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Margh: Lupieri su ticket sanitari

16.01.2007
19:22
(ACON) Trieste, 16 gen - COM/MPB - Dal momento che la nostra Regione è in grado di redigere una normativa che regolamenti i ticket per gli accessi al pronto soccorso, si riveda la delibera del 1992 a firma dell'assessore Mario Brancati.

E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale della Margherita Sergio Lupieri che spiega che si tratta di una normativa, del resto poco applicata e comunque a macchia di leopardo, che lascia scoperti due terzi delle prestazioni e che crea più disagi per i cittadini pazienti e gli operatori sanitari che un reale filtro agli accessi eventualmente non appropriati al pronto soccorso.

Ritenere assoggettabili al pagamento del ticket tutte le prestazioni effettuate in pronto soccorso che non rivestono carattere di urgenza, comprese le indagini radiologiche, di laboratorio e gli interventi specialistici, crea il problema della definizione esatta e precisa di quali siano le situazioni cliniche patologiche non urgenti. Certamente la normativa Brancati non è in grado di affrontare questo problema in modo risolutivo, in quanto la definizione dell'urgenza e quindi di codici bianchi o rossi non è sempre agevole.

Inoltre, la tavola sinottica di questa norma risulta essere discordante dal testo, il che contribuisce a complicare ulteriormente la sua completa attuazione. Riguardo ai 10 euro di ticket per i non esenti è importante fare un ragionamento su cosa essi rappresentino e quali possano risultare le ingiuste conseguenze all'applicazione di questa normativa.

Nell'attesa che il governo centrale interpreti le problematiche e le proposte delle Regioni per una eventuale modifica o sospensione della normativa a livello nazionale, a livello regionale facciamo un approfondimento ed un ragionamento su cosa significhi per i cittadini del Friuli Venezia Giulia l'applicazione di questo ticket di 10 euro. Le prestazioni hanno costi diversi e non è certamente equo applicare su tutte l'aggiunta indiscriminata di 10 euro.

Ma mi auguro - conclude Lupieri - venga affrontata soprattutto la possibilità di eliminare questa tassazione che di fatto va a rincarare i costi per la salute e va quindi contro una reale giustizia sociale, contrastando quei principi di equità, solidarietà e di universalismo ai quali si rifà il nostro servizio sanitario nazionale e regionale.