Tesini: presepi in Consiglio per la nostra identità
(ACON) Trieste, 20 dic - RC - Mentre continuano le polemiche
sulla negata esposizione dei più classici simboli della religione
cattolica - è di oggi la notizia di una natività inizialmente
esposta nel Consiglio regionale della Toscana e poi fatta
togliere per non urtare la sensibilità di alcuni - il presidente
del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro
Tesini, forte dell'identità e delle tradizioni della sua terra,
fa sapere che nel Palazzo di piazza Oberdan, a Trieste, è esposto
non uno ma un'intera rassegna di presepi negli spazi che con
regolarità ospitano le numerose iniziative culturali di cui la
Presidenza del Consiglio si fa sostenitrice in quanto espressioni
peculiari e pregiate delle diverse espressioni artistiche
regionali.
Dodici le opere che sono state allestite dall'associazione fra le
Pro Loco del Friuli Venezia Giulia, titolare da tre anni di "Giro
presepi", una rassegna che vede impegnate tutte e quattro le
province secondo una serie di itinerari che intendono attirare
soprattutto il turista religioso, ma che non mancano di
coinvolgere le scuole e i migliori artisti della regione.
La giuria che premierà i lavori di 22 scuole elementari ha girato
tutto il territorio e non ha mai registrato tensioni, da parte di
genitori o insegnanti, per quanto riguarda questa iniziativa.
"E il dialogo, l'accettazione dell'altro, il pluralismo
all'interno di una realtà legata alle sue forti tradizioni e
priva di estremismi sono i punti forti su cui si basa anche
l'esposizione in Consiglio regionale", ha sostenuto il presidente
Tesini. "Con questo gesto - ha sottolineato - accogliamo e
facciamo nostro il volere dei cittadini, di cui questa sede è la
massima rappresentazione istituzionale. Senza nessuna forzatura,
nessuna imposizione ad altri, le cui tradizioni e culture
rispettiamo e con le quali ci mettiamo in relazione e dialogo,
senza reticenze e inibizioni. E questa sensibilità è fuori da
ogni sensazionalismo, ma nella piena coscienza che
globalizzazione e multiculturalismo si giustificano con la
valorizzazione delle tradizioni, con le quali sono pienamente
compatibili".
(foto in e-mail)