoli importanti, come i presidenti di Provincia e i sindaci, che potranno più liberamente valutare se l'accollarsi di ulteriori incarichi sia effettivamente nell'interesse dell'attività che sono chiamati a svolgere.

Venendo meno l'indennità aggiuntiva legata alla carica, ci potrà essere quindi una rivalutazione del ruolo del rappresentante politico. Ruolo, ha precisato Battellino, che sarà più comprensibile al cittadino che, in questi tempi di recessione economica, ha la necessità di essere rassicurato circa l'interesse pubblico del lavoro svolto da chi si dedica alla pubblica amministrazione - ai diversi livelli - della società regionale.

Con questa proposta di legge, ha concluso Battellino, che consiste nel permettere l'attribuzione di una sola indennità di carica (la più elevata) e l'attribuzione del gettone di presenza per le altre cariche assunte presso altri enti pubblici, si ribadisce il principio della carica onorifica, anche se accompagnata da adeguata indennità. La proposta non comporta alcuna spesa per la Regione o per gli Enti locali, anzi, essa prevede un risparmio e una razionalizzazione delle indennità di carica oggi distribuite.

(segue)