News


III Comm: Beltrame su ticket, interventi dei consiglieri (2)

16.01.2007
19:07
(ACON) Trieste, 16 gen - MPB - Bisogna capire se ritenete che i ticket servono oppure no, e se sì, se servono a correggere una distorta domanda sanitaria o a fare cassa - ha detto Luca Ciriani (AN) sottolineando di aspettarsi dalla Regione, a Statuto speciale, il ricorso alla Corte Costituzionale poiché lo Stato non può imporre i modi con cui raggiungere gli obiettivi di risanamento. Questo ticket incoraggia inoltre a ricorrere alle strutture private.

Per Sergio Lupieri (Margh), che ha sottolineato i contenziosi che si possono creare tra cittadino paziente e operatore sanitario, anche alla normativa del 1992 vanno posti correttivi e vanno riviste le indicazioni per la definizione dell'urgenza o meno. D'accordo anche sulla revisione della compartecipazione della spesa, ha invitato ad abolire se possibile il ticket da 10 euro.

Massimo Blasoni (FI) ha voluto capire se i 10 euro di ticket si debbano mantenere anche andando alla rimodulazione, o se si possano seguire strade diverse, preoccupato del rischio di un maggior costo anche se in linea con una maggiore equità, mentre Pio De Angelis (PRC) ha definito la scelta del governo nazionale tra le più odiose nell'ambito di una finanziaria, sia perché il pronto soccorso porterà incassi risibili, sia perché gli altri ticket colpiscono categorie più deboli e perché rischiano di vanificare attività di screening dei medici, chiedendosi anch'egli se come Regione autonoma si sia costretti a seguire queste imposizioni, posto che il nostro bilancio per la sanità è svincolato dal finanziamento nazionale.

Aspetto quest'ultimo toccato anche da Paolo Ciani (AN) che, inoltre, sulla questione della inappropriatezza ritiene ci sia ancora molta strada da fare, perché nessuna delibera può sostituirsi al giudizio del medico. Gina Fasan (UDC) ha invece sollecitato una verifica anche di quanto stanno facendo le altre Regioni a Statuto speciale.

Per Alessandra Guerra (LN) siamo usciti dal sistema sanitario nazionale non solo per caricarci di qualcosa che il Governo voleva scaricare, ma per cominciare a esercitare l'autonomia di carattere legislativo e decisionale fino in fondo, e arrivare poi a gestire in proprio anche la trattativa sui farmaci. Sembra di fare un passo indietro, stiamo perdendo la partita dell'autonomia e la possibilità di far vedere che federalismo non è solo assistenza ma capacità di far quadrare i conti.

La partita dei ticket ci interessa da tempo - ha affermato Nevio Alzetta (DS) ritenendo opportuno il pronunciamento della Giunta sui pronto soccorso, mentre è cosa diversa il ticket sulle prestazioni specialistiche e ambulatoriali. Come diverso è pensare al ruolo delle esenzioni e ai redditi minimi - ha insistito il presidente della Commissione. Pietro Colussi (Citt) si è detto deluso dal fatto che si parli di ticket quando si parla di governo della domanda, perdendo di vista la complessità della situazione: l'appropriatezza è il vero tema e in questo senso appare ancora più importante il ruolo dei medici di medicina generale.

Maria Cristina Carloni (DS), infine, si è detta d'accordo sul piano politico sul fatto che i ticket sono uno strumento perché tutti si assumano la responsabilità della appropriatezza di una prestazione, da chiedere e da dare.

(fine)