Pari opportunità:convegno sul tema della violenza alle donne
(ACON) Trieste, 27 nov - AB - Il tema della violenza alle donne
in un convegno organizzato dalla Commissione regionale per le
pari opportunità in occasione della Giornata internazionale che
si è tenuta sabato scorso e che ha avuto un importante momento di
approfondimento in Parlamento.
Esiste ed è diffusa una violenza di genere che ha origine nella
diseguale distribuzione del potere tra uomini e donne - ha
esordito Renata Brovedani, presidente della Commissione - una
violenza misconosciuta e non perseguita, un problema sociale che
richiede uno sforzo collettivo di reazione e di contrasto.
Per costruire un clima nuovo e diverso - ha aggiunto la Brovedani
- serve innanzitutto uno sforzo culturale in grado di consolidare
principi come la dignità della persona, il rispetto, la libertà
individuale. A ciò va affiancata un'adeguata formazione degli
operatori sanitari e una legislazione efficace e tarata su un
fenomeno che ha tante sfaccettature e soprattutto tanti scenari,
basti pensare alla violenza che le donne subiscono tra le mura
domestiche, un problema più diffuso di quanto si possa credere.
La finanziaria dello Stato - così ancora la presidente della
Commissione - contiene misure importanti di contrasto a tutte le
forme di violenza: vanno quindi utilizzati al meglio gli
stanziamenti previsti, 3 milioni di euro per il triennio, perché
la lotta alla violenza alle donne sia sempre più incisiva. E una
parte importante devono recitarla i mezzi di informazione, ai
quali ha chiesto un impegno maggiore per generare occasioni di
riflessione e un ridimensionamento dell'enfasi e dei luoghi
comuni che spesso accompagnano i servizi di cronaca.
La Brovedani ha concluso ricordando che il convegno è anche
l'occasione per parlare di una particolare e grave forma di
violenza, quella delle mutilazioni genitali femminili, un aspetto
che è stato approfondito da Giovanna Posarelli, vicepresidente
dell'associazione culturale italo-somala Sagal e da Miriam
Mohamed Ismail, presidente dell'Associazione donne in rete per lo
sviluppo della pace di Milano.
Il saluto del Consiglio regionale è stato portato da Bruna
Zorzini, dell'Ufficio di presidenza, presente anche la
consigliera regionale Maria Cristina Carloni. Bruna Zorzini, che
ha partecipato alla Giornata organizzata in Parlamento, ha
ricordato come la legge regionale 17 del 2000 sui progetti
antiviolenza e l'istituzione di centri per donne in difficoltà,
di cui è stata promotrice, abbia avuto un significato
importantissimo su questo versante e sia ancora oggi, a sei anni
dalla sua approvazione, un punto di riferimento a livello
nazionale ed europeo.
I dati drammatici che vedono in Italia milioni di donne vittime
di violenze - ha aggiunto la Zorzini - ci spingono a moltiplicare
sforzi ed energie per contrastare questa piaga della società,
anche se la strada è ancora lunga: serve allora un monitoraggio
sugli effetti della legge, una sua correzione laddove dovesse
rendersi necessario e un suo finanziamento costante e crescente
in sede di bilancio regionale, perché sempre maggiori sono i
problemi da affrontare.
Nel corso del convegno hanno portato contributi specifici la
dottoressa Sofia Quintero e la sociologa Ornella Urpis ed è stato
proiettato il documentario "Storia di Amina", attorno al quale si
è aperto un dibattito.
(foto in e-mail)