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AN: Ritossa, domande inevase di mutui prima casa

04.01.2007
13:26
(ACON) Trieste, 04 gen - COM/RC - Ritorna ad interrogare la Giunta Illy sui ritardi nell'evasione delle domande di mutuo per la prima casa, Adriano Ritossa. Il consigliere di AN chiede se corrisponda al vero che, con riferimento alle agevolazioni previste dalla legge regionale n.6 del 2003 sull'edilizia agevolata, gestite da Mediocredito FVG, non solo al 31 dicembre 2006 non si è provveduto a gestire con celerità la congestione di 1.750 domande in arretrato, ma l'istituto regionale ha registrato a fine anno un accumulo di oltre 3.000 pratiche, il che significa oltre 3.000 famiglie aventi diritto all'agevolazione sono impossibilitate a beneficiare dei contributi pubblici entro i termini imposti dalla legge.

Ritossa chiede inoltre attraverso quali provvedimenti la Regione intenda tutelare i cittadini malversati e se, invece di accreditare false promesse, alla luce di quanto pare stia accadendo non sia il caso di attivare un immediato strumento di garanzia, quindi un provvedimento di legge avente effetto retroattivo che ponga immediato rimedio ai danni causati. Infine, vuol sapere come la Giunta si comporterà nella scelta della prossima presidenza della SpA, dato lo scadere di quella attuale e l'esigenza di un rinnovamento che esige idee nuove.

La riammissione nei termini per la produzione dei documenti - scrive il consigliere - è un atto di equità e di giustizia sociale nei confronti di tutti coloro che, per le più disparate ragioni, sono in possesso dei requisiti per beneficiare, ma hanno ricevuto da Mediocredito FVG l'archiviazione per errori formali riconducibili a quella perentorietà dei termini, che è risultata fatale per i cittadini e per le famiglie bisognose, mentre il mancato rispetto delle norme regolamentari pare, con questa presidenza, non scalfire i dirigenti di Mediocredito.

Infine, Ritossa fa presente il caso di un'archiviazione di una domanda, presentata da una coppia di giovani intenzionati a sposarsi, semplicemente perché questi non hanno esibito un certificato di abitabilità, documento per altro inesistente in quanto riferibile ad un appartamento costruito precedentemente alla legge che prevede tale rilascio.