CR: mozione contratto giornalisti (9)
(ACON) Trieste, 22 nov - AB - L'aula ha approvato
all'unanimità, con 23 voti, la mozione che - a sostegno delle
vertenza che vede impegnati i giornalisti italiani per il rinnovo
del contratto di lavoro scaduto ormai da due anni - hanno firmato
i capigruppo in Consiglio regionale - Cristiano Degano (Margh),
Mauro Travanut (DS), Isidoro Gottardo (FI), Luca Ciriani (AN),
Maurizio Paselli (vicecapogruppo Citt), Alessandra Guerra (LN),
Alessandro Metz (Misto), Roberto Molinaro (UDC), Alessandra
Battellino (IpR) e Igor Kocijancic (PRC).
Con la mozione sollecitano la ripresa delle trattative con gli
editori e sottolineano le ripercussioni negative della mancanza
del contratto sull'intero mondo dell'informazione, che favorisce
la permanenza di estese forme di precariato e di incertezza
lavorativa nelle redazioni, condiziona il diritto fondamentale
dei cittadini a una informazione pluralista e autonoma, lascia
campo libero a una situazione di fatto dove rischiano di
prevalere unicamente le logiche di potere e di mercato.
Giudicando grave la posizione degli editori, i capigruppo fanno
proprio l'invito alla ripresa delle trattative venuto dal Capo
dello Stato Giorgio Napolitano, che ha riconosciuto il diritto
dei giornalisti ad avere il contratto e ha ribadito che dovrebbe
"essere normale in un paese civile che i contratti si rinnovino
alla scadenza."
La mozione, oltre a esprimere solidarietà e sostegno ai
giornalisti italiani impegnati in questa difficile vertenza,
invita la FIEG (editori) a recedere dalla attuale posizione di
indisponibilità verso l'apertura della trattativa e il rinnovo
del contratto, auspica che le parti si ispirino a un dialogo non
pregiudiziale e trovino soluzioni per il precariato e sollecita i
parlamentari del Friuli Venezia Giulia e la Giunta regionale a
farsi promotori di azioni a tutti i livelli per chiedere la
riapertura di un tavolo di confronto con la Federazione degli
editori per il rinnovo del contratto di lavoro e la definizione
di tutte le altre questioni sollevate dalla Federazione della
stampa italiana.
(segue)