Citt: depositati 16 emendamenti a ddl urbanistica
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - Il gruppo consiliare dei
Cittadini per il Presidente ha depositato 16 emendamenti al
disegno di legge di riforma dell'urbanistica e disciplina
dell'attività edilizia e del paesaggio, che arriva domani in
Aula.
I Cittadini partono dalla considerazione che una legge di riforma
urbanistica non può essere solo una somma di servizi poiché la
disciplina urbanistica, fondamentale nell'ambito della
progettazione, è certamente più complessa.
"Scopo degli emendamenti al ddl che arriva in Consiglio - hanno
detto i Cittadini - è quello di dare un apporto costruttivo. Il
nostro auspicio è che il ddl si ponga come obiettivo di riformare
non solo il quadro normativo e pianificatorio, ma anche il
territorio del Friuli Venezia Giulia nel senso di ridare forma
alle sue parti. Una nuova forma di spazio e del suo uso, oltre
che normativa, è sicuramente necessaria, se è vero che le buone
regole producono prima buoni progetti e poi trasformazioni
virtuose".
Alla luce di queste affermazioni, sono due i filoni approfonditi
dal gruppo consiliare: il primo è volto a comprendere sia nei
principi che negli articoli della legge, il concetto di
riqualificazione edilizia e di riuso del suolo. Uno degli
emendamenti, infatti prevede "il consumo di nuovo territorio solo
quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione
dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro
riorganizzazione e riqualificazione".
Il secondo filone, invece, pone l'accento sulla necessità di
evitare la nascita di nuovi organismi non coerenti con la legge 1
del 2006 che ha riformato il sistema delle autonomie locali del
Friuli Venezia Giulia. "L'associazione intercomunale prevista
dalla legge 1 - hanno infatti detto i consiglieri - può e deve
occuparsi anche di urbanistica. Non si possono, a parer nostro,
obbligare i Comuni a moltiplicare le forme associative a livello
sovracomunale. Non solo si andrebbe contro a una logica di
semplificazione della macchina burocratica, ma ci si scontrerebbe
con i principi della legge 1 votata solo pochi mesi fa da questo
Consiglio. Se è la legge 1 a essere carente, allora si migliori
quella, senza creare ulteriori problemi agli enti locali".