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CR: respinta mozione opposizioni sede Regione Udine (3)

30.01.2007
13:43
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - Nel corso del dibattito, Massimo Blasoni (FI) ha confermato la sensazione che il Friuli si senta ancora una volta messo in una condizione di inferiorità e comunque il prezzo proposto per la vendita - 2,5 milioni di euro - è nettamente inferiore al reale valore dell'immobile che è di almeno 4 milioni.

Vendere via San Francesco è un atto di buona amministrazione, ha ribattuto Cristiano Degano (Margh) e, al di là dei legami sentimentali, quel palazzo non ha nemmeno particolari virtù architettoniche. Senza contare che fra meno di un anno sarà pronta la nuova sede di via Volturno. La polemica è stata montata ad arte, è pura demagogia.

L'operazione è seria, gli ha fatto eco Mauro Travanut (DS) respingendo ogni critica strumentale. Un'area di semiperiferia come via Volturno, ha aggiunto Carlo Monai (Citt) diventa fulcro istituzionale, avrà tecnologie, parcheggi, sale per ospitare diverse iniziative, un'efficace viabilità di collegamento con l'autostrada. Un edificio intelligente, dunque, non solo un importante investimento economico.

Si ascolti di più il territorio, ha ammonito Paolo Ciani (AN), non si alimenti la frattura Trieste-Udine, si investa della questione il Consiglio regionale. In via Volturno non ci sarà spazio per tutti - ha sottolineato Roberto Asquini (FI) - non c'è alcuna logica di ottimizzazione. E' un'operazione immobiliare fatta a scopo speculativo e non organizzativo, mentre a Pordenone si compra, si vende, si amplia a dismisura, adottando rispetto a Udine due pesi e due misure.

Se l'operazione fosse stata tenuta da Illy su un livello di razionalizzazione - così Claudio Violino (LN) - avrebbe potuto avere una logica, invece le sue dichiarazioni su intrecci e intrighi hanno messo in luce l'accanimento di Illy su Udine e sul Friuli.

La sede di via Volturno è stata decisa nella precedente legislatura, ha ricordato Isidoro Gottardo (FI), ma via San Francesco deve rimanere sede di rappresentanza. A Pordenone è stato fatto uguale, lasciando distinte le due cose. Illy sbaglia quando sottovaluta chi, con la contrarietà alla vendita, esprime un sentimento non strumentale e quando vuol fare forzature che non hanno nemmeno un fondamento economico.

Per la Giunta si è espressa l'assessore Michela Del Piero, che ha parlato di questione sovradimensionata, mentre il cittadino non vede in via San Francesco alcun simbolo particolare. La Giunta è convinta che via Volturno sia un luogo di assoluta efficienza, di tecnologia avanzata, in grado di concentrare quasi tutte le attività abbattendo anche il costo degli affitti oggi in essere a Udine. Via San Francesco, al di là della questione affettiva, non ha alcun pregio architettonico e ha costi elevati, per questo e non per altri motivi è giustificata l'operazione.

La Giunta e la maggioranza sono continuamente sotto scacco di Illy, in questo frangente come in tutta la sua gestione, ha infine replicato Alessandra Guerra (LN), un "principe" che non perde l'occasione per ribadire la sua idiosincrasia al confronto, al dibattito democratico e che continua a disertare l'Aula in spregio a tutto il Consiglio e non solo all'opposizione. Il problema non è la sede di via San Francesco - ha concluso Guerra - è quello che sta accadendo in questa regione, che ha imboccato una preoccupante deriva.

La mozione è stata respinta con 23 voti contrari (DS, Margh, Citt, PRC, PDCI, Illy) e 15 favorevoli (FI, AN, LN,UDC); nessun astenuto.

I lavori riprenderanno alle 14.30.

(segue)

(foto in e-mail)