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CR: mozioni Insiel, il dibattito (6)

23.11.2006
16:41
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - L'assessore non ha risposto a quello che abbiamo chiesto e ha minimizzato sul problema del titolo di laurea non conseguito dall'AD. Così Paolo Ciani (AN) in sede di dibattito. Ben venga la commissione di inchiesta, non importa a partire da quale anno, non abbiamo nulla da temere, l'importante è cominciare a veder chiaro all'interno di Insiel e faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo.

Tutto il clamore emerso con il decreto Bersani è destinato a rientrare con le modifiche apportate dalla Finanziaria dello Stato, ha detto Mauro Travanut (DS). Le opposizioni non hanno avanzato alcuna critica sugli indirizzi politici dati a Insiel in questi ultimi due anni e non potevano farlo dal momento che i risultati ci sono stati. Nessun ostacolo, anzi, volontà di fare chiarezza.

La Giunta ha risposto in maniera esauriente e ineccepibile a quanto chiedeva la mozione delle opposizioni, ha affermato Igor Kocijancic (PRC). Resta il problema della progettazione del futuro di questa azienda per capire quali potranno essere vantaggi e svantaggi rispetto all'ipotetica collocazione in borsa di Insiel. Sull'AD, senza dubbio egli si trova in una situazione imbarazzante.

Nessuna preclusione alla quotazione in borsa di Insiel, così Bruno Malattia (Citt), ma l'auspicio è che possa esserci un'apertura non a capitalisti bensì a una platea di cittadini. E se riuscisse a farlo, ciò sarebbe il segnale di una società efficiente e capace di soddisfare le esigenze della pubblica amministrazione del Friuli Venezia Giulia e un'iniezione di fiducia per gli altri azionisti.

In questa regione chi tocca l'informatica e le fibre si scotta: si fidi presidente, io ci sono già passata. La battuta è di Alessandra Guerra (LN) che ha chiesto a Illy conferma o meno di una serie di cose: c'era un grosso gruppo industriale che chiedeva di entrare in Insiel per concorrere a evitare l'eventuale rischio del decreto Bersani? Illy lo ha ricevuto? Gli ha poi dato il benservito non avendo intenzione di privatizzato Insiel? Ha cambiato idea perché interessato ad aprire il mercato a grossi gruppi internazionali?

Alessandro Metz (Verdi) ha auspicato che il nuovo presidente Della Valentina diventi il garante di un mandato a cui riferirsi puntualmente e ha chiesto di conoscere la strategia politica su Insiel, al di là del mandato sul piano strategico e sull'indirizzo. La commissione di inchiesta è importante non tanto per stanare le pulci del passato, quanto per dare a Insiel una spinta in avanti.

La vicenda Insiel è la cartina al tornasole di una politica tutta virtuale del presidente Illy, ha sostenuto Luca Ciriani (AN). Adesso si parla di un piano di rilancio, ma anche di questo vogliamo vedere se si passerà dalle parole ai fatti. Il peggio per voi è che anche alcuni amministratori e manager che voi avete chiamato hanno avuto il coraggio di dire queste cose e che i cittadini iniziano a capire che non stanno ricevendo i servizi di questa regione perché è solo tutta pubblicità.

Per Bruno Zvech (DS) è giusto trovare uno strumento che chiarisca i dubbi su Insiel e quando si andrà a concludere l'indagine lì si potranno fare ulteriori riflessioni. Dagli interventi delle opposizioni è emerso il nocciolo vero della questione: l'attacco non è a Insiel ma al presidente Illy. Non sono l'avvocato di nessuno, ma difendo una linea politica che rivendico e che è stata condivisa dal corpo elettorale.

(segue)