Sottosegr. Beni culturali a Cividale con Monai e Antonaz
(ACON) Cividale, 22 nov - CM - "Il Tempietto longobardo di
Cividale possiede le caratteristiche per poter essere inserito
tra i siti tutelati dall'UNESCO, in quanto rientra a pieno titolo
nel progetto di messa in rete di tre gioielli delle testimonianze
della civiltà longobarda esistenti in Italia".
E' quanto ha affermato il sottosegretario ai Beni culturali
Danielle Gattegno Mazzonis in occasione della sua visita alla
città ducale, accompagnata dall'assessore regionale alla Cultura
Roberto Antonaz, e dal vicepresidente del Consiglio regionale
Carlo Monai.
Il sottosegretario è rimasto molto colpito dalla suggestione che
promana dall'oratorio di S. Maria in Valle, comunemente
denominato Tempietto longobardo, che rappresenta uno dei
monumenti più emblematici e complessi dell'arte altomedioevale
occidentale, costruito nella seconda metà del settecento quando
la grande tradizione longobarda, portavoce di una grande
sensibilità mediorientale, entrava in contatto con la nuova e
aristocratica cultura carolingia.
Il Tempietto fa parte di un complesso nel quale aveva sede un
monastero benedettino che, come ha chiesto il sindaco di Cividale
Attilio Vuga e come hanno auspicato Antonaz e Monai, potrebbe
divenire sede di una scuola di alta specializzazione per la
conservazione dei beni culturali e per operatori della
soprintendenza, rivolta anche ai Paesi della nuova Europa.
Ipotesi giudicata con favore dal sottosegretario.
Vuga ha anche proposto che in sede di accordo tra Stato e Regioni
siano previste risorse per la valorizzazione dei monumenti di
Cividale quali il monastero di Santa Maria in Valle, il museo
Archeologico e il Duomo. Rientrano infatti nel disegno di messa
in rete di Cividale con le prime sedi del potere longobardo in
Italia, che sono Brescia e, in provincia di Varese, Castelsabrio.
La Gattegno Mazzonis, che ha anche visitato la Caserma dell'8°
Reggimento alpini incontrandosi con il comandante, colonnello
Massimo Panizzi, ha affermato che Cividale è un borgo storico
rilevante e il suo "centro ha la valenza di una vera capitale
longobarda".
L'invito in Friuli Venezia Giulia al sottosegretario era stato
formulato dal vicepresidente del Consiglio regionale Monai, il
quale ha ribadito che la collocazione geografica di Cividale e il
suo patrimonio artistico, culturale e storico, ne favoriscono la
ulteriore valorizzazione. La città friulana si presta per questo
a divenire uno dei punti di riferimento culturale della regione e
sede di istituzioni di alto valore internazionale.
Antonaz ha invece affermato che la visita di un altro
rappresentante del Governo a distanza di pochi giorni da quella
del ministro Rutelli sta a significare che l'azione di
sensibilizzazione svolta dalla Regione nell'ambito dei Beni
culturali ha colto nel segno.
Nell'occasione, Antonaz ha sottoposto alla Gattegno Mazzonis la
questione del riconoscimento nazionale del corso per restauratori
che ha sede a Villa Manin di Passariano. In tal modo facendo
della struttura della Villa dei Dogi la quarta sede ufficiale in
Italia.
Successivamente, il sottosegretario assieme a Monai si sono
recati a Palmanova, dove sono stati accolti dal vicesindaco
Federico Cressati e dall'assessore alla Cultura Antonio Di
Piazza, e hanno poi raggiunto la sede della Direzione centrale
della Protezione civile, dove il direttore Guglielmo Berlasso ha
presentato le apparecchiature d'alta tecnologia per la scansione
tridimensionale che possono consentire anche rilevamenti di
carattere archeologico.
La Gattegno Mazzonis ha manifestato interesse per l'avvio di una
collaborazione tra la Regione e lo Stato volta alla produzione di
materiale destinato alla tutela e alla valorizzazione dei beni
artistico culturali e di materiale per la loro divulgazione in
modo da farne elemento di richiamo
anche sotto il profilo turistico.
(immagini alle tv)