Udine: Comitato permanente CALRE (2)
(ACON) Udine, 29 gen - RC - Un argomento di cui la CALRE si è
occupata da sempre è quello della sussidiarietà - ha affermato il
presidente Peter Straub dando l'avvio alla seconda parte della
riunione udinese del Comitato permanente della Conferenza delle
Assemblee legislative regionali d'Europa.
Nel 2005, il Comitato delle Regioni ha dato il via al
monitoraggio della sussidiarietà per dare alle collettività
locali e regionali la possibilità di intervenire in tutte le fasi
iniziali del processo decisionale dell'Unione europea. Il primo
test pilota è stato condotto dal 31 ottobre al 9 dicembre 2005.
Sull'onda dell'entusiasmo dei 21 partner che vi hanno
partecipato, è stato deciso un secondo test, condotto dal 6
ottobre al 17 novembre 2006 con 49 partecipanti e i cui risultati
saranno resi noti a Roma il 22 e 23 marzo prossimi.
Controllare come e quanto sia applicata la sussidiarietà può
essere difficile - ha spiegato Christian Gsodam, responsabile
della specifica Unità del Comitato delle Regioni - se non si
lavora in collaborazione. Ecco che si sta creando una rete on
line di contatto e di scambio di informazione ed esperienze tra
gli Stati membri. Se credete che la Costituzione europea sia
lettera morta, sappiate che appena a giugno scorso il Consiglio
d'Europa ha stabilito che tutte le istituzioni europee devono
attuare la sussidiarietà, e questo con o senza Costituzione
europea. Perciò questo punto è tutt'altro che morto. Il Comitato
delle Regioni ha detto che le Regioni devono essere inserite nel
progetto di sussidiaretà ed è ciò che vogliamo raggiungere con
questa rete, costituita per dare, appunto, alle Regioni la
possibilità generale di intervenire nel processo decisionale.
E' il momento adeguato per iniziare su questa via - ha detto il
presidente dell'Assemblea legislativa della Catalogna (Spagna),
Ernest Benach. Giuridicamente non ci sono scogli se lavoriamo, in
attesa che la Costituzione sia approvata, sull'allegato inerente
la sussidiarietà. Però alcuni Stati si sono già espressi in senso
contrario - ha fatto sapere Straub - e preferiscono non si
prescinda dalla ratifica del trattato costituzionale. Per il
presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
Alessandro Tesini, è comunque indispensabile verificare se sia
effettivamente possibile estrapolare giuridicamente l'allegato e
darvi applicazione in attesa della ripresa dell'iter
costituzionale.
(segue)