PDCI: Zorzini a Giornata parlamentare contro violenza donne
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - Nota della consigliera
regionale Bruna Zorzini (PDCI) sulla sua partecipazione alla
Giornata parlamentare contro la violenza alle donne, iniziativa
che si inserisce nell'ambito della Campagna del Consiglio
d'Europa e che si terrà a Roma, a palazzo Montecitorio, domani
(giovedì 23 novembre).
"Ho aderito con convinzione all'invito a partecipare a una tavola
rotonda nell'ambito di questo evento, in qualità di consigliera
regionale, prima firmataria di una proposta di legge, diventata
poi la legge regionale 17/2000 del Friuli Venezia Giulia, sulla
realizzazione di progetti antiviolenza e l'istituzione di centri
per le donne in difficoltà".
"Da sottolineare - aggiunge Zorzini - anche la valenza della
manifestazione organizzata dalle massime Istituzioni dello Stato
che ci fa vedere come nella realtà italiana, negli ultimi anni,
soprattutto grazie al lavoro delle donne nella società e nelle
Assemblee elettive si vada affermando l'idea di attuare politiche
di contrasto al fenomeno della violenza intra ed extra
familiare".
"A livello regionale indubbiamente la legge 17/2000 ha
significato un importantissimo passo su questo versante. Ancor di
più oggi, a più di cinque anni dalla sua approvazione, posso
essere soddisfatta quando mi sento dire dalle donne delle
associazioni, dalle operatrici sociali che lavorano negli Enti
locali su progetti comuni, come esse ritengano tale legge
estremamente innovativa e di livello europeo, una delle poche
esistenti in Italia in merito alla violenza, a cui altre Regioni
guardano con interesse".
"Pur tuttavia - afferma Zorzini - non tutti i centri antiviolenza
fondati dalle associazioni femminili sono arrivati ad attuare
stabili forme di collaborazione con Comuni, Aziende sanitarie,
Forze dell'ordine, Tribunali, soggetti principalmente coinvolti
nel fronteggiare la violenza contro donne e bambini. Il fenomeno
è così drammatico ed emergente per cui il numero annuale di donne
che si rivolgono ai centri per una richiesta di aiuto è sempre
alto e sono sempre più presenti sui giornali episodi in cui la
violenza arriva alle sue estreme conseguenze, come in questi
giorni in provincia di Trieste".
"I fondi che la Regione mette a disposizione - evidenzia Zorzini
- hanno tuttavia permesso alle Associazioni di gestire a Trieste
due comunità per mamme e figli (una casa segreta e un centro di
accoglienza) con un'affluenza media di 200 casi all'anno. Emerge
però forte il bisogno di disporre di una casa di transizione,
nella quale le donne potrebbero sostare (dopo i 4 mesi di
accoglienza nella casa segreta) fino a quando non siano in grado
(6 mesi) di procurarsi un'abitazione propria. Si evidenzia quindi
il bisogno di poter instaurare un dialogo istituzionale con
l'ATER. Analogo discorso va fatto per quanto riguarda
l'assistenza legale, visto che il gratuito patrocinio può essere
usufruito in minima parte. A Udine invece esistono 2 sportelli,
uno gestito da un'associazione e uno dal Comune. A Gorizia non si
è ancora riusciti ad aprire la casa di accoglienza e a Pordenone
l'associazione ha una struttura, ma il Comune non collabora come
dovrebbe".
"Nella provincia di Trieste, i Comuni minori hanno delegato il
Comune di Trieste a occuparsi di tutti i casi del territorio e la
collaborazione con l'associazione GOAP è ben avviata e
consolidata. Restano da risolvere le collaborazioni con gli altri
soggetti (Forze dell'ordine, ma soprattutto l'Azienda sanitaria).
Nei Piani di zona, ad esempio, non ci sono progetti per
contrastare la violenza sulle donne. Non esistono protocolli
operativi e l'efficacia dell'azione dipende solamente dalle
singole figure professionali presenti nei servizi. Sarà quindi
necessario - conclude Zorzini -coordinare gli interventi,
monitorare gli effetti della legge e assicurare alla stessa
finanziamenti adeguati. Sappiamo bene che la presenza di una
buona legge non ci deve esimere dal vigilare costantemente sulla
sua puntuale applicazione e finanziamento che purtroppo nel tempo
non ha avuto quel progressivo aumento che io stessa avevo
auspicato".