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CR: Finanziaria 2007, relatore minoranza Molinaro (4)

19.12.2006
12:05
(ACON) Trieste, 19 dic - MPB - Auspica significative modificazioni al testo, il relatore di minoranza Roberto Molinaro, capogruppo dell'UDC, che non condivide la definizione secondo cui la legge finanziaria è espressione del ciclo virtuoso della politica Illyana ed evidenzia quattro caratterizzazioni generali del documento contabile.

Innanzitutto la continuità, dal momento che ben poche sono le novità proposte, concentrate in buona parte nell'ambito dello sviluppo economico e definite come interventi una tantum. Si è privilegiata una spalmatura generalizzata delle disponibilità finanziarie tra i mille rivoli oggi consentiti dal bilancio regionale che fa emergere la preoccupazione di capitalizzare le scelte di questa IX legislatura regionale, ma anche l'esaurimento da parte di Illy e di Intesa Democratica di una capacità propositiva e progettuale affidata più a campagne di comunicazione che a scelte legislative e amministrative.

In tale condizione cresce il centralismo della Regione che, anziché devolvere e assicurare piena attuazione al principio di sussidiarietà nella sua duplice connotazione istituzionale e sociale, aumenta gli stanziamenti soggetti a intervento diretto regionale, e si accentua la prospettiva clientelare recata dall'utilizzazione dell'intervento puntuale. Quasi la metà degli stanziamenti è costituita da limiti di impegno che renderanno più rigido il bilancio regionale in un arco di tempo compreso tra i 10 e i 20 anni e ciò rende evidente la quarta caratterizzazione della legge finanziaria, ovvero la corta visione di prospettiva per cui le maggiori compartecipazioni, per 240 milioni di euro, anziché per abbattere il debito di medio-lungo periodo, vengono destinate a nuova spesa con la prevista autorizzazione per ulteriori 290,7 milioni di euro per nuovo indebitamento.

Molinaro, inoltre, con un'analisi approfondita dei vari articoli e capitoli di spesa, individua ulteriori elementi di censura e di preoccupazione sulla tenuta nel tempo del bilancio regionale, ma soprattutto circa la sua adeguatezza a corrispondere alle esigenze di crescita, sviluppo e coesione sociale della comunità regionale.

(segue)