CR: modifiche Statuto, sì a due proposte costituzionali (2)
(ACON) Trieste, 12 dic - RC - Lo Statuto di autonomia del
Friuli Venezia Giulia prevede che le modifiche statutarie di
iniziativa parlamentare, al pari di quella governativa, siano
comunicate al Consiglio regionale affinché esprima un parere (non
si parla di intesa) entro due mesi. Ecco perché - ha sottolineato
con rammarico all'Aula Antonio Martini (Margh) - siamo oggi
chiamati ad esprimere un semplice parere sulla proposta di legge
costituzionale n.1606 (d'iniziativa del deputato Biancofiore e
altri) recante "Disposizioni concernenti la procedura per gli
Statuti delle Regioni a Statuto speciale" ed uno sulla n.1672
(d'iniziativa del deputato Maran e altri) recante "Modifica
all'articolo 63 dello Statuto speciale della Regione Friuli
Venezia Giulia".
Il giudizio dell'Aula ai due pareri è stato positivo
all'unanimità ed è stato espresso senza alcuna discussione
generale.
La prima proposta di legge costituzionale prevede interventi
precisi sugli articoli di ciascuno dei cinque Statuti speciali
riguardanti il procedimento della loro revisione. Solo l'articolo
5, su cui - aveva proseguito Martini - siamo tenuti a esprimerci,
interessa lo Statuto del Friuli Venezia Giulia. Invece la
proposta n.1672, presentata dai nostri parlamentari, riguarda
esclusivamente il nostro Statuto.
Entrambe le proposte rafforzano il potere di autogoverno
regionale, condizionando l'approvazione delle modifiche
statutarie alla volontà del Consiglio regionale o dei Consigli
provinciali di Trento e di Bolzano. Questi, entro tre mesi dalla
modifica approvata dal Parlamento in prima deliberazione,
dovranno esprimere la loro intesa. Le due proposte sostituiscono
il parere, attualmente previsto, con lo strumento rafforzato
dell'intesa e inseriscono la possibilità del diniego all'intesa
se espresso dalla maggioranza dei due terzi del Consiglio
regionale.
L'intesa fra Stato e Autonomie speciali per le modifiche agli
Statuti era prevista anche dalla legge costituzionale approvata
nella precedente legislatura, il 16 novembre 2005, ma non
promulgata in seguito all'esito negativo del referendum
confermativo.
La proposta n.1606 si differenzia dalla n.1672 in quanto presenta
un'ulteriore norma in cui si prevede l'indizione del referendum
consultivo qualora su un progetto di modificazione dello Statuto,
approvato in prima deliberazione da una delle Camere, il
Consiglio regionale abbia espresso parere contrario.
La V Commissione consiliare - aveva reso noto infine Martini, che
ne è il presidente - nella seduta del 30 novembre scorso ha
espresso all'unanimità parere favorevole su entrambe le proposte
di legge costituzionale. Si auspica che stesso parere favorevole
sia espresso oggi poiché entrambe prevedono che le modifiche allo
Statuto della nostra Regione ad autonomia speciale siano
approvate, con legge costituzionale, previa intesa con la
Regione; entrambe sono, quindi, in grado di mantenere viva ed
effettiva la nostra specialità.
Come detto, il Consiglio ha poi accolto tale auspicio.
(fine)