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Incontro a Londra dei Difensori civici regionali d'Europa

23.11.2006
15:16
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - Lavorando insieme per una buona amministrazione: questo il titolo che dice anche lo scopo dell'incontro tra i Difensori civici regionali d'Europa tenutosi a Londra, cui ha partecipato il Difensore civico del FVG Caterina Dolcher.

Il Mediatore europeo prof. Diamanduros, presente due anni fa in Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato che la stretta collaborazione tra i Difensori civici d'Europa deve tenere il passo con il cammino dell'Unione europea.

Nell'incontro si è potuto constatare come, pur nella diversità degli ordinamenti, che non è mai stata un ostacolo in questa collaborazione, vi è un'unità di filosofia nell'operare, in ogni caso senza il potere di decisioni vincolanti, ma offrendo ai cittadini la propria capacità di ascolto e di persuasione per rendere più umano il diritto e il loro rapporto con l'amministrazione. Il Difensore civico, "ponte" tra chi amministra e le persone, fornisce un valore aggiunto sia ai politici che ai cittadini perché la quantità degli affari che i cittadini trattano con l'amministrazione comportano procedure sempre più complesse dove è sempre più richiesta trasparenza e comprensibilità.

Gli strumenti per un nuovo modo di lavorare insieme saranno anzitutto l'istituzione, sotto la denominazione di "European network ombundsmen", di una nuova forma di collaborazione, l'inaugurazione di una nuova guida in rete chiamata "How can help me?", "Chi mi può aiutare?" che indica a quale difensore civico rivolgersi, senza perdere tempo nei trasferimenti delle pratiche e, infine, nell'istituzione di un forum di discussione per lavorare verso un obbiettivo comune.

Caterina Dolcher ha tenuto una relazione sulla trattazione delle denunce dei soggetti in condizione di debolezza sociale e ha riferito la propria esperienza maturata nei tre anni dal proprio incarico quanto ai casi trattati in materia di salute e protezione sociale che la impegnano per buona parte del suo lavoro, sottolineando inoltre i pericoli di una sanità sempre più tecnicizzata, burocratica e povera sul lato umano della comunicazione con il malato e i suoi familiari e la necessità che i difensori civici promuovano rapporti eticamente corretti in tutta l'organizzazione delle aziende sanitarie.

Dolcher ha evidenziato come, anche in materia di prestazioni di assistenza sociale, sia necessario arrivare a una definizione di livelli minimi circa i diritti dei cittadini e come si debba puntare a una semplificazione delle procedure che, per i cittadini in condizione di debolezza sociale, costituiscono delle vere e proprie trappole che li penalizzano ingiustamente.

Si dovrebbe ammettere una certa flessibilità nel valutare gli errori procedurali, senza che la scadenza di termini non essenziali ed errori di comprensione delle complesse regole in vigore, costituiscano tagliole inesorabili per chi si trova in maggiori difficoltà.

Il seminario si è concluso con il programma di ritrovarsi nel 2008 in Germania o in Austria per proseguire nell'approfondimento dei temi che impegnano i Difensori civici regionali nell'auspicio che nel frattempo si arrivi a conferire efficacia di norma giuridica vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.