Pens: Ferone, no aumento ticket sanitario
(ACON) Trieste, 04 gen - COM/RC - Il consigliere regionale del
Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un'interrogazione
sull'aumento del ticket per prestazioni sanitarie.
La legge finanziaria statale - premette Ferone - prevede un
aumento dei costi, per tutte le visite specialistiche ed esami
clinici effettuati in regime di sanità pubblica, la cui finalità
dovrebbe essere quella di evitare il ricorso indiscriminato ad
accertamenti a volte inutili, che provocano il fenomeno delle
lunghe lista d'attesa, e di rimpinguare le casse della sanità.
L'aumento, pari a euro 10 su ogni prestazione (ad esclusione
degli aventi diritto all'esenzione), a detta del consigliere,
però, potrà portare non pochi cittadini ad evitare di farsi
curare e di effettuare accertamenti, magari anche determinanti
per una rapida cura. Inoltre Ferone rileva che la finalità di
limitare le lunghe liste d'attesa può essere condivisa, ma il
metodo da usare non è quello di far pagare di più anche chi ha
veramente bisogno di visite o esami, ma è nell'effettuare una
selezione all'origine da parte del medico di famiglia. Se
quest'ultimo, che conosce bene il paziente e la sua storia,
ritiene utile una visita o un esame, non è pensabile che l'utente
si trovi a pagare un ticket più caro.
Ed essendo la sanità non un bene di lusso ma un bisogno, il
consigliere del Partito Pensionati dalla Giunta vuol sapere se
intende eliminare concretamente il paventato aumento del ticket.