CR: Finanziaria 2007, dibattito generale (13)
(ACON) Trieste, 19 dic - MPB - Atmosfera surreale per la
discussione sulla Finanziaria, secondo Isidoro Gottardo (FI) che,
evidenziando l'esistenza di una maggioranza che è minoranza
politica in questa regione, tanto più all'indomani della
Finanziaria Prodi, e una opposizione che è maggioranza,
sottolinea non avere senso parlare in assenza di chi comanda. Fra
i riferimenti di contenuto, Gottardo evidenzia il debito pesante
che viene lasciato in eredità, nonostante le maggiori risorse
rispetto ad altre regioni, e dice che governare è altra cosa,
citando anche la vicenda del Tocai come antiesempio di capacità
di innovazione.
Per Giancarlo Tonutti (Margh) occorre riqualificare la
democrazia, farla diventare di nuovo un fatto partecipato e non
populista. Nessuno nega l'esistenza di problemi, l'esigenza di
aggiustamenti sui diversi ruoli di Consiglio e Giunta, la
necessità di riscrivere alcune regole ragionando su forma di
governo e legge elettorale. E auspicando che questa regione trovi
l'armonia di una realtà policentrica quale essa è, Tonutti ha
evidenziato che qui le risorse sono maggiori perché il PIL è
cresciuto di più: una connessione causale e non semplicemente
casuale tra i risultati, che consente di non aumentare il carico
fiscale e di mettere in sicurezza le Autonomie locali. Una
scommessa non di breve periodo - ha aggiunto citando il grosso
impegno per il Teatro Verdi di Trieste, e auspicando che le
iniziative di legge portate dal Consiglio siano trattate
altrettanto bene di quelle provenienti dalla Giunta.
E' un modo di valutare completamente diverso quello della
maggioranza e quello dell'opposizione, senza elementi comuni di
intersezione, secondo posizioni aprioristiche, senza cattiveria -
ha detto infine Renzo Travanut (DS) sottolineando che per chi sta
all'esterno ciò non è accettabile. Rispetto agli anni precedenti
non c'è scarto - ha aggiunto - non c'è novità, perché siamo in
una logica già esplicitata che tiene conto degli aspetti di
carattere economico, che ha come punto di vista centrale lo
sviluppo e che ha dato dei frutti, poiché l'economia in Friuli è
in crescita più che altrove, e l'aumento di PIL ed export è
frutto di azione e va accreditato anche al presidente della
Regione.
(segue)