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Udine: Comitato permanente CALRE (2)

29.01.2007
13:47
(ACON) Udine, 29 gen - RC - Un argomento di cui la CALRE si è occupata da sempre è quello della sussidiarietà - ha affermato il presidente Peter Straub dando l'avvio alla seconda parte della riunione udinese del Comitato permanente della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d'Europa.

Nel 2005, il Comitato delle Regioni ha dato il via al monitoraggio della sussidiarietà per dare alle collettività locali e regionali la possibilità di intervenire in tutte le fasi iniziali del processo decisionale dell'Unione europea. Il primo test pilota è stato condotto dal 31 ottobre al 9 dicembre 2005. Sull'onda dell'entusiasmo dei 21 partner che vi hanno partecipato, è stato deciso un secondo test, condotto dal 6 ottobre al 17 novembre 2006 con 49 partecipanti e i cui risultati saranno resi noti a Roma il 22 e 23 marzo prossimi.

Controllare come e quanto sia applicata la sussidiarietà può essere difficile - ha spiegato Christian Gsodam, responsabile della specifica Unità del Comitato delle Regioni - se non si lavora in collaborazione. Ecco che si sta creando una rete on line di contatto e di scambio di informazione ed esperienze tra gli Stati membri. Se credete che la Costituzione europea sia lettera morta, sappiate che appena a giugno scorso il Consiglio d'Europa ha stabilito che tutte le istituzioni europee devono attuare la sussidiarietà, e questo con o senza Costituzione europea. Perciò questo punto è tutt'altro che morto. Il Comitato delle Regioni ha detto che le Regioni devono essere inserite nel progetto di sussidiaretà ed è ciò che vogliamo raggiungere con questa rete, costituita per dare, appunto, alle Regioni la possibilità generale di intervenire nel processo decisionale.

E' il momento adeguato per iniziare su questa via - ha detto il presidente dell'Assemblea legislativa della Catalogna (Spagna), Ernest Benach. Giuridicamente non ci sono scogli se lavoriamo, in attesa che la Costituzione sia approvata, sull'allegato inerente la sussidiarietà. Però alcuni Stati si sono già espressi in senso contrario - ha fatto sapere Straub - e preferiscono non si prescinda dalla ratifica del trattato costituzionale. Per il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini, è comunque indispensabile verificare se sia effettivamente possibile estrapolare giuridicamente l'allegato e darvi applicazione in attesa della ripresa dell'iter costituzionale.

(segue)