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I Comm: concluso dibattito generale Finanziaria 2007 (2)

04.12.2006
18:00
(ACON) Trieste, 04 dic - AB - La Finanziaria ha un corpo ben delineato, un messaggio selettivo, traguarda oltre il presente attraverso una serie di riforme in parte già attuate e in parte che attueremo con le risorse che abbiamo stanziato proprio qui. Così Renzo Petris (DS), che ha poi ricordato come la maggioranza abbia già incominciato a incidere sullo stato sociale e come nei settori produttivi le attenzioni si siano focalizzate su innovazione, investimenti, occupazione. Ma la Finanziaria non è solo attenta a welfare ed economia, ha aggiunto Petris, guarda alle infrastrutture, allo sviluppo dei traffici, all'agricoltura (soprattutto irrigazione, Carso triestino, promozione del Friulano dopo la vicenda Tocai), turismo.

Illy fa in regione quel che Prodi fa a livello nazionale, ha affermato Roberto Asquini (FI), alza le tasse e strangola i cittadini e le imprese, soprattutto quelle piccole e artigiane. In più, porta il debito alle stelle mascherandolo con leasing. La Finanziaria guarda solo alle amministrazioni amiche, tanto che Lignano, che non è retta dal centro-sinistra, dovrà ancora aspettare il pronto soccorso e questo è uno scandalo. Senza contare che non si è tenuto in debito conto di cosa potrebbe succedere dai mancati introiti se la benzina scontata dovesse scomparire: per l'agevolata di Trieste, Gorizia e fascia confinaria di Udine ricadute territoriali, per quella regionale una perdita di 300 milioni di euro.

Aumenta la burocrazia cartacea e anche quella informatica, il leasing raggiungerà l'apice nel 2013 con un impegno di 82,9 milioni di euro e le ultime rate verranno pagate nel 2037. Rincara da dose Gaetano Valenti (FI), che ha poi denunciato con forza una Finanziaria disattenta ai problemi della provincia di Gorizia, su tutti quelli determinati dall'allargamento dell'Unione europea.

La politica di Illy è l'apparire, ma già il prossimo anno verrà smentito dagli effetti progressivi dei suoi anni di governo, perché le bugie hanno le gambe corte. Ad affermarlo è stata Alessandra Guerra (LN), che vede una Finanziaria che non guarda più al ceto medio e ai valori su cui si fonda, famiglia, lavoro, piccola impresa, influenzata da scelte non per il territorio ma condizionate dagli interessi particolari di Rifondazione comunista, vedi centro Balducci ed extracomunitari, contro la crescita imprenditoriale. La maggioranza, ha aggiunto la Guerra, sta anche esautorando delle sue funzioni il Consiglio regionale lavorando su leggi generiche e su regolamenti specifici a valenza politica, in puro stile comunista. Inoltre, quello che intende fare Illy per Pontebba/Pramollo non sta in piedi né dal punto di vista economico né geologico e non vi è nulla, nelle Finanziarie di Stato e Regione, che faccia richiamo al Patto con Prodi recentemente sottoscritto.

Rispetto al programma di governo di Illy, ha ricordato Maurizio Salvador (UDC), si è sentito tanto ma nessuno ha ancora visto nulla: i disservizi sono rimasti e dei servizi non c'è traccia. Eppure la maggioranza continua imperterrita con il silenzio delle istituzioni, delle categorie economiche e sociali, e sta progressivamente spogliando anche il Consiglio regionale delle sue prerogative.

Alessandra Battellino (IpR) ha lamentato, in Finanziaria, il mancato sostegno alle autonomie e il disinteresse totale per le questioni femminili: il prossimo sarà l'anno europeo delle pari opportunità eppure su questo discorso si sorvola in modo veloce. La Battellino aveva ricevuto assicurazioni sul sostegno a progetti personalizzati per le donne vittime da indulto, invece i progetti ci sono, ma solo per gli ex detenuti. Inoltre, sono stati tagliati i fondi alla legge sul mobbing (di cui è stata promotrice) proprio mentre sta entrando nella fase operativa, come se la maggioranza volesse affossarla il più rapidamente possibile.

(segue)