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CR: legge su sicurezza piste da sci (8)

23.11.2006
17:11
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - Gestione delle aree sciabili attrezzate e pratica degli sport sulla neve all'attenzione dell'Aula con un disegno di legge della Giunta di cui sono relatori di maggioranza Renzo Petris (DS) e di opposizione Roberto Asquini (FI).

Il provvedimento, ha sottolineato Petris, dà attuazione alla normativa nazionale del dicembre 2003 e prevede una serie di disposizioni, attribuite alla competenza regionale dal legislatore statale che ha disciplinato la materia della sicurezza sulle piste di sci.

La normativa statale ha colmato una grave lacuna che comportava problemi di responsabilità in capo ai gestori delle aree sciabili attrezzate e contenziosi di notevole difficoltà. La normativa proposta intende adattare quanto previsto dalla legge statale alla realtà del Friuli Venezia Giulia, senza creare difficoltà di applicazione, ma tendendo a una concreta e semplice attuazione di un sistema di garanzia per gli utilizzatori delle piste e degli impianti, per i gestori degli stessi e per gli organi deputati all'attività di vigilanza e controllo. L'articolato, ha concluso Petris, è contenuto e snello: definisce il concetto di aree sciabili, i requisiti delle piste di discesa e di fondo, gli obblighi dei gestori e individua le contribuzioni per la messa in sicurezza delle aree sciabili. Il testo è stato completato da un emendamento relativo alle piste da fondo.

Le finalità e la strategia complessiva del provvedimento si inseriscono in un quadro nazionale condivisibile, ha quindi precisato Roberto Asquini (FI).

Accogliendo la necessità di creare sicurezza e servizi per gli appassionati della montagna, Asquini ha evidenziato tre necessità di miglioramento al testo licenziato dalla Commissione. La prima modifica deve prevedere un sistema di maggiore attenzione per i fruitori delle passeggiate sulla neve con le racchette, introducendo una serie di avvertimenti, in particolare per chi noleggia gli attrezzi, in funzione antivalanga e sicurezza delle escursioni.

La seconda modifica dovrebbe prevedere un sistema di promozione della sicurezza attraverso l'uso del casco anche per gli adulti, pur senza costituire un nuovo obbligo, e con la diffusione delle polizze di responsabilità civile per evitare conseguenze ulteriori ai purtroppo possibili incidenti su piste sempre più affollate. Questo tipo di promozione potrebbe essere effettuata con semplici immagini da distribuire in volantini, o da esporre in manifesti, nei pressi delle biglietterie.

La terza serie di modifiche deve intervenire sui meccanismi e sui principi sanzionatori agli utenti in caso di violazione delle norme di sicurezza. E' infatti giusto garantire la tranquillità alle famiglie sulle piste, ma il rischio che si introduca una sorta di autovelox sugli sci, affidando magari il controllo ad addetti tanto solerti quanto impreparati sulla neve è rilevante, con ricadute di minima utilità per qualche piccolo bilancio pubblico, ma devastanti in termini di riflessi turistici. Sarebbe quindi importante specificare che le sanzioni possono essere elevate solo da personale specificatamente addestrato e comandato sugli sci, o su segnalazione formale di un maestro di sci identificato e in servizio sul posto. (segue)