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Pari opportunità:convegno sul tema della violenza alle donne

27.11.2006
17:13
(ACON) Trieste, 27 nov - AB - Il tema della violenza alle donne in un convegno organizzato dalla Commissione regionale per le pari opportunità in occasione della Giornata internazionale che si è tenuta sabato scorso e che ha avuto un importante momento di approfondimento in Parlamento.

Esiste ed è diffusa una violenza di genere che ha origine nella diseguale distribuzione del potere tra uomini e donne - ha esordito Renata Brovedani, presidente della Commissione - una violenza misconosciuta e non perseguita, un problema sociale che richiede uno sforzo collettivo di reazione e di contrasto.

Per costruire un clima nuovo e diverso - ha aggiunto la Brovedani - serve innanzitutto uno sforzo culturale in grado di consolidare principi come la dignità della persona, il rispetto, la libertà individuale. A ciò va affiancata un'adeguata formazione degli operatori sanitari e una legislazione efficace e tarata su un fenomeno che ha tante sfaccettature e soprattutto tanti scenari, basti pensare alla violenza che le donne subiscono tra le mura domestiche, un problema più diffuso di quanto si possa credere.

La finanziaria dello Stato - così ancora la presidente della Commissione - contiene misure importanti di contrasto a tutte le forme di violenza: vanno quindi utilizzati al meglio gli stanziamenti previsti, 3 milioni di euro per il triennio, perché la lotta alla violenza alle donne sia sempre più incisiva. E una parte importante devono recitarla i mezzi di informazione, ai quali ha chiesto un impegno maggiore per generare occasioni di riflessione e un ridimensionamento dell'enfasi e dei luoghi comuni che spesso accompagnano i servizi di cronaca.

La Brovedani ha concluso ricordando che il convegno è anche l'occasione per parlare di una particolare e grave forma di violenza, quella delle mutilazioni genitali femminili, un aspetto che è stato approfondito da Giovanna Posarelli, vicepresidente dell'associazione culturale italo-somala Sagal e da Miriam Mohamed Ismail, presidente dell'Associazione donne in rete per lo sviluppo della pace di Milano.

Il saluto del Consiglio regionale è stato portato da Bruna Zorzini, dell'Ufficio di presidenza, presente anche la consigliera regionale Maria Cristina Carloni. Bruna Zorzini, che ha partecipato alla Giornata organizzata in Parlamento, ha ricordato come la legge regionale 17 del 2000 sui progetti antiviolenza e l'istituzione di centri per donne in difficoltà, di cui è stata promotrice, abbia avuto un significato importantissimo su questo versante e sia ancora oggi, a sei anni dalla sua approvazione, un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo.

I dati drammatici che vedono in Italia milioni di donne vittime di violenze - ha aggiunto la Zorzini - ci spingono a moltiplicare sforzi ed energie per contrastare questa piaga della società, anche se la strada è ancora lunga: serve allora un monitoraggio sugli effetti della legge, una sua correzione laddove dovesse rendersi necessario e un suo finanziamento costante e crescente in sede di bilancio regionale, perché sempre maggiori sono i problemi da affrontare.

Nel corso del convegno hanno portato contributi specifici la dottoressa Sofia Quintero e la sociologa Ornella Urpis ed è stato proiettato il documentario "Storia di Amina", attorno al quale si è aperto un dibattito.

(foto in e-mail)