CR: Finanziaria 2007, relatore minoranza Guerra (6)
(ACON) Trieste, 19 dic - MPB - Va sostanzialmente migliorata,
per il relatore di minoranza Alessandra Guerra, capogruppo della
Lega Nord, la legge finanziaria, e il relativo bilancio per
l'anno 2007, perché contengono alcune scelte di fondo non
condivisibili, innanzitutto in merito all'indebitamento regionale
complessivo (mutui e prestiti) che ha registrato un progressivo e
rilevante aumento, frutto di una politica eccessivamente
disinvolta nelle spese e nell'individuazione delle risorse, cui
si aggiunge il fatto che l'attuale governo non intende porre
rimedio alla situazione venutasi a creare nonostante il buon
andamento delle entrate, quasi 240 milioni di euro in più, che
potrebbero essere in parte impiegati per ripianare i debiti.
Quanto alle agevolazioni IRAP, per la Lega è importante premiare
con uno sconto le aziende non solo sulla base di un criterio
territoriale, come proposto dalla Giunta, ma anche seguendo una
scala di meritocrazia (incremento delle esportazioni;
destinazione di una quota di fatturato agli investimenti nei
settori dell'innovazione, della ricerca, della brevettazione).
Inadeguate poi le scelte della Giunta nell'ambito delle politiche
sociali, mentre la destinazione di svariati milioni al reddito di
cittadinanza si presenta come una forma di assistenzialismo, con
l'erogazione indistinta di somme di denaro. Sottofinanziata,
invece, la legge a sostegno della famiglia e della genitorialità,
mentre preoccupano i tagli alle risorse annualmente destinate
alle scuole paritarie per il miglioramento dell'offerta
educativa: tagli diretti e indiretti, quali l'introduzione di
parametri ISE ed ISEE eccessivamente bassi per escludere
dall'erogazione di alcuni benefici le famiglie che normalmente si
rivolgono agli istituti privati per l'educazione dei propri
figli.
La Guerra esprime preoccupazione anche per i tagli alle risorse
per la valorizzazione e la divulgazione della lingua friulana e
per le politiche a sostegno dei corregionali all'estero ed
evidenzia l'attenzione che viene rivolta alle peculiarità degli
immigrati, alla loro cultura, religione e usanze, mentre si tende
a dimenticare le nostre.
(segue)