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III Comm: servizio oncologico ospedale di Pordenone

13.12.2006
14:41
(ACON) Trieste, 13 dic - RC - Il 14 novembre scorso, la III Commissione consiliare aveva ascoltato una rappresentanza dei 5.653 cittadini che nel dicembre del 2005 avevano firmato una petizione per il mantenimento del Servizio di oncologia preventiva, attivo già dal 1967 presso l'Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone. La sua importanza - avevano detto allora gli intervenuti - é che permette al paziente di fare un check up generale in un unico luogo senza dover girare per reparti differenti; ha un sistema unico di visita medica, mammografia, controllo dei linfonodi, visita dermatologica delle neoplasie della pelle; offre tempi di attesa rispettabili. Non si tratta di difendere un medico rispetto ad un altro, ma un servizio completo e utile.

A distanza di un mese, sono stati chiamati il direttore generale dell'AO, Paolo Saltari, e il direttore sanitario, Salvatore Guarneri, per approfondire anche con loro la questione.

Complessivamente - si è così appreso - l'attività ambulatoriale è passata da circa 2.000 a 3.800 visite nel 2006. Per il 2007, la dottoressa attualmente a disposizione del Servizio passerà dall'essere impiegata per 25 ore a tempo pieno e le sue assenze continueranno ad essere supplite dal direttore del reparto di oncologia. L'attesa per una visita si aggira intorno ai 3-4 giorni. Per tre giorni alla settimana è stato disposto anche un servizio di dermatologia per la diagnosi precoce del melanoma.

E proprio su questo punto hanno insistito i due medici: si chiama Servizio di oncologia preventiva, ma si va nel senso di diagnosi precoce, un servizio che si è inteso potenziare vista la sensibilità delle persone, ma con delle modifiche nelle modalità di accesso.

In particolare ai consiglieri del Pordenonese - il presidente della III Commissione Nevio Alzetta (DS), ma anche Antonio Pedicini (FI), Pio De Angelis (PRC), Piero Colussi (Citt) e Gina Fasan (UDC), che hanno tutti portato la propria opinione ed esperienza - Saltari e Guarneri hanno spiegato che dopo la consueta visita generica, d'ora in poi saranno gli specialisti a condurre gli approfondimenti del caso: la lettura dei vetrini, ad esempio, non può essere un clinico a farla, così come la palpazione deve essere eseguita da un esperto. E' stato così predisposto lo screening mammografico per le donne di una certa fascia di età; si lavora in collaborazione con il CRO di Aviano; per il 2007 ci sarà la diagnosi precoce oncologica del tumore al colon per le donne e quella della prostata per gli uomini: saranno attività coordinate quanto all'accesso, ma poi condotte da specialisti di settore.

(immagini alle tv)