UDC: garantire continuità didattica a scuola media Paularo
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/AB - I consiglieri regionali UDC
Roberto Molinaro, Maurizio Salvador, Gina Fasan e Giorgio Venier
Romano hanno presentato un'interrogazione al presidente Illy per
sollecitare interventi a sostegno della continuità didattica
nella scuola media di Paularo (UD).
"Ultimamente - sostengono i consiglieri centristi - la comunità
intera del Comune di Paularo lamenta un'elevata percentuale di
docenti (12 su 13) che si succedono di anno in anno e nel corso
dello stesso anno nella locale scuola media, fatto che non
consente una basilare continuità didattica.
Si tratta - a loro avviso - di una deplorevole instabilità del
corpo docente, che produce conseguenze negative sulla
preparazione degli alunni, successivamente riscontrabile
dall'elevato numero di esiti negativi registrato nelle prime
classi superiori, che determinano a loro volta abbandoni
scolastici.
Inoltre - aggiungono nell'interrogazione - a causa di questi
inconvenienti diverse famiglie iscrivono i loro figli in altri
istituti scolastici, provocando una consistente diminuzione di
frequenze presso la locale scuola media, al punto di determinarne
in futuro la chiusura a causa del ridotto numero minimo di
allievi necessario che non consentirà la formazione delle classi,
situazione peraltro comune a quasi tutti i centri della montagna
friulana.
Poiché la competenza in materia è ripartita tra Stato e Regione -
ribadiscono gli esponenti UDC - si rende necessario rivedere i
criteri di assegnazione dei contributi a sollievo degli oneri di
trasferimento degli insegnati residenti in altri luoghi, così da
assicurare una loro presenza prolungata nei territori disagiati,
presupposto minimo per dare continuità didattica.
Pertanto, i consiglieri UDC chiedono al presidente Illy se la
Regione intenda intervenire nei confronti del ministero della
Pubblica istruzione perché adotti gli interventi di sua
competenza per assicurare continuità didattica nelle scuole di
montagna, garantendo la presenza degli stessi insegnanti per
periodi prolungati, comunque non inferiori ai tre anni.
Per quanto invece attiene le competenze proprie in materia, i
rappresentanti dell'UDC vogliono sapere se la Regione intenda
modificare la normativa e i regolamenti attualmente in vigore,
nell'intento di individuare criteri che sostengano economicamente
gli insegnati non residenti, incentivandoli così a trattenersi
nelle località di montagna per periodi di media durata, tali da
assicurare continuità didattica perlomeno per un intero un ciclo
scolastico.
Infine, Molinaro, Salvador, Fasan e Venier Romano sollecitano in
ogni caso l'adozione di tutte le misure possibili per garantire
alla popolazione di montagna condizioni di eguaglianza con il
restante territorio regionale nel settore dell'istruzione e della
formazione della popolazione giovanile, presupposto fondamentale
per la continuità della permanenza in loco delle future
generazioni".