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CR: Finanziaria 2007, dibattito generale (11)

19.12.2006
17:09
(ACON) Trieste, 19 dic - AB - Una Finanziaria equa, ha affermato Antonio Martini (Margh), che ha però ricordato che ci sono alcuni problemi aperti legati al completamento della ricostruzione, ora che il flusso di interventi statali è finito. Ha chiesto attenzione per chiudere la vicenda del trasferimento dei beni demaniali e ha soprattutto lamentato i ritardi che si registrano sul versante della viabilità, di tutta la viabilità regionale, che penalizzano la montagna come il porto di Trieste. E la questione Friuli non è una fesseria di qualche vecchio assessore, è un problema serio di cui questa maggioranza deve farsi carico assieme al Consiglio regionale, che deve poter dire la sua con autorevolezza.

Sanità e sociale nell'intervento di Sergio Lupieri (Margh), che ha evidenziato gli investimenti per l'aumento dei posti negli asili nido pubblici e privati, l'attenzione al settore della non autosufficienza e dei servizi domiciliari, il potenziamento dell'attività distrettuale e di prevenzione, l'abbattimento graduale delle liste di attesa dove i primi dati sono confortanti e ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa. Per gli ospedali continua la graduale diminuzione dei ricoveri inappropriati a beneficio di altre attività indispensabili.

Critiche puntuali da parte di Daniele Galasso (FI), che ha lamentato l'assenza di riforme strutturali, la carenza di interventi per le infrastrutture, la sproporzione degli interventi per la montagna che lasciano solo le briciole al turismo marino, che non potrà resistere ancora per molto. Le risorse per i piccoli Comuni (a eccezione di quelli montani) diminuiscono, mentre aumentano quelle per le grandi città. Il dato che si ricava da questa Finanziaria è che gli obiettivi clientelari vengono raggiunti tutti, quelli sociali rimangono un miraggio.

Per Franco Brussa (Margh) non bisogna abbassare la guardia su obiettivi quali razionalizzazione, lotta agli sprechi, riduzione di alcune spese e in questo ha rivendicato un ruolo per il Consiglio regionale e le sue Commissioni. Ha respinto le accuse delle opposizioni di aver stravolto la Finanziaria, che invece rimane attenta a salute, sociale, sviluppo. La politica della casa è stato uno dei fiori all'occhiello di questa Regione, ma oggi è cambiato lo scenario, con una crescita di famiglie povere monoreddito che non possono permettersi l'acquisto di un immobile. Sarebbe allora meglio spostare l'attenzione sull'edilizia sovvenzionata e sulle ATER. Brussa ha infine chiesto di assegnare alla provincia di Gorizia la Direzione regionale per le politiche europee, perché è la storia che ha fatto maturare una certa cultura a queste terre.

(segue)