CR: legge campi inumazione animali domestici, relatori (14)
(ACON) Trieste, 21 nov - MPB - La morte di un animale domestico
è un fatto doloroso al quale si aggiunge anche la difficoltà di
come e dove seppellirlo. Anche perché la normativa attuale
considera questi nostri amici deceduti "materia ad alto rischio
ambientale" e, parlando di raccolta e trasporto di rifiuti di
origine animale, vieta il loro seppellimento in giardini, campi,
argini, boschi e parchi.
In molte realtà dell'Unione europea, prime fra tutte la Francia,
i cimiteri per animali domestici sono largamente diffusi sulla
base di motivazioni affettive e psicologiche che si sono venute
diffondendo anche in Italia, dove il quadro normativo è
scarsamente definito, e l'esigenza emersa negli ultimi anni anche
in Friuli Venezia Giulia, di privati cittadini di provvedere alla
sepoltura o alla cremazione delle spoglie di animali domestici di
proprietà è alla base della proposta di legge regionale in merito
alla disciplina dei campi di inumazione per animali d'affezione,
presentata dai consiglieri della Margherita Giorgio Baiutti e
Sergio Lupieri, quest'ultimo anche estensore di una delle due
relazioni di maggioranza, assieme a Gaetano Valenti di Forza
Italia.
Con solo 6 articoli, si è ritenuto utile - ha spiegato Lupieri -
definire le indicazioni sanitarie indispensabili affinché il
servizio possa essere svolto senza pregiudizio per la salute
pubblica. Il testo precisa gli animali destinatari del servizio e
i criteri sanitari che ne possono limitare l'uso; prevede
l'autorizzazione comunale per l'attivazione dei campi di
inumazione in zone idonee individuate dai Comuni e l'adozione
d'un regolamento attrattivo per stabilire nel dettaglio le
modalità di istituzione dei campi, la tenuta di un registro delle
inumazioni e le previste sanzioni amministrative.
Ricordando il voto unanime della III Commissione sul testo,
Lupieri ha aggiunto che il dibattito che ha riguardato la
possibilità di scegliere la cremazione e di conservare le ceneri
presso il proprio domicilio, aspetto il cui inserimento sarà
affrontato durante l'esame del testo in Aula.
In sintonia Valenti, che ha anticipato che il testo dei primi due
articoli andrà integrato esplicitando la previsione che nei
cimiteri possano essere realizzati anche manufatti per accogliere
ossa provenienti dalla esumazione o urne cinerarie essendo già
previsti in alcuni regolamenti adottati da Amministrazioni
comunali. Quanto ai cimiteri per gli animali d'affezione, per il
consigliere di opposizione, sarà opportuno stabilire con il
dibattito in Aula che possano essere realizzati sia da soggetti
pubblici che privati, che la distanza di rispetto minima intorno
ad essi sia di 50 metri.
Infine, Valenti auspica una precisazione per consentire comunque
la cremazione di animali presso impianti autorizzati, a
prescindere dalla normativa relativa alle spoglie obbligate
all'incenerimento, che trova sua specifica applicazione.
(segue)