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UDC: il centro-sinistra non crede nelle Province

20.12.2006
18:24
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/RC - "La maggioranza di centro-sinistra che governa la Regione continua a non credere nelle Province e quindi non favorisce la costituzione di forme di collaborazione interprovinciali, tra le quali figura anche l'Assemblea tra le Province del Friuli. Questo nonostante le previsioni in tal senso contenute nella legge sui principi e sulle norme fondamentali del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia, approvata appena un anno fa". Questo il parere espresso dal capogruppo regionale dell'UDC, Roberto Molinaro, a seguito della bocciatura di un suo emendamento che sosteneva un finanziamento in tal senso, firmato assieme ai colleghi di partito Gina Fasan, Maurizio Salvador e Giorgio Venier Romano. L'emendamento - fa sapere Molinaro - proponeva che "al fine di valorizzare la coesione territoriale, sociale ed economica della comunità regionale, l'Amministrazione regionale era autorizzata ad assegnare alle Province un fondo di euro 80.000,00 per il concorso negli oneri relativi all'elaborazione di studi di fattibilità, realizzati eventualmente anche avvalendosi di consulenze specializzate, aventi ad oggetto l'individuazione di compiti di coordinamento, indirizzo e progettazione e di servizi, da svolgersi in forma associata su vaste aree interprovinciali". Lo studio di fattibilità doveva individuare, secondo l'emendamento UDC, il contesto territoriale e giuridico di riferimento, le attività ed i servizi da svolgere in forma associata, gli obiettivi ed i risultati attesi, nonché il modello organizzativo da attuare e poteva essere assegnato alla Provincia individuata quale capofila con deliberazione giuntale di almeno un'altra Provincia. "Non è la prima volta che la maggioranza di centro-sinistra mostra disinteresse nei confronti di iniziative che vedono protagoniste le Amministrazioni provinciali che hanno maggioranze di diverso segno politico - ha aggiunto Molinaro - certo è che trattandosi di forme inedite di collaborazione interprovinciale, andavano da subito studiate fattibilità ed operatività delle stesse e quindi anche sostenute finanziariamente dalla Regione. Questo fatto denota quanto la maggioranza di centro-sinistra sia distante dalle forme innovative di collaborazione interprovinciale soprattutto quando queste puntano alla coesione territoriale, sociale ed economica della comunità regionale, nonché alla tutela e alla valorizzazione delle identità linguistiche e culturali".