Citt: Colussi, su settore cultura nella finanziaria
(ACON) Trieste, 30 nov - COM/MPB - Luci - ed una piccola ombra
- nella Finanziaria 2007 per quanto riguarda la cultura sono
state evidenziate oggi, nel corso della discussione sul documento
finanziario in VI Commissione, dal consigliere regionale dei
Cittadini per il Presidente, Piero Colussi.
L'unica nota negativa sottolineata dal Consigliere, infatti,
riguarda le scarse risorse finanziarie messe a disposizione sulle
nuove leggi della cultura: cinema, biblioteche, ecomusei. "Fondi
- ha spiegato il consigliere dei Cittadini nel suo intervento -
di fatto insufficienti per coprire le finalità previste dalle
leggi". Per il consigliere, la mancanza di copertura ammonterebbe
a circa 500mila euro.
Tra gli aspetti sicuramente positivi, invece, Colussi ne
individua soprattutto due.
"La Finanziaria 2007 - ha rilevato - prevede due norme che vanno
nella direzione da me sempre auspicata che è quella che consente
di superare quella discrezionalità nella attribuzione dei
finanziamenti agli enti culturali. Una discrezionalità che è
sempre stata criticata. Questa nuova norma va nella direzione di
un percorso già segnato, ed esplicitato, già da qualche anno,
dall'avvio di una politica del rigore nel riconoscimento degli
enti a tabella. Questi, infatti, da 200 sono passati ad
un'ottantina circa".
La prima norma a cui si riferisce il consigliere, istituisce un
Comitato consultivo di esperti scelti tra docenti universitari e
operatori culturali, individuati nell'ambito dello spettacolo e
della promozione culturale. Questo Comitato sarà nominato tra una
rosa di candidati proposti dai sindaci dei comuni capoluogo e dai
presidenti della Provincia. Il compito del Comitato sarà quello
di indirizzare le scelte finali che competono alla Regione.
La seconda norma "è uno strumento importantissimo chiamato
Osservatorio dello spettacolo e della cultura. Questo organismo -
ha continuato il consigliere - avrà il compito di raccogliere
informazioni statistiche riguardanti la domanda e l'offerta di
attività culturali e di spettacolo in regione. L'istituzione
dell'Osservatorio dello spettacolo è il frutto di un progetto
elaborato dall'Università di Udine nel corso di quest'anno ed
illustrata agli operatori del settore nel corso di un'affollata
assemblea svoltasi lo scorso giugno. Il collegamento tra i due
enti - ha concluso - è dovuto al fatto che l'Osservatorio
opererà sulla base degli indirizzi approvati dal Comitato di
esperti".