UDC: il centro-sinistra non crede nelle Province
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/RC - "La maggioranza di
centro-sinistra che governa la Regione continua a non credere
nelle Province e quindi non favorisce la costituzione di forme di
collaborazione interprovinciali, tra le quali figura anche
l'Assemblea tra le Province del Friuli. Questo nonostante le
previsioni in tal senso contenute nella legge sui principi e
sulle norme fondamentali del sistema Regione-Autonomie locali nel
Friuli Venezia Giulia, approvata appena un anno fa". Questo il
parere espresso dal capogruppo regionale dell'UDC, Roberto
Molinaro, a seguito della bocciatura di un suo emendamento che
sosteneva un finanziamento in tal senso, firmato assieme ai
colleghi di partito Gina Fasan, Maurizio Salvador e Giorgio
Venier Romano.
L'emendamento - fa sapere Molinaro - proponeva che "al fine di
valorizzare la coesione territoriale, sociale ed economica della
comunità regionale, l'Amministrazione regionale era autorizzata
ad assegnare alle Province un fondo di euro 80.000,00 per il
concorso negli oneri relativi all'elaborazione di studi di
fattibilità, realizzati eventualmente anche avvalendosi di
consulenze specializzate, aventi ad oggetto l'individuazione di
compiti di coordinamento, indirizzo e progettazione e di servizi,
da svolgersi in forma associata su vaste aree interprovinciali".
Lo studio di fattibilità doveva individuare, secondo
l'emendamento UDC, il contesto territoriale e giuridico di
riferimento, le attività ed i servizi da svolgere in forma
associata, gli obiettivi ed i risultati attesi, nonché il modello
organizzativo da attuare e poteva essere assegnato alla Provincia
individuata quale capofila con deliberazione giuntale di almeno
un'altra Provincia.
"Non è la prima volta che la maggioranza di centro-sinistra
mostra disinteresse nei confronti di iniziative che vedono
protagoniste le Amministrazioni provinciali che hanno maggioranze
di diverso segno politico - ha aggiunto Molinaro - certo è che
trattandosi di forme inedite di collaborazione interprovinciale,
andavano da subito studiate fattibilità ed operatività delle
stesse e quindi anche sostenute finanziariamente dalla Regione.
Questo fatto denota quanto la maggioranza di centro-sinistra sia
distante dalle forme innovative di collaborazione
interprovinciale soprattutto quando queste puntano alla coesione
territoriale, sociale ed economica della comunità regionale,
nonché alla tutela e alla valorizzazione delle identità
linguistiche e culturali".