CR: respinta mozione opposizioni sede Regione Udine (3)
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - Nel corso del dibattito, Massimo
Blasoni (FI) ha confermato la sensazione che il Friuli si senta
ancora una volta messo in una condizione di inferiorità e
comunque il prezzo proposto per la vendita - 2,5 milioni di euro
- è nettamente inferiore al reale valore dell'immobile che è di
almeno 4 milioni.
Vendere via San Francesco è un atto di buona amministrazione, ha
ribattuto Cristiano Degano (Margh) e, al di là dei legami
sentimentali, quel palazzo non ha nemmeno particolari virtù
architettoniche. Senza contare che fra meno di un anno sarà
pronta la nuova sede di via Volturno. La polemica è stata montata
ad arte, è pura demagogia.
L'operazione è seria, gli ha fatto eco Mauro Travanut (DS)
respingendo ogni critica strumentale. Un'area di semiperiferia
come via Volturno, ha aggiunto Carlo Monai (Citt) diventa fulcro
istituzionale, avrà tecnologie, parcheggi, sale per ospitare
diverse iniziative, un'efficace viabilità di collegamento con
l'autostrada. Un edificio intelligente, dunque, non solo un
importante investimento economico.
Si ascolti di più il territorio, ha ammonito Paolo Ciani (AN),
non si alimenti la frattura Trieste-Udine, si investa della
questione il Consiglio regionale. In via Volturno non ci sarà
spazio per tutti - ha sottolineato Roberto Asquini (FI) - non c'è
alcuna logica di ottimizzazione. E' un'operazione immobiliare
fatta a scopo speculativo e non organizzativo, mentre a Pordenone
si compra, si vende, si amplia a dismisura, adottando rispetto a
Udine due pesi e due misure.
Se l'operazione fosse stata tenuta da Illy su un livello di
razionalizzazione - così Claudio Violino (LN) - avrebbe potuto
avere una logica, invece le sue dichiarazioni su intrecci e
intrighi hanno messo in luce l'accanimento di Illy su Udine e sul
Friuli.
La sede di via Volturno è stata decisa nella precedente
legislatura, ha ricordato Isidoro Gottardo (FI), ma via San
Francesco deve rimanere sede di rappresentanza. A Pordenone è
stato fatto uguale, lasciando distinte le due cose. Illy sbaglia
quando sottovaluta chi, con la contrarietà alla vendita, esprime
un sentimento non strumentale e quando vuol fare forzature che
non hanno nemmeno un fondamento economico.
Per la Giunta si è espressa l'assessore Michela Del Piero, che ha
parlato di questione sovradimensionata, mentre il cittadino non
vede in via San Francesco alcun simbolo particolare. La Giunta è
convinta che via Volturno sia un luogo di assoluta efficienza, di
tecnologia avanzata, in grado di concentrare quasi tutte le
attività abbattendo anche il costo degli affitti oggi in essere a
Udine. Via San Francesco, al di là della questione affettiva, non
ha alcun pregio architettonico e ha costi elevati, per questo e
non per altri motivi è giustificata l'operazione.
La Giunta e la maggioranza sono continuamente sotto scacco di
Illy, in questo frangente come in tutta la sua gestione, ha
infine replicato Alessandra Guerra (LN), un "principe" che non
perde l'occasione per ribadire la sua idiosincrasia al confronto,
al dibattito democratico e che continua a disertare l'Aula in
spregio a tutto il Consiglio e non solo all'opposizione. Il
problema non è la sede di via San Francesco - ha concluso Guerra
- è quello che sta accadendo in questa regione, che ha imboccato
una preoccupante deriva.
La mozione è stata respinta con 23 voti contrari (DS, Margh,
Citt, PRC, PDCI, Illy) e 15 favorevoli (FI, AN, LN,UDC); nessun
astenuto.
I lavori riprenderanno alle 14.30.
(segue)
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