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III Comm: audizione ass. Beltrame su ticket sanitari (1)

16.01.2007
19:07
(ACON) Trieste, 16 gen - MPB - Le posizioni della Giunta e quanto si sta facendo a livello nazionale in merito all'applicazione dei ticket sanitari e agli accessi a servizi di pronto soccorso sono state al centro dell'audizione che l'assessore alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame ha avuto in III Commissione consiliare, presieduta dal Nevio Alzetta (DS), ove ha ribadito che le iniziative in corso sono per far sì che le normative introdotte dalla Finanziaria possano essere utili per il servizio sanitario e non penalizzanti per i cittadini.

Partendo dalla distinzione tra ticket non obbligatori (su farmaci e ricette di prescrizione dei farmaci, che devono essere applicati solo dalle Regioni che hanno la necessità di introitare ulteriori risorse, e che il Friuli Venezia Giulia non introdurrà) e quelli obbligatori (uno, di 25 euro, relativo alle prestazioni da codice bianco e cioè non seguite da ricovero e non ritenute urgenti erogate dai pronti soccorso, e uno, di 10 euro, per prestazioni ambulatoriali e specialistiche che si somma alla compartecipazione alla spesa già prevista) Beltrame ha affermato, ribadendo un concetto già espresso in questi giorni, di non ritenere questi ticket fissi misure eque, anche se introdotte per evitare l'accesso a prestazioni ritenute improprie.

Per evitare prestazioni improprie bisogna applicare elementi di compartecipazione che siano commisurati al costo dell'esame e alla quota di inappropriatezza di quell'esame - ha affermato Beltrame rifacendosi alla posizione anche delle altre Regioni e sottolineando che applicare una misura eguale su tutte le prestazioni non è elemento di indirizzo della domanda.

Per questo in Friuli Venezia Giulia non applichiamo il ticket fisso di 25 euro - ha detto - ma abbiamo proposto di adottare i ticket che la nostra regione già utilizzava per gli accessi non urgenti in pronto soccorso in vigore già dal 1992 - proposta accettata - e abbiamo colto l'occasione per un esame dettagliato del funzionamento in questi anni e probabilmente introdurremo nei prossimi mesi qualche correttivo anche per mettere l'operatore sanitario nelle condizioni migliori di lavorare senza che sulla decisione finale pesi il fatto che possa comportare il pagamento della prestazione.

Per quanto riguarda il ticket da 10 euro, la proposta regionale è una revisione di tutto il sistema di compartecipazione, vecchio a livello nazionale, posto che alcuni esami hanno variato in maniera consistente i costi effettivi, per alcuni sono aumentati, ma per molti in realtà sono diminuiti: e questa, per Beltrame è una necessità che risponde a criteri di equità e organizzazione.

Come misura alternativa, dati i tempi che questa revisione comporta, abbiamo costituito un gruppo ristretto che per l'incontro a Roma programmato per giovedì presenterà al ministro la proposta di una modulazione diversa che distribuisca il ticket in maniera proporzionale al costo complessivo dell'esame.

Nel caso non si andasse verso una soluzione - ma l'assessore al proposito si è detto ottimista - la delibera di Giunta approvata venerdì scorso prevede di procedere con la revisione del sistema di compartecipazione che, entro tre mesi, sostituirà il meccanismo dei 10 euro.

(segue)

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