IpR: Battellino su bocciatura pdl cumulo indennità di carica
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/MPB - "Finalmente il re è nudo".
Così Alessandra Battellino, presidente di Intesa per la Regione,
reagisce alla bocciatura della proposta di legge che aveva
presentato insieme al collega Ferone: "I tentativi di un ennesimo
rinvio in Commissione e le pressioni affinché io ritirassi la
proposta di legge sono stati moltissimi, ma erano tutti ispirati
a insabbiare il tema".
"Invito i colleghi di Intesa Democratica, e in particolare i DS,
i colleghi di Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani a
leggersi l'ultimo libro di Cesare Salvi dal
titolo 'Il costo della democrazia', potrebbero imparare qualcosa
di utile - continua la consigliera regionale. Lì i dati riportati
fanno rabbrividire e ci dicono che le persone che vivono di
politica e degli emolumenti che da essa discendono sono
numerosissime. Ma non c'è alcuna volontà di intervenire a
modificare la situazione e guai a
toccare le indennità e a cancellare la possibilità di eventuali
cumuli".
"Oggi a respingere la mia proposta è stata sia la sinistra che
parte del centro-destra, tutti stimolati più dal pensiero di far
soffrire gli amici degli amici che dal pensiero di ridare dignità
alla politica. Così va l'Italia e così va anche la nostra
Regione".
"Evidenzio ancora - aggiunge la Battellino - che il capogruppo
Malattia, ancorché sui media si dimostri paladino dei principi
fissati dalla nostra proposta di legge, per l'ennesima volta si é
astenuto benché gli emendamenti riformulassero correttamente il
testo. Questo fa pensare che i Cittadini per il Presidente si
siano allineati ai DS, partito che in questa occasione, assieme a
Kocijancic del PRC, ha dettato una linea nettamente favorevole al
cumulo delle indennità. Probabilmente i loro partiti vivono di
indennità e per loro la questione é di vitale importanza".
"Per concludere, mi corre l'obbligo di osservare che al di là
degli interventi di Martini, la Margherita non si è pronunciata e
anche questo la dice lunga su chi comanda oggi in Intesa
Democratica. Da parte mia e di Intesa per la Regione affermo solo
che è stata persa l'ennesima occasione per dimostrare ai
cittadini del Friuli Venezia Giulia che qualcosa sta cambiando
davvero in Regione".