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CR: legge campi inumazione animali domestici, relatori (14)

21.11.2006
18:20
(ACON) Trieste, 21 nov - MPB - La morte di un animale domestico è un fatto doloroso al quale si aggiunge anche la difficoltà di come e dove seppellirlo. Anche perché la normativa attuale considera questi nostri amici deceduti "materia ad alto rischio ambientale" e, parlando di raccolta e trasporto di rifiuti di origine animale, vieta il loro seppellimento in giardini, campi, argini, boschi e parchi. In molte realtà dell'Unione europea, prime fra tutte la Francia, i cimiteri per animali domestici sono largamente diffusi sulla base di motivazioni affettive e psicologiche che si sono venute diffondendo anche in Italia, dove il quadro normativo è scarsamente definito, e l'esigenza emersa negli ultimi anni anche in Friuli Venezia Giulia, di privati cittadini di provvedere alla sepoltura o alla cremazione delle spoglie di animali domestici di proprietà è alla base della proposta di legge regionale in merito alla disciplina dei campi di inumazione per animali d'affezione, presentata dai consiglieri della Margherita Giorgio Baiutti e Sergio Lupieri, quest'ultimo anche estensore di una delle due relazioni di maggioranza, assieme a Gaetano Valenti di Forza Italia.

Con solo 6 articoli, si è ritenuto utile - ha spiegato Lupieri - definire le indicazioni sanitarie indispensabili affinché il servizio possa essere svolto senza pregiudizio per la salute pubblica. Il testo precisa gli animali destinatari del servizio e i criteri sanitari che ne possono limitare l'uso; prevede l'autorizzazione comunale per l'attivazione dei campi di inumazione in zone idonee individuate dai Comuni e l'adozione d'un regolamento attrattivo per stabilire nel dettaglio le modalità di istituzione dei campi, la tenuta di un registro delle inumazioni e le previste sanzioni amministrative.

Ricordando il voto unanime della III Commissione sul testo, Lupieri ha aggiunto che il dibattito che ha riguardato la possibilità di scegliere la cremazione e di conservare le ceneri presso il proprio domicilio, aspetto il cui inserimento sarà affrontato durante l'esame del testo in Aula.

In sintonia Valenti, che ha anticipato che il testo dei primi due articoli andrà integrato esplicitando la previsione che nei cimiteri possano essere realizzati anche manufatti per accogliere ossa provenienti dalla esumazione o urne cinerarie essendo già previsti in alcuni regolamenti adottati da Amministrazioni comunali. Quanto ai cimiteri per gli animali d'affezione, per il consigliere di opposizione, sarà opportuno stabilire con il dibattito in Aula che possano essere realizzati sia da soggetti pubblici che privati, che la distanza di rispetto minima intorno ad essi sia di 50 metri.

Infine, Valenti auspica una precisazione per consentire comunque la cremazione di animali presso impianti autorizzati, a prescindere dalla normativa relativa alle spoglie obbligate all'incenerimento, che trova sua specifica applicazione.

(segue)