AN: Ritossa, domande inevase di mutui prima casa
(ACON) Trieste, 04 gen - COM/RC - Ritorna ad interrogare la
Giunta Illy sui ritardi nell'evasione delle domande di mutuo per
la prima casa, Adriano Ritossa. Il consigliere di AN chiede se
corrisponda al vero che, con riferimento alle agevolazioni
previste dalla legge regionale n.6 del 2003 sull'edilizia
agevolata, gestite da Mediocredito FVG, non solo al 31 dicembre
2006 non si è provveduto a gestire con celerità la congestione
di 1.750 domande in arretrato, ma l'istituto regionale ha
registrato a fine anno un accumulo di oltre 3.000 pratiche, il
che significa oltre 3.000 famiglie aventi diritto
all'agevolazione sono impossibilitate a beneficiare dei
contributi pubblici entro i termini imposti dalla legge.
Ritossa chiede inoltre attraverso quali provvedimenti la Regione
intenda tutelare i cittadini malversati e se, invece di
accreditare false promesse, alla luce di quanto pare stia
accadendo non sia il caso di attivare un immediato strumento di
garanzia, quindi un provvedimento di legge avente effetto
retroattivo che ponga immediato rimedio ai danni causati. Infine,
vuol sapere come la Giunta si comporterà nella scelta della
prossima presidenza della SpA, dato lo scadere di quella attuale
e l'esigenza di un rinnovamento che esige idee nuove.
La riammissione nei termini per la produzione dei documenti -
scrive il consigliere - è un atto di equità e di giustizia
sociale nei confronti di tutti coloro che, per le più disparate
ragioni, sono in possesso dei requisiti per beneficiare, ma hanno
ricevuto da Mediocredito FVG l'archiviazione per errori formali
riconducibili a quella perentorietà dei termini, che è risultata
fatale per i cittadini e per le famiglie bisognose, mentre il
mancato rispetto delle norme regolamentari pare, con questa
presidenza, non scalfire i dirigenti di Mediocredito.
Infine, Ritossa fa presente il caso di un'archiviazione di una
domanda, presentata da una coppia di giovani intenzionati a
sposarsi, semplicemente perché questi non hanno esibito un
certificato di abitabilità, documento per altro inesistente in
quanto riferibile ad un appartamento costruito precedentemente
alla legge che prevede tale rilascio.