Incontro a Londra dei Difensori civici regionali d'Europa
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - Lavorando insieme per una
buona amministrazione: questo il titolo che dice anche lo scopo
dell'incontro tra i Difensori civici regionali d'Europa tenutosi
a Londra, cui ha partecipato il Difensore civico del FVG Caterina
Dolcher.
Il Mediatore europeo prof. Diamanduros, presente due anni fa in
Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato che la stretta
collaborazione tra i Difensori civici d'Europa deve tenere il
passo con il cammino dell'Unione europea.
Nell'incontro si è potuto constatare come, pur nella diversità
degli ordinamenti, che non è mai stata un ostacolo in questa
collaborazione, vi è un'unità di filosofia nell'operare, in ogni
caso senza il potere di decisioni vincolanti, ma offrendo ai
cittadini la propria capacità di ascolto e di persuasione per
rendere più umano il diritto e il loro rapporto con
l'amministrazione. Il Difensore civico, "ponte" tra chi
amministra e le persone, fornisce un valore aggiunto sia ai
politici che ai cittadini perché la quantità degli affari che i
cittadini trattano con l'amministrazione comportano procedure
sempre più complesse dove è sempre più richiesta trasparenza e
comprensibilità.
Gli strumenti per un nuovo modo di lavorare insieme saranno
anzitutto l'istituzione, sotto la denominazione di "European
network ombundsmen", di una nuova forma di collaborazione,
l'inaugurazione di una nuova guida in rete chiamata "How can help
me?", "Chi mi può aiutare?" che indica a quale difensore civico
rivolgersi, senza perdere tempo nei trasferimenti delle pratiche
e, infine, nell'istituzione di un forum di discussione per
lavorare verso un obbiettivo comune.
Caterina Dolcher ha tenuto una relazione sulla trattazione delle
denunce dei soggetti in condizione di debolezza sociale e ha
riferito la propria esperienza maturata nei tre anni dal proprio
incarico quanto ai casi trattati in materia di salute e
protezione sociale che la impegnano per buona parte del suo
lavoro, sottolineando inoltre i pericoli di una sanità sempre più
tecnicizzata, burocratica e povera sul lato umano della
comunicazione con il malato e i suoi familiari e la necessità che
i difensori civici promuovano rapporti eticamente corretti in
tutta l'organizzazione delle aziende sanitarie.
Dolcher ha evidenziato come, anche in materia di prestazioni di
assistenza sociale, sia necessario arrivare a una definizione di
livelli minimi circa i diritti dei cittadini e come si debba
puntare a una semplificazione delle procedure che, per i
cittadini in condizione di debolezza sociale, costituiscono delle
vere e proprie trappole che li penalizzano ingiustamente.
Si dovrebbe ammettere una certa flessibilità nel valutare gli
errori procedurali, senza che la scadenza di termini non
essenziali ed errori di comprensione delle complesse regole in
vigore, costituiscano tagliole inesorabili per chi si trova in
maggiori difficoltà.
Il seminario si è concluso con il programma di ritrovarsi nel
2008 in Germania o in Austria per proseguire nell'approfondimento
dei temi che impegnano i Difensori civici regionali nell'auspicio
che nel frattempo si arrivi a conferire efficacia di norma
giuridica vincolante alla Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea.