Inaugurata mostra "La Rinascita del Parlamento" (1)
(ACON) Trieste, 04 dic - MPB - "Siamo lieti di ospitare in
Friuli Venezia Giulia e a Trieste l'esposizione dedicata alla
rinascita del Parlamento, come luogo della democrazia, perché
questa parte del Paese ha pagato un alto prezzo nella guerra di
Liberazione, subendo una dolorosa mutilazione territoriale al
confine orientale".
Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini
all'inaugurazione della mostra che nel salone degli Incanti della
ex-Pescheria di Trieste ricostruisce le tappe del periodo storico
dalla Liberazione alla promulgazione della Costituzione, passando
per il referendum repubblicano, l'elezione dell'Assemblea
costituente e la firma del Trattato di pace.
"Non solo un omaggio dovuto ai padri costituenti, nel
sessantesimo anniversario della Costituente - ha sottolineato
Tesini - ma anche, in un momento in cui è vivo il dibattito sulla
riforma della Costituzione, un'occasione di riflessione per
ciascuno di noi e soprattutto per le giovani generazioni".
Promossa dalla Fondazione della Camera dei deputati, oggi
rappresentata dal direttore generale Alessandro Massai, la
mostra, che per l'allestimento triestino ha avuto il sostegno
della Fondazione CRTrieste, all'interno del più generale percorso
narrativo, per iniziativa del Consiglio regionale offre una
sezione dedicata alle vicende del Friuli Venezia Giulia e ai
costituenti provenienti dall'attuale suo territorio, tra i quali
Pecorari, Tessitori, Gortani, Pat, Fantoni, Schiratti,
Gasparotto, Scoccimarro, Pellegrini, Vigna, Cosattini, Pieri,
Piemonte.
Lo scenario nazionale e quello locale si sono intrecciati
nell'intervento del presidente Tesini, che ha ricordato il clima
storico in cui il 25 giugno del 1946 si aprirono i lavori della
prima Assemblea italiana eletta a suffragio universale che
portarono a "un testo costituzionale che fu non un semplice
compromesso tra partiti, ma il punto di equilibrio tra esigenze e
forze diverse e la risposta a una domanda vitale di un popolo che
usciva dalla tragedia della guerra". "I costituenti seppero
conciliare i migliori aspetti delle diverse ideologie che si
confrontavano e si scontravano anche duramente allo scopo di dare
un ordinamento nuovo a una Italia nuova, dopo la comune lotta per
la liberazione" - ha sottolineato Tesini, parlando della
Costituzione come di "un patto tra avversari, non tra nemici".
Il presidente ha anche ricordato il fitto e acceso dibattito che
in seno alla Costituente si registrò sull'idea di dar vita alle
Regioni, e il percorso che riguardò l'inserimento del Friuli
Venezia Giulia nell'elenco delle Regioni speciali e poi la sua
creazione effettiva, possibile solo dopo il ritorno di Trieste
all'Italia.
Una Costituzione, la nostra, che - come tutte quelle nate dalla
sofferenza - è manifestazione di sovranità e coesione, un
amalgama che conferisce identità e continuità e che impegna le
società del presente a trasmettere alle generazioni future non
solo i valori della libertà, ma anche quelli della solidarietà e
della stabilità - ha detto Tesini parlando delle riforme
apportate alla Costituzione, dapprima dal centrosinistra e poi
dal centrodestra, ed evidenziando che dopo una stagione di
decisioni unilaterali la classe politica sembra aver imboccato
una strada e un metodo diversi: attuare i necessari ritocchi alla
casa comune degli italiani con prudenza ed equilibrio ricercando
il più ampio consenso trasversale. Un modo per raccogliere la
gloriosa e impegnativa eredità dei costituenti.
(segue)
(foto in e-mail; immagini alle tv)