CR: mozioni Insiel, il dibattito (6)
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - L'assessore non ha risposto a
quello che abbiamo chiesto e ha minimizzato sul problema del
titolo di laurea non conseguito dall'AD. Così Paolo Ciani (AN) in
sede di dibattito. Ben venga la commissione di inchiesta, non
importa a partire da quale anno, non abbiamo nulla da temere,
l'importante è cominciare a veder chiaro all'interno di Insiel e
faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo.
Tutto il clamore emerso con il decreto Bersani è destinato a
rientrare con le modifiche apportate dalla Finanziaria dello
Stato, ha detto Mauro Travanut (DS). Le opposizioni non hanno
avanzato alcuna critica sugli indirizzi politici dati a Insiel in
questi ultimi due anni e non potevano farlo dal momento che i
risultati ci sono stati. Nessun ostacolo, anzi, volontà di fare
chiarezza.
La Giunta ha risposto in maniera esauriente e ineccepibile a
quanto chiedeva la mozione delle opposizioni, ha affermato Igor
Kocijancic (PRC). Resta il problema della progettazione del
futuro di questa azienda per capire quali potranno essere
vantaggi e svantaggi rispetto all'ipotetica collocazione in borsa
di Insiel. Sull'AD, senza dubbio egli si trova in una situazione
imbarazzante.
Nessuna preclusione alla quotazione in borsa di Insiel, così
Bruno Malattia (Citt), ma l'auspicio è che possa esserci
un'apertura non a capitalisti bensì a una platea di cittadini. E
se riuscisse a farlo, ciò sarebbe il segnale di una società
efficiente e capace di soddisfare le esigenze della pubblica
amministrazione del Friuli Venezia Giulia e un'iniezione di
fiducia per gli altri azionisti.
In questa regione chi tocca l'informatica e le fibre si scotta:
si fidi presidente, io ci sono già passata. La battuta è di
Alessandra Guerra (LN) che ha chiesto a Illy conferma o meno di
una serie di cose: c'era un grosso gruppo industriale che
chiedeva di entrare in Insiel per concorrere a evitare
l'eventuale rischio del decreto Bersani? Illy lo ha ricevuto? Gli
ha poi dato il benservito non avendo intenzione di privatizzato
Insiel? Ha cambiato idea perché interessato ad aprire il mercato
a grossi gruppi internazionali?
Alessandro Metz (Verdi) ha auspicato che il nuovo presidente
Della Valentina diventi il garante di un mandato a cui riferirsi
puntualmente e ha chiesto di conoscere la strategia politica su
Insiel, al di là del mandato sul piano strategico e
sull'indirizzo. La commissione di inchiesta è importante non
tanto per stanare le pulci del passato, quanto per dare a Insiel
una spinta in avanti.
La vicenda Insiel è la cartina al tornasole di una politica tutta
virtuale del presidente Illy, ha sostenuto Luca Ciriani (AN).
Adesso si parla di un piano di rilancio, ma anche di questo
vogliamo vedere se si passerà dalle parole ai fatti. Il peggio
per voi è che anche alcuni amministratori e manager che voi avete
chiamato hanno avuto il coraggio di dire queste cose e che i
cittadini iniziano a capire che non stanno ricevendo i servizi di
questa regione perché è solo tutta pubblicità.
Per Bruno Zvech (DS) è giusto trovare uno strumento che chiarisca
i dubbi su Insiel e quando si andrà a concludere l'indagine lì si
potranno fare ulteriori riflessioni. Dagli interventi delle
opposizioni è emerso il nocciolo vero della questione: l'attacco
non è a Insiel ma al presidente Illy. Non sono l'avvocato di
nessuno, ma difendo una linea politica che rivendico e che è
stata condivisa dal corpo elettorale.
(segue)