III Comm: servizio oncologico ospedale di Pordenone
(ACON) Trieste, 13 dic - RC - Il 14 novembre scorso, la III
Commissione consiliare aveva ascoltato una rappresentanza dei
5.653 cittadini che nel dicembre del 2005 avevano firmato una
petizione per il mantenimento del Servizio di oncologia
preventiva, attivo già dal 1967 presso l'Azienda ospedaliera
Santa Maria degli Angeli di Pordenone. La sua importanza -
avevano detto allora gli intervenuti - é che permette al paziente
di fare un check up generale in un unico luogo senza dover girare
per reparti differenti; ha un sistema unico di visita medica,
mammografia, controllo dei linfonodi, visita dermatologica delle
neoplasie della pelle; offre tempi di attesa rispettabili. Non si
tratta di difendere un medico rispetto ad un altro, ma un
servizio completo e utile.
A distanza di un mese, sono stati chiamati il direttore generale
dell'AO, Paolo Saltari, e il direttore sanitario, Salvatore
Guarneri, per approfondire anche con loro la questione.
Complessivamente - si è così appreso - l'attività ambulatoriale è
passata da circa 2.000 a 3.800 visite nel 2006. Per il 2007, la
dottoressa attualmente a disposizione del Servizio passerà
dall'essere impiegata per 25 ore a tempo pieno e le sue assenze
continueranno ad essere supplite dal direttore del reparto di
oncologia. L'attesa per una visita si aggira intorno ai 3-4
giorni. Per tre giorni alla settimana è stato disposto anche un
servizio di dermatologia per la diagnosi precoce del melanoma.
E proprio su questo punto hanno insistito i due medici: si chiama
Servizio di oncologia preventiva, ma si va nel senso di diagnosi
precoce, un servizio che si è inteso potenziare vista la
sensibilità delle persone, ma con delle modifiche nelle modalità
di accesso.
In particolare ai consiglieri del Pordenonese - il presidente
della III Commissione Nevio Alzetta (DS), ma anche Antonio
Pedicini (FI), Pio De Angelis (PRC), Piero Colussi (Citt) e Gina
Fasan (UDC), che hanno tutti portato la propria opinione ed
esperienza - Saltari e Guarneri hanno spiegato che dopo la
consueta visita generica, d'ora in poi saranno gli specialisti a
condurre gli approfondimenti del caso: la lettura dei vetrini, ad
esempio, non può essere un clinico a farla, così come la
palpazione deve essere eseguita da un esperto. E' stato così
predisposto lo screening mammografico per le donne di una certa
fascia di età; si lavora in collaborazione con il CRO di Aviano;
per il 2007 ci sarà la diagnosi precoce oncologica del tumore al
colon per le donne e quella della prostata per gli uomini:
saranno attività coordinate quanto all'accesso, ma poi condotte
da specialisti di settore.
(immagini alle tv)