I Comm: concluso dibattito generale Finanziaria 2007 (2)
(ACON) Trieste, 04 dic - AB - La Finanziaria ha un corpo ben
delineato, un messaggio selettivo, traguarda oltre il presente
attraverso una serie di riforme in parte già attuate e in parte
che attueremo con le risorse che abbiamo stanziato proprio qui.
Così Renzo Petris (DS), che ha poi ricordato come la maggioranza
abbia già incominciato a incidere sullo stato sociale e come nei
settori produttivi le attenzioni si siano focalizzate su
innovazione, investimenti, occupazione. Ma la Finanziaria non è
solo attenta a welfare ed economia, ha aggiunto Petris, guarda
alle infrastrutture, allo sviluppo dei traffici, all'agricoltura
(soprattutto irrigazione, Carso triestino, promozione del
Friulano dopo la vicenda Tocai), turismo.
Illy fa in regione quel che Prodi fa a livello nazionale, ha
affermato Roberto Asquini (FI), alza le tasse e strangola i
cittadini e le imprese, soprattutto quelle piccole e artigiane.
In più, porta il debito alle stelle mascherandolo con leasing. La
Finanziaria guarda solo alle amministrazioni amiche, tanto che
Lignano, che non è retta dal centro-sinistra, dovrà ancora
aspettare il pronto soccorso e questo è uno scandalo. Senza
contare che non si è tenuto in debito conto di cosa potrebbe
succedere dai mancati introiti se la benzina scontata dovesse
scomparire: per l'agevolata di Trieste, Gorizia e fascia
confinaria di Udine ricadute territoriali, per quella regionale
una perdita di 300 milioni di euro.
Aumenta la burocrazia cartacea e anche quella informatica, il
leasing raggiungerà l'apice nel 2013 con un impegno di 82,9
milioni di euro e le ultime rate verranno pagate nel 2037.
Rincara da dose Gaetano Valenti (FI), che ha poi denunciato con
forza una Finanziaria disattenta ai problemi della provincia di
Gorizia, su tutti quelli determinati dall'allargamento
dell'Unione europea.
La politica di Illy è l'apparire, ma già il prossimo anno verrà
smentito dagli effetti progressivi dei suoi anni di governo,
perché le bugie hanno le gambe corte. Ad affermarlo è stata
Alessandra Guerra (LN), che vede una Finanziaria che non guarda
più al ceto medio e ai valori su cui si fonda, famiglia, lavoro,
piccola impresa, influenzata da scelte non per il territorio ma
condizionate dagli interessi particolari di Rifondazione
comunista, vedi centro Balducci ed extracomunitari, contro la
crescita imprenditoriale. La maggioranza, ha aggiunto la Guerra,
sta anche esautorando delle sue funzioni il Consiglio regionale
lavorando su leggi generiche e su regolamenti specifici a valenza
politica, in puro stile comunista. Inoltre, quello che intende
fare Illy per Pontebba/Pramollo non sta in piedi né dal punto di
vista economico né geologico e non vi è nulla, nelle Finanziarie
di Stato e Regione, che faccia richiamo al Patto con Prodi
recentemente sottoscritto.
Rispetto al programma di governo di Illy, ha ricordato Maurizio
Salvador (UDC), si è sentito tanto ma nessuno ha ancora visto
nulla: i disservizi sono rimasti e dei servizi non c'è traccia.
Eppure la maggioranza continua imperterrita con il silenzio delle
istituzioni, delle categorie economiche e sociali, e sta
progressivamente spogliando anche il Consiglio regionale delle
sue prerogative.
Alessandra Battellino (IpR) ha lamentato, in Finanziaria, il
mancato sostegno alle autonomie e il disinteresse totale per le
questioni femminili: il prossimo sarà l'anno europeo delle pari
opportunità eppure su questo discorso si sorvola in modo veloce.
La Battellino aveva ricevuto assicurazioni sul sostegno a
progetti personalizzati per le donne vittime da indulto, invece i
progetti ci sono, ma solo per gli ex detenuti. Inoltre, sono
stati tagliati i fondi alla legge sul mobbing (di cui è stata
promotrice) proprio mentre sta entrando nella fase operativa,
come se la maggioranza volesse affossarla il più rapidamente
possibile.
(segue)