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UDC: garantire continuità didattica a scuola media Paularo

18.01.2007
13:28
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/AB - I consiglieri regionali UDC Roberto Molinaro, Maurizio Salvador, Gina Fasan e Giorgio Venier Romano hanno presentato un'interrogazione al presidente Illy per sollecitare interventi a sostegno della continuità didattica nella scuola media di Paularo (UD).

"Ultimamente - sostengono i consiglieri centristi - la comunità intera del Comune di Paularo lamenta un'elevata percentuale di docenti (12 su 13) che si succedono di anno in anno e nel corso dello stesso anno nella locale scuola media, fatto che non consente una basilare continuità didattica.

Si tratta - a loro avviso - di una deplorevole instabilità del corpo docente, che produce conseguenze negative sulla preparazione degli alunni, successivamente riscontrabile dall'elevato numero di esiti negativi registrato nelle prime classi superiori, che determinano a loro volta abbandoni scolastici.

Inoltre - aggiungono nell'interrogazione - a causa di questi inconvenienti diverse famiglie iscrivono i loro figli in altri istituti scolastici, provocando una consistente diminuzione di frequenze presso la locale scuola media, al punto di determinarne in futuro la chiusura a causa del ridotto numero minimo di allievi necessario che non consentirà la formazione delle classi, situazione peraltro comune a quasi tutti i centri della montagna friulana.

Poiché la competenza in materia è ripartita tra Stato e Regione - ribadiscono gli esponenti UDC - si rende necessario rivedere i criteri di assegnazione dei contributi a sollievo degli oneri di trasferimento degli insegnati residenti in altri luoghi, così da assicurare una loro presenza prolungata nei territori disagiati, presupposto minimo per dare continuità didattica.

Pertanto, i consiglieri UDC chiedono al presidente Illy se la Regione intenda intervenire nei confronti del ministero della Pubblica istruzione perché adotti gli interventi di sua competenza per assicurare continuità didattica nelle scuole di montagna, garantendo la presenza degli stessi insegnanti per periodi prolungati, comunque non inferiori ai tre anni.

Per quanto invece attiene le competenze proprie in materia, i rappresentanti dell'UDC vogliono sapere se la Regione intenda modificare la normativa e i regolamenti attualmente in vigore, nell'intento di individuare criteri che sostengano economicamente gli insegnati non residenti, incentivandoli così a trattenersi nelle località di montagna per periodi di media durata, tali da assicurare continuità didattica perlomeno per un intero un ciclo scolastico.

Infine, Molinaro, Salvador, Fasan e Venier Romano sollecitano in ogni caso l'adozione di tutte le misure possibili per garantire alla popolazione di montagna condizioni di eguaglianza con il restante territorio regionale nel settore dell'istruzione e della formazione della popolazione giovanile, presupposto fondamentale per la continuità della permanenza in loco delle future generazioni".