News


Pens: risposta Beltrame a Ferone su casa riposo di Latisana

22.11.2006
13:11
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/MPB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone rende noto il contenuto della risposta dell'assessore alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame alla sua interrogazione urgente inerente la casa di riposo Umberto I di Latisana, nella quale chiedeva se la Regione, per quanto di competenza, abbia mai ritenuto di sollecitare controlli sull'istituto in questione o su altre strutture similari presenti della regione, e di conoscere quali iniziative siano state assunte sino ad oggi per garantire il rispetto degli anziani ricoverati nelle case di riposo. Inoltre, con l'interrogazione intendeva anche conoscere i risultati di eventuali interventi.

Questa la risposta:

"L'inchiesta della magistratura, gli arresti e le ipotesi di reato hanno creato grande sconcerto in tutti e io spero che questa vicenda si chiarisca prima possibile e riporti fiducia e serenità. L'ASS. n. 5 ha sospeso cautelativamente un collaboratore professionale infermiere e il medico di medicina generale come previsto dal contratto in caso di restrizione della libertà personale. L'ASP Umberto I ha sospeso la coordinatrice dei servizi e una dipendente per le stesse motivazioni. Le ipotesi di reato sono molto gravi e riguarderebbero tra l'altro episodi di violenza sui pazienti, abuso di farmaci e truffa ai danni del SSR.

Dalle visite effettuate dal nuovo medico di medicina generale sostituto si è riscontrato il buono stato di salute degli utenti, già dal giorno successivo agli arresti. Inoltre, dalle verifiche effettuate dall'ASS 5, il consumo di farmaci presso l'Umberto I non è dissimile rispetto ad altre analoghe strutture, anzi per quanto riguarda gli psicofarmaci c'è stata una diminuzione rispetto allo scorso anno, sia in quantità, sia in qualità. Questa è una tendenza in atto anche nelle altre strutture.

Queste prime valutazioni ci confortano e ci fanno dire che non si possono fare generalizzazioni. E' deprecabile l'esagerazione mediatica con il richiamo ai lager.

La casa di riposo di Latisana è una azienda per i servizi alla persona (ASP) governata in modo autonomo da un consiglio di amministrazione nominato dal Comune di Latisana. Recentemente la struttura ha subito importanti interventi di ristrutturazione con il supporto di contributi regionali. L'ASP accoglie 56 ospiti, di cui 50 non autosufficienti e da poco più di un anno, attraverso una specifica convenzione con l'ambito socio assistenziale, un padiglione della struttura ospita il centro diurno, attivo da lunedì al sabato, dalla 7.30 alle 19.30, dove trovano ospitalità 15 assistiti non autosufficienti.

La situazione dopo gli arresti si sta lentamente normalizzando. Il servizio assistenziale e infermieristico in particolare è sempre stato garantito, anche grazie al supporto dell'ASS n. 5, di altre strutture residenziali per anziani e dalla cooperativa che ha in affidamento in servizio. Il fatto che non ci siano richieste da parte degli ospiti di essere trasferiti ad altra struttura e che ci sia una lunga lista di attesa (circa 20 persone) sono ulteriori prove che il servizio è considerato buono dall'utenza e dai loro familiari. Il sindaco di Latisana ha più volte dichiarato che non ha mai ricevuto lamentele, mentre numerose sono state le affermazioni di apprezzamento del servizio. Neanche al distretto sanitario sono mai giunte segnalazioni, ne verbali, ne scritte.

Infine, confermo in questa sede le azioni che intende intraprendere questa Amministrazione regionale per migliorare il servizio delle residenze per anziani: avvio di un ciclo di corsi per la formazione del personale e degli amministratori delle ASP, che accompagni il processo di aziendalizzazione delle ex Ipab e della loro integrazione nella rete dei servizi socio sanitari, come previsto dalla LR 19/2003; avvio di un nuovo sistema di valutazione multidimensionale del bisogno attraverso la scheda Val.Garf; conferma dei tempi e dei modi per la nuova classificazione delle strutture per anziani avviato con la DGR 2089 del 8/9/2006 e successiva determinazione del fabbisogno di nuovi posti letto; avvio, in via sperimentale, di un nuovo sistema di contribuzione diversificato a seconda dei livelli di intensità e complessità assistenziale".