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Citt: Colussi, su settore cultura nella finanziaria

30.11.2006
16:51
(ACON) Trieste, 30 nov - COM/MPB - Luci - ed una piccola ombra - nella Finanziaria 2007 per quanto riguarda la cultura sono state evidenziate oggi, nel corso della discussione sul documento finanziario in VI Commissione, dal consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente, Piero Colussi.

L'unica nota negativa sottolineata dal Consigliere, infatti, riguarda le scarse risorse finanziarie messe a disposizione sulle nuove leggi della cultura: cinema, biblioteche, ecomusei. "Fondi - ha spiegato il consigliere dei Cittadini nel suo intervento - di fatto insufficienti per coprire le finalità previste dalle leggi". Per il consigliere, la mancanza di copertura ammonterebbe a circa 500mila euro.

Tra gli aspetti sicuramente positivi, invece, Colussi ne individua soprattutto due.

"La Finanziaria 2007 - ha rilevato - prevede due norme che vanno nella direzione da me sempre auspicata che è quella che consente di superare quella discrezionalità nella attribuzione dei finanziamenti agli enti culturali. Una discrezionalità che è sempre stata criticata. Questa nuova norma va nella direzione di un percorso già segnato, ed esplicitato, già da qualche anno, dall'avvio di una politica del rigore nel riconoscimento degli enti a tabella. Questi, infatti, da 200 sono passati ad un'ottantina circa".

La prima norma a cui si riferisce il consigliere, istituisce un Comitato consultivo di esperti scelti tra docenti universitari e operatori culturali, individuati nell'ambito dello spettacolo e della promozione culturale. Questo Comitato sarà nominato tra una rosa di candidati proposti dai sindaci dei comuni capoluogo e dai presidenti della Provincia. Il compito del Comitato sarà quello di indirizzare le scelte finali che competono alla Regione.

La seconda norma "è uno strumento importantissimo chiamato Osservatorio dello spettacolo e della cultura. Questo organismo - ha continuato il consigliere - avrà il compito di raccogliere informazioni statistiche riguardanti la domanda e l'offerta di attività culturali e di spettacolo in regione. L'istituzione dell'Osservatorio dello spettacolo è il frutto di un progetto elaborato dall'Università di Udine nel corso di quest'anno ed illustrata agli operatori del settore nel corso di un'affollata assemblea svoltasi lo scorso giugno. Il collegamento tra i due enti - ha concluso - è dovuto al fatto che l'Osservatorio opererà sulla base degli indirizzi approvati dal Comitato di esperti".