News


Corecom: Tesini a convegno su comunicazione concorrente

27.11.2006
20:25
(ACON) Udine, 27 nov - MPB - Quali spazi per le Regioni da che la riforma del Titolo V della Costituzione - che ha introdotto nuove frontiere giuridiche nel rapporto tra Stato e Regioni - permette a esse di esercitare una legislazione concorrente in materia di comunicazione?

All'interrogativo ha cercato di rispondere l'incontro (Udine, Palazzo Florio) promosso dal Corecom del Friuli Venezia Giulia che sul tema ha avviato un'ampia ricerca con la collaborazione dell'ISGRe e del dipartimento di Scienze giuridiche dell'ateneo udinese e che - come ha sottolineato il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni Franco Del Campo - in materia costituisce una sorta di modello per il suo essere organo di vigilanza, di garanzia, ma anche di consulenza nei confronti della Regione per tutto ciò che riguarda la complessa materia della comunicazione.

Un appuntamento specialistico, di taglio prettamente giuridico che sarà molto utile - ha detto il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, concludendo i lavori - sia in vista dell'incontro con la Conferenza dei Corecom, sia in relazione alle responsabilità che si dovranno assumere le Regioni dopo gli esiti del referendum: le audizioni parlamentari che già si sono svolte e quelle che specificatamente a fine settimana riguarderanno le Regioni a statuto speciale dovranno delineare il percorso.

Avvertiamo la totale inadeguatezza delle attribuzioni di competenze sulla base delle tradizionali materie e che il terreno della materia concorrente è insidioso e difficile - ha detto ancora Tesini sottolineando che un intervento della Regione nella materia delle comunicazioni non è a costo zero sia che si tratti di emittenza pubblica, regolata da contratto di servizi, sia che si tratti di altri mezzi di comunicazione.

Intervenire e legiferare a questo riguardo per la Regione significa prevedere nuove attribuzioni di risorse e nuove fonti di spesa - ha affermato Tesini facendo anche riferimento all'aspetto collegato all'emittenza pubblica e alla Rete Tre e annunciando alcuni importanti momenti di verifica in merito in sede di Conferenze dei Corecom, dei Consigli e delle Giunte regionali.

Quanto alla responsabilità degli enti pubblici, a partire dalla Regione, sulla comunicazione istituzionale, assistiamo a lacune e ritardi vistosi legati anche a una materia difficile in sé: non è facile comunicare bene la produzione legislativa, né la si può banalizzare - ha commentato Tesini stigmatizzando però anche uno sperpero di risorse non giustificato né giustificabile.

E' però un terreno sul quale ci stiamo misurando, con qualche risultato - dalla Web Tv ai siti -: ma il problema è come utilizzare i media, ha concluso il presidente del Consiglio, poiché la comunicazione istituzionale non può essere confusa con una sorta di newsletter allargata. Occorre arrivare all'opinione pubblica trasmettendo correttamente, e senza confusioni con la comunicazione politica, il senso del lavoro delle istituzioni. E ciò merita un approfondimento specifico.

(foto in e-mail; immagini alle tv)