CR: Finanziaria 2007, dibattito generale (12)
(ACON) Trieste, 19 dic - RC - Maurizio Salvador (UDC) ha
parlato di obiettivi che potevano essere più ambiziosi, di
approvazione della legge nel silenzio delle categorie economiche,
di spalmatura di risorse in mille rivoli in vista della prossima
Finanziaria che sarà elettorale, di forte crescita degli
stanziamenti da utilizzare con l'accordo dell'assessore del
momento. Si negano fondi per la legge sulla famiglia; per il
terzo anno c'è accanimento nei confronti dei piccoli Comuni e uno
spiccato centralismo; difficilmente si farà il carcere di
Pordenone in leasing così come difficilmente in leasing si
faranno gli ospedali.
Manovra priva di grandi strategie e con stimoli negativi - così
Alessandra Battellino (IpR). L'incremento delle tasse sarà
necessario per coprire impegni di spesa pluriennali che aumentano
la rigidità del bilancio e che per 15 anni bloccano la Regione.
Si dovrebbero sostenere di più i cittadini meno fortunati. Il
bilancio è un'emanazione di progetti scritti a due, massimo tre
mani a cui IpR non è stata chiamata a partecipare. Si promette
più autonomia per gli Enti locali, ma si dimenticano le Province
e un suo emendamento lo fa presente. Per la sanità si impegna una
bella cifra, ma si sottovalutano le persone in stato di
disabilità, svantaggio e malattia. Ci si dimentica del problema
della violenza e della parità di genere (questo bilancio riserva
4 euro per ogni donna elettrice).
Sostegno alla Finanziaria da parte di Igor Kocijancic (PRC), ma
se non preoccupano i suoi indirizzi così non è per le ricadute
pratiche sul territorio. Due le questioni: la legge regionale sul
lavoro in termini generali è soddisfacente, ma non fa nulla per
gli over 40, perciò va ritarata affinché la riqualificazione
sortisca i suoi effetti; c'è un cortocircuito nella concertazione
con gli ordini sindacali. Kocijancic ha auspicato che, da qui a
fine legislatura, la maggioranza dia risposte anche ai punti
oscuri. Per la parità di genere, ritiene ci sia un deficit di
rappresentanza, ma la questione non può riassumersi così perché
le donne sono state capaci di fare moltissimo anche quando erano
minoritarie.
Per Fulvio Follegot (LN) non si è saputo sfruttare il migliorare
dell'economia, non ci sono scelte per aumentare lo sviluppo
economico e sociale del territorio. L'abbassare il livello della
pressione fiscale, deciso nella passata legislatura, ha
dimostrato di essere una scelta giusta. Il consigliere ha quindi
criticato la Finanziaria nazionale aggiungendo che alla nostra
Regione sono giunte maggiori risorse, ma sono finite in mille
rivoli. La regione è in affanno, con meno figli nati di tutta
Italia, ma un numero di immigrati che assorbe la maggiore
percentuale delle risorse sociali e assistenziali; la famiglia è
in crisi.
Paolo Ciani (AN) ha sostenuto che è un bilancio scontato.
Nonostante le maggiori entrate, invece di sanare le pendenze
economiche di fatto si aumenta il debito. La maggior parte delle
poste vanno ad amici e amici degli amici, e ciò soprattutto per
impegni pluriennali con cui, quindi, si vincola il bilancio per i
prossimi 10-15 anni. Il settore della comunicazione vede 1,5
milioni di euro necessari per vendere ancora fumo. Non si
risolvono i problemi del territorio, dai pescatori e cacciatori
alla questione Tocai. E' stata scontata l'IRAP anche alle banche,
che hanno ripagato secondo un'azione clientelare che
contraddistingue ID. La legge sulla famiglia è il grande bluff.
(segue)