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Inaugurata mostra "La Rinascita del Parlamento" (1)

04.12.2006
16:55
(ACON) Trieste, 04 dic - MPB - "Siamo lieti di ospitare in Friuli Venezia Giulia e a Trieste l'esposizione dedicata alla rinascita del Parlamento, come luogo della democrazia, perché questa parte del Paese ha pagato un alto prezzo nella guerra di Liberazione, subendo una dolorosa mutilazione territoriale al confine orientale". Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini all'inaugurazione della mostra che nel salone degli Incanti della ex-Pescheria di Trieste ricostruisce le tappe del periodo storico dalla Liberazione alla promulgazione della Costituzione, passando per il referendum repubblicano, l'elezione dell'Assemblea costituente e la firma del Trattato di pace.

"Non solo un omaggio dovuto ai padri costituenti, nel sessantesimo anniversario della Costituente - ha sottolineato Tesini - ma anche, in un momento in cui è vivo il dibattito sulla riforma della Costituzione, un'occasione di riflessione per ciascuno di noi e soprattutto per le giovani generazioni".

Promossa dalla Fondazione della Camera dei deputati, oggi rappresentata dal direttore generale Alessandro Massai, la mostra, che per l'allestimento triestino ha avuto il sostegno della Fondazione CRTrieste, all'interno del più generale percorso narrativo, per iniziativa del Consiglio regionale offre una sezione dedicata alle vicende del Friuli Venezia Giulia e ai costituenti provenienti dall'attuale suo territorio, tra i quali Pecorari, Tessitori, Gortani, Pat, Fantoni, Schiratti, Gasparotto, Scoccimarro, Pellegrini, Vigna, Cosattini, Pieri, Piemonte.

Lo scenario nazionale e quello locale si sono intrecciati nell'intervento del presidente Tesini, che ha ricordato il clima storico in cui il 25 giugno del 1946 si aprirono i lavori della prima Assemblea italiana eletta a suffragio universale che portarono a "un testo costituzionale che fu non un semplice compromesso tra partiti, ma il punto di equilibrio tra esigenze e forze diverse e la risposta a una domanda vitale di un popolo che usciva dalla tragedia della guerra". "I costituenti seppero conciliare i migliori aspetti delle diverse ideologie che si confrontavano e si scontravano anche duramente allo scopo di dare un ordinamento nuovo a una Italia nuova, dopo la comune lotta per la liberazione" - ha sottolineato Tesini, parlando della Costituzione come di "un patto tra avversari, non tra nemici".

Il presidente ha anche ricordato il fitto e acceso dibattito che in seno alla Costituente si registrò sull'idea di dar vita alle Regioni, e il percorso che riguardò l'inserimento del Friuli Venezia Giulia nell'elenco delle Regioni speciali e poi la sua creazione effettiva, possibile solo dopo il ritorno di Trieste all'Italia.

Una Costituzione, la nostra, che - come tutte quelle nate dalla sofferenza - è manifestazione di sovranità e coesione, un amalgama che conferisce identità e continuità e che impegna le società del presente a trasmettere alle generazioni future non solo i valori della libertà, ma anche quelli della solidarietà e della stabilità - ha detto Tesini parlando delle riforme apportate alla Costituzione, dapprima dal centrosinistra e poi dal centrodestra, ed evidenziando che dopo una stagione di decisioni unilaterali la classe politica sembra aver imboccato una strada e un metodo diversi: attuare i necessari ritocchi alla casa comune degli italiani con prudenza ed equilibrio ricercando il più ampio consenso trasversale. Un modo per raccogliere la gloriosa e impegnativa eredità dei costituenti.

(segue)

(foto in e-mail; immagini alle tv)