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CR: Finanziaria 2007, dibattito generale (12)

19.12.2006
18:25
(ACON) Trieste, 19 dic - RC - Maurizio Salvador (UDC) ha parlato di obiettivi che potevano essere più ambiziosi, di approvazione della legge nel silenzio delle categorie economiche, di spalmatura di risorse in mille rivoli in vista della prossima Finanziaria che sarà elettorale, di forte crescita degli stanziamenti da utilizzare con l'accordo dell'assessore del momento. Si negano fondi per la legge sulla famiglia; per il terzo anno c'è accanimento nei confronti dei piccoli Comuni e uno spiccato centralismo; difficilmente si farà il carcere di Pordenone in leasing così come difficilmente in leasing si faranno gli ospedali.

Manovra priva di grandi strategie e con stimoli negativi - così Alessandra Battellino (IpR). L'incremento delle tasse sarà necessario per coprire impegni di spesa pluriennali che aumentano la rigidità del bilancio e che per 15 anni bloccano la Regione. Si dovrebbero sostenere di più i cittadini meno fortunati. Il bilancio è un'emanazione di progetti scritti a due, massimo tre mani a cui IpR non è stata chiamata a partecipare. Si promette più autonomia per gli Enti locali, ma si dimenticano le Province e un suo emendamento lo fa presente. Per la sanità si impegna una bella cifra, ma si sottovalutano le persone in stato di disabilità, svantaggio e malattia. Ci si dimentica del problema della violenza e della parità di genere (questo bilancio riserva 4 euro per ogni donna elettrice).

Sostegno alla Finanziaria da parte di Igor Kocijancic (PRC), ma se non preoccupano i suoi indirizzi così non è per le ricadute pratiche sul territorio. Due le questioni: la legge regionale sul lavoro in termini generali è soddisfacente, ma non fa nulla per gli over 40, perciò va ritarata affinché la riqualificazione sortisca i suoi effetti; c'è un cortocircuito nella concertazione con gli ordini sindacali. Kocijancic ha auspicato che, da qui a fine legislatura, la maggioranza dia risposte anche ai punti oscuri. Per la parità di genere, ritiene ci sia un deficit di rappresentanza, ma la questione non può riassumersi così perché le donne sono state capaci di fare moltissimo anche quando erano minoritarie.

Per Fulvio Follegot (LN) non si è saputo sfruttare il migliorare dell'economia, non ci sono scelte per aumentare lo sviluppo economico e sociale del territorio. L'abbassare il livello della pressione fiscale, deciso nella passata legislatura, ha dimostrato di essere una scelta giusta. Il consigliere ha quindi criticato la Finanziaria nazionale aggiungendo che alla nostra Regione sono giunte maggiori risorse, ma sono finite in mille rivoli. La regione è in affanno, con meno figli nati di tutta Italia, ma un numero di immigrati che assorbe la maggiore percentuale delle risorse sociali e assistenziali; la famiglia è in crisi.

Paolo Ciani (AN) ha sostenuto che è un bilancio scontato. Nonostante le maggiori entrate, invece di sanare le pendenze economiche di fatto si aumenta il debito. La maggior parte delle poste vanno ad amici e amici degli amici, e ciò soprattutto per impegni pluriennali con cui, quindi, si vincola il bilancio per i prossimi 10-15 anni. Il settore della comunicazione vede 1,5 milioni di euro necessari per vendere ancora fumo. Non si risolvono i problemi del territorio, dai pescatori e cacciatori alla questione Tocai. E' stata scontata l'IRAP anche alle banche, che hanno ripagato secondo un'azione clientelare che contraddistingue ID. La legge sulla famiglia è il grande bluff.

(segue)