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UDC: Molinaro-Salvador, perché no alla Finanziaria regionale

07.12.2006
16:14
(ACON) Trieste, 07 dic - COM/RC - "E' una Finanziaria all'insegna della continuità, che accresce il centralismo regionale, con ben 115 milioni di euro di stanziamenti clientelari e di corta prospettiva, da cambiare nel corso del successivo passaggio in Aula". Spiegano così, i consiglieri regionali UDC Roberto Molinaro e Maurizio Salvador, il loro voto contrario espresso ieri in I Commissione consiliare sul progetto di legge finanziaria regionale per il 2007.

"Il disegno proposto dalla Giunta - precisano i due consiglieri - è l'indicatore evidente della condizione in cui si trovano Illy e la sua maggioranza, dopo che hanno esautorato ogni stimolo propositivo e si rifugiano nella spalmatura generalizzata delle risorse finanziarie in mille rivoli, senza nessuna evidente priorità, con l'intendimento evidente di accontentare tutti in vista delle elezioni regionali del 2008. L'attenzione è ancora una volta rivolta a far crescere il peso dell'amministrazione nella vita della comunità regionale con una forte crescita degli stanziamenti da utilizzare direttamente o con accordo obbligato con l'assessore del momento, con ingiustificati e costosi interventi nell'economia, come per le infrastrutture turistiche di Passo Pramollo o la concessione di cospicui finanziamenti a società regionali come la Mercurio.

"Ma ciò che colpisce, perché non si era mai visto - evidenziano Molinaro e Salvador - è la scelta dell'intervento ad personam, con l'individuazione del destinatario e del relativo stanziamento già in legge, senza criteri di selezione della spesa e che risponde alla sola vicinanza politica con il beneficiario. Erano già 22 gli interventi puntuali, per complessivi 80 milioni di euro, nel progetto originario e a colpi di emendamenti in Commissione sono diventati ben 63, con uno stanziamento complessivo che sfiora i 115 milioni di euro. Questo mentre, nel contempo, per l'attuazione della legge per la famiglia per l'anno 2007 si stanziano soli 3 milioni di euro, da suddividere tra le 225mila famiglie con figli.

"Una impostazione decisamente da cambiare, che si collega ad un'altra non meno preoccupante - concludono i due esponenti centristi - ovvero la dilapidazione in mille rivoli delle maggiori risorse provenienti dalle imposte pagate dai cittadini del Friuli Venezia Giulia (quasi 240 milioni di euro), piuttosto che ridurre la situazione debitoria regionale, la quale ammonta a 1.630 milioni per mutui ed emissioni di titoli di credito, alla quale devono essere aggiunti 1.740 milioni di euro del costo del programma decennale di intervento nel settore sanitario. Queste motivazioni, quindi, hanno spinto l'UDC a votare in Commissione contro il testo proposto dalla maggioranza.