CR: divieto cumulo indennità di carica, Battellino (5)
(ACON) Trieste, 21 nov - AB - Già nella scorsa legislatura,
così Alessandra Battellino (IpR) come relatore di minoranza, era
stata presentata una meritevole proposta di legge riguardante le
indennità di carica agli amministratori pubblici della nostra
Regione, ma non fu approvata. Così l'abbiamo ripresentata nella
convinzione che questa volta ci sarebbe stato il tempo per
valutarla positivamente.
Il percorso, però, non è stato dei più semplici, ha aggiunto
evidenziando che quando si parla di cumulo di indennità di carica
si offre il fianco alle più diverse interpretazioni: c'è chi
pensa che si voglia porre un argomento per pura demagogia, chi
invece ritiene che il problema non sia di interesse dei cittadini
e chi ancora interpreta il problema come una sorta di tabù:
argomento che non si ha da toccare forse perché potrebbe
incidere, decurtando le indennità, là dove ci sono persone che
lavorano o appartengono agli stessi organismi politici di cui
fanno parte.
Noi, ha affermato Battellino, sfidando l'accusa di qualunquismo,
riteniamo che su certe cose tutte le forze politiche dovrebbero
sentire l'obbligo morale di esprimersi e chiediamo quindi a tutti
i consiglieri della maggioranza e dell'opposizione e, in
particolare al presidente Illy e ai capigruppo di esprimere
pubblicamente la propria opinione.
Questa proposta di legge non nasce da un sogno notturno di due
consiglieri, ha puntualizzato la capogruppo di Intesa per la
Regione, ma è la risposta a una esigenza di chiarezza e di
trasparenza sentita da molti cittadini. Essa va nel senso di
promuovere un più ampio coinvolgimento di cittadini all'attività
pubblica perché, non essendoci interesse economico, verrebbe
certamente meno anche l'interesse del concentramento di cariche
nelle mani delle stesse persone.
Da non sottovalutare anche che questa proposta di legge,
favorendo una più ampia distribuzione delle cariche pubbliche
elettive e di nomina, può contribuire a sollevare da troppi
impegni quegli amministratori che già ricoprono ruoli importanti,
come i presidenti di Provincia e i sindaci, che potranno più
liberamente valutare se l'accollarsi di ulteriori incarichi sia
effettivamente nell'interesse dell'attività che sono chiamati a
svolgere.
Venendo meno l'indennità aggiuntiva legata alla carica, ci potrà
essere quindi una rivalutazione del ruolo del rappresentante
politico. Ruolo, ha precisato Battellino, che sarà più
comprensibile al cittadino che, in questi tempi di recessione
economica, ha la necessità di essere rassicurato circa
l'interesse pubblico del lavoro svolto da chi si dedica alla
pubblica amministrazione - ai diversi livelli - della società
regionale.
Con questa proposta di legge, ha concluso Battellino, che
consiste nel permettere l'attribuzione di una sola indennità di
carica (la più elevata) e l'attribuzione del gettone di presenza
per le altre cariche assunte presso altri enti pubblici, si
ribadisce il principio della carica onorifica, anche se
accompagnata da adeguata indennità. La proposta non comporta
alcuna spesa per la Regione o per gli Enti locali, anzi, essa
prevede un risparmio e una razionalizzazione delle indennità di
carica oggi distribuite.
(segue)