CR: mozioni Insiel, intervento Pecol Cominotto (5)
(ACON) Trieste, 23 nov - MPB - L'assessore Gianni Pecol
Cominotto ha precisato che la Giunta non ha nulla da tener
nascosto della vicenda di acquisizione di Insiel e
dell'evoluzione seguente. Questa operazione va letta nel suo
complesso: è stata funzionale non ad aggirare alcuna norma, ma
strategica per la crescita di una azienda patrimonio della
Regione, in senso economico-finanziario, professionale e
patrimoniale.
L'assessore ha quindi ricostruito i termini delle condizioni
dell'acquisizione, citando cifre e vari passaggi per spiegare le
ragioni per cui anche il bilancio del 2005, sul quale è stato
puntato il dito, va letto nei suoi contenuti corretti e
ricondotti alle scelte di chi li ha determinati.
Il costo totale - ha ricordato - è stato di 6 milioni 828 mila
343 euro, e neanche uno di questi euro - ha detto - è uscito dal
bilancio della Regione poiché sono state rimborsate ai soci le
riserve straordinarie di Insiel quota parte delle quali già
spettanti all'Amministrazione regionale, allora socio di
minoranza; sono stati utilizzati in parte gli utili
dell'esercizio 2004: così la quota per la Regione supera, pur di
poco, il prezzo pagato per acquisire Insiel, acquisita con le
risorse di Insiel stessa. Nel 2005, poi, è stata operata la
revisione del rapporto convenzionale Regione-Insiel per la
fornitura dei servizi informatici. La riduzione dei costi non è
stata operata riducendo servizi ma raffrontando i costi che
l'azienda operava nei confronti della Regione e quelli che erano
determinati dal mercato per servizi analoghi. Così, già nel 2005
si determinò una riduzione dei costi; ulteriori riduzioni sono
venute nel 2006, e altre sono previste per il 2007, pari al 13%
del costo complessivo della convenzione. Questo significa che
nell'Insiel privata non vi era un vantaggio, realizzato invece
con Insiel pubblica.
Come Giunta non possiamo sottrarci alla valutazione di episodi
anche gravi che hanno segnato la vita di Insiel e il rapporto tra
l'azienda e la proprietà. Ma vanno affrontati puntualmente
aspetti come quelli delle consulenze approfondendone natura,
oggetto e ragione, e soggetto che le ha svolte, considerandole
però nel corso di un periodo che consenta di comprendere una
serie di scelte, da cui si ricaverà la visione di un rapporto che
non è quello attuale di vigilanza (allora Insiel non era della
Regione, ma la convenzione sì). Se un lavoro di inchiesta potrà
far luce in maniera corretta e comparativa su quanto è avvenuto
in passato e negli ultimi anni, restituiremo verità alle mille
illazioni.
(segue)