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Citt: Malattia, proposte per riforma legge elettorale

15.12.2006
12:05
(ACON) Trieste, 15 dic - "E' quanto mai opportuno l' ulteriore mese di approfondimento da parte di Intesa Democratica sui contenuti della nuova legge elettorale regionale e della forma di governo. Opportuno e anche necessario perché devono essere ancora approfondite molte questioni tuttora aperte, tra le quali vi sono anche quelle poste dai Cittadini per il Presidente".

E' quanto afferma in una nota il capogruppo dei Cittadini Bruno Malattia, sottolineando che "da mesi si discute sullo sbarramento - che è sicuramente uno dei problemi chiave da affrontare - ma a nostro giudizio il confronto deve allargarsi anche ad altre questioni essenziali e ineludibili per approvare una seria, compiuta riforma della legge elettorale regionale e, appunto, della forma di governo della Regione".

"Dato atto del progredire del confronto sull'entità della soglia di sbarramento, che per i Cittadini deve assicurare la tenuta dello schema bipolare e impedire l'ulteriore frammentazione delle rappresentanze istituzionali, sollecitiamo - spiega Malattia - il pronunciamento della coalizione sulle proposte avanzate dai Cittadini".

Al proposito indica: "Statuizione della incompatibilità tra l'ufficio di consigliere e quello di assessore regionale. Fissazione del limite dei mandati: per favorire l'effettivo ricambio della classe politica ed escludere fenomeni di professionismo politico la nuova legge elettorale deve sancire il limite dei due mandati consecutivi per assessori e consiglieri regionali. Candidature di genere: per garantire la pari opportunità di accesso e presenza di uomini e donne in Consiglio e nella Giunta regionali si propone che nella compilazione delle liste e della Giunta regionale sia assicurata la presenza paritaria (50%) di uomini e donne. Noi Cittadini, però, non siamo favorevoli ad aumentare i rimborsi elettorali o i contributi ai gruppi in rapporto al numero delle donne elette; vogliamo, viceversa, introdurre una penalizzazione progressiva, e quindi la riduzione dei rimborsi e dei contributi ai gruppi, ai partiti che non assicurano questa paritaria presenza".

"Queste proposte - conclude Malattia - sono state portate all'attenzione dei partiti e dei gruppi consiliari sin dall'avvio del tavolo politico bipartisan avviato dal presidente Tesini. Fallito quel tentativo, vengono oggi riproposte al tavolo di Intesa Democratica auspicandone la condivisione".