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Citt: depositati 16 emendamenti a ddl urbanistica

29.01.2007
13:52
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - Il gruppo consiliare dei Cittadini per il Presidente ha depositato 16 emendamenti al disegno di legge di riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio, che arriva domani in Aula.

I Cittadini partono dalla considerazione che una legge di riforma urbanistica non può essere solo una somma di servizi poiché la disciplina urbanistica, fondamentale nell'ambito della progettazione, è certamente più complessa.

"Scopo degli emendamenti al ddl che arriva in Consiglio - hanno detto i Cittadini - è quello di dare un apporto costruttivo. Il nostro auspicio è che il ddl si ponga come obiettivo di riformare non solo il quadro normativo e pianificatorio, ma anche il territorio del Friuli Venezia Giulia nel senso di ridare forma alle sue parti. Una nuova forma di spazio e del suo uso, oltre che normativa, è sicuramente necessaria, se è vero che le buone regole producono prima buoni progetti e poi trasformazioni virtuose".

Alla luce di queste affermazioni, sono due i filoni approfonditi dal gruppo consiliare: il primo è volto a comprendere sia nei principi che negli articoli della legge, il concetto di riqualificazione edilizia e di riuso del suolo. Uno degli emendamenti, infatti prevede "il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione".

Il secondo filone, invece, pone l'accento sulla necessità di evitare la nascita di nuovi organismi non coerenti con la legge 1 del 2006 che ha riformato il sistema delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia. "L'associazione intercomunale prevista dalla legge 1 - hanno infatti detto i consiglieri - può e deve occuparsi anche di urbanistica. Non si possono, a parer nostro, obbligare i Comuni a moltiplicare le forme associative a livello sovracomunale. Non solo si andrebbe contro a una logica di semplificazione della macchina burocratica, ma ci si scontrerebbe con i principi della legge 1 votata solo pochi mesi fa da questo Consiglio. Se è la legge 1 a essere carente, allora si migliori quella, senza creare ulteriori problemi agli enti locali".