Citt: i no alla legge elettorale proposta da ID
(ACON) Trieste, 12 gen - COM/RC - I Cittadini per il
Presidente, per mano del capogruppo Bruno Malattia, nel corso del
vertice di Intesa democratica sulla legge elettorale, hanno
consegnato ai segretari di partito un documento che riassume i
punti sui quali il Gruppo non intende rinunciare.
I Cittadini non condividono la riproposizione della figura del
portavoce dell'opposizione, confermano la scelta per la presenza
paritaria di genere nella Giunta regionale, l'incompatibilità tra
la carica di consigliere e di componente la Giunta regionale, la
presenza paritaria di genere nelle liste circoscrizionali e
l'esonero dalla raccolta delle firme solo delle liste
rappresentanti gruppi consiliari presenti nella legislatura
precedente ed espressione di liste regolarmente presentatesi alle
elezioni.
Non è accettabile - specificano - la previsione dell'esonero
anche per i gruppi costituiti "almeno dodici mesi prima della
data di svolgimento delle elezioni regionali" e per la lista
"contraddistinta da un contrassegno composito, nel quale sia
contenuto quello di un partito o gruppo politico esente da tale
onere".
Confermano, poi, la scelta per l'ammissione alla ripartizione dei
seggi dei gruppi di liste la cui cifra elettorale regionale sia
pari ad almeno il 7% dei voti validi regionali o a condizione che
abbiano ottenuto una cifra elettorale circoscrizionale pari ad
almeno il 20% dei voti validi circoscrizionali o, ancora, a
condizione che la rispettiva cifra elettorale regionale sia pari
ad almeno il 4% dei voti validi regionali e risultino collegati a
un candidato alla carica di presidente che abbia ottenuto almeno
il 15% dei voti validi conseguiti da tutti i candidati alla
carica di presidente.
Sono stati riproposti, altresì, come indispensabili i seguenti
punti: A) fissazione del limite dei mandati: al fine di favorire
l'effettivo ricambio della classe politica ed escludere fenomeni
di professionismo politico la nuova legge elettorale deve
prevedere il limite dei due mandati consecutivi per assessori e
consiglieri regionali; B) autenticazione delle firme: anche i
consiglieri regionali debbono poter autenticare per tutte le
elezioni; C) prevedere già in legge statutaria misure atte a
ridurre sensibilmente i cosiddetti costi della politica.