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CR: Finanziaria 2007, relatore minoranza Guerra (6)

19.12.2006
13:53
(ACON) Trieste, 19 dic - MPB - Va sostanzialmente migliorata, per il relatore di minoranza Alessandra Guerra, capogruppo della Lega Nord, la legge finanziaria, e il relativo bilancio per l'anno 2007, perché contengono alcune scelte di fondo non condivisibili, innanzitutto in merito all'indebitamento regionale complessivo (mutui e prestiti) che ha registrato un progressivo e rilevante aumento, frutto di una politica eccessivamente disinvolta nelle spese e nell'individuazione delle risorse, cui si aggiunge il fatto che l'attuale governo non intende porre rimedio alla situazione venutasi a creare nonostante il buon andamento delle entrate, quasi 240 milioni di euro in più, che potrebbero essere in parte impiegati per ripianare i debiti.

Quanto alle agevolazioni IRAP, per la Lega è importante premiare con uno sconto le aziende non solo sulla base di un criterio territoriale, come proposto dalla Giunta, ma anche seguendo una scala di meritocrazia (incremento delle esportazioni; destinazione di una quota di fatturato agli investimenti nei settori dell'innovazione, della ricerca, della brevettazione). Inadeguate poi le scelte della Giunta nell'ambito delle politiche sociali, mentre la destinazione di svariati milioni al reddito di cittadinanza si presenta come una forma di assistenzialismo, con l'erogazione indistinta di somme di denaro. Sottofinanziata, invece, la legge a sostegno della famiglia e della genitorialità, mentre preoccupano i tagli alle risorse annualmente destinate alle scuole paritarie per il miglioramento dell'offerta educativa: tagli diretti e indiretti, quali l'introduzione di parametri ISE ed ISEE eccessivamente bassi per escludere dall'erogazione di alcuni benefici le famiglie che normalmente si rivolgono agli istituti privati per l'educazione dei propri figli.

La Guerra esprime preoccupazione anche per i tagli alle risorse per la valorizzazione e la divulgazione della lingua friulana e per le politiche a sostegno dei corregionali all'estero ed evidenzia l'attenzione che viene rivolta alle peculiarità degli immigrati, alla loro cultura, religione e usanze, mentre si tende a dimenticare le nostre.

(segue)