UDC: Molinaro-Salvador, perché no alla Finanziaria regionale
(ACON) Trieste, 07 dic - COM/RC - "E' una Finanziaria
all'insegna della continuità, che accresce il centralismo
regionale, con ben 115 milioni di euro di stanziamenti
clientelari e di corta prospettiva, da cambiare nel corso del
successivo passaggio in Aula". Spiegano così, i consiglieri
regionali UDC Roberto Molinaro e Maurizio Salvador, il loro voto
contrario espresso ieri in I Commissione consiliare sul progetto
di legge finanziaria regionale per il 2007.
"Il disegno proposto dalla Giunta - precisano i due consiglieri -
è l'indicatore evidente della condizione in cui si trovano Illy e
la sua maggioranza, dopo che hanno esautorato ogni stimolo
propositivo e si rifugiano nella spalmatura generalizzata delle
risorse finanziarie in mille rivoli, senza nessuna evidente
priorità, con l'intendimento evidente di accontentare tutti in
vista delle elezioni regionali del 2008. L'attenzione è ancora
una volta rivolta a far crescere il peso dell'amministrazione
nella vita della comunità regionale con una forte crescita degli
stanziamenti da utilizzare direttamente o con accordo obbligato
con l'assessore del momento, con ingiustificati e costosi
interventi nell'economia, come per le infrastrutture turistiche
di Passo Pramollo o la concessione di cospicui finanziamenti a
società regionali come la Mercurio.
"Ma ciò che colpisce, perché non si era mai visto - evidenziano
Molinaro e Salvador - è la scelta dell'intervento ad personam,
con l'individuazione del destinatario e del relativo stanziamento
già in legge, senza criteri di selezione della spesa e che
risponde alla sola vicinanza politica con il beneficiario. Erano
già 22 gli interventi puntuali, per complessivi 80 milioni di
euro, nel progetto originario e a colpi di emendamenti in
Commissione sono diventati ben 63, con uno stanziamento
complessivo che sfiora i 115 milioni di euro. Questo mentre, nel
contempo, per l'attuazione della legge per la famiglia per l'anno
2007 si stanziano soli 3 milioni di euro, da suddividere tra le
225mila famiglie con figli.
"Una impostazione decisamente da cambiare, che si collega ad
un'altra non meno preoccupante - concludono i due esponenti
centristi - ovvero la dilapidazione in mille rivoli delle
maggiori risorse provenienti dalle imposte pagate dai cittadini
del Friuli Venezia Giulia (quasi 240 milioni di euro), piuttosto
che ridurre la situazione debitoria regionale, la quale ammonta a
1.630 milioni per mutui ed emissioni di titoli di credito, alla
quale devono essere aggiunti 1.740 milioni di euro del costo del
programma decennale di intervento nel settore sanitario. Queste
motivazioni, quindi, hanno spinto l'UDC a votare in Commissione
contro il testo proposto dalla maggioranza.