CR: ddl urbanistica, dibattito generale (7)
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - In sede di dibattito generale,
Bruna Zorzini (PDCI) ha confermato la contrarietà a quella parte
della legge che a suo giudizio incentiva la cementificazione del
territorio e alla pianificazione sovracomunale come concepita nel
testo, argomento che condizionerà il suo giudizio sulla legge.
Mirko Spacapan (Margh) ha parlato di legge innovativa, mossa da
una filosofia di base che punta a una pianificazione del
territorio che non sia soltanto l'esito di fantasie più o meno
evolute di singole amministrazioni comunali, ma che ha come
obiettivo la ricerca di una programmazione sovracomunale che
stimoli proprio questa programmazione.
Non bisogna andare orgogliosi di questa legge, così Roberto
Asquini (FI), perché siamo già al suo terzo remake dopo
un'approvazione alla garibaldina in Commissione. Ci hanno detto
che c'era la volontà di togliere burocrazia e invece si creano
nuovi enti, non si tutelano gli interventi minori, rinunciamo
alla nostra autonomia speciale rimettendoci a quello che fanno in
tutto il resto d'Italia.
Paolo Pupulin (DS) si è detto sorpreso da tante critiche a una
riforma costruttiva, seppur complicata, ma ritenuta da tutti
indispensabile. Non è vero che non abbiamo esercitato la nostra
autonomia legislativa in materia, ha aggiunto, e siamo
disponibili ad accogliere qualsiasi contributo che possa rendere
questa legge migliore.
La legge precedente denunciava tutte le sue crepe temporali, ma
gettare alle ortiche un sistema urbanistico all'epoca innovativo
in Italia, per Maurizio Salvador (UDC) è quanto di più sbagliato,
specie per mettere in piedi una normativa di questo tipo che ha
limiti e contraddizioni evidenti e crea disparità territoriali
penalizzando le zone più svantaggiate.
La legge urbanistica è una delle più importanti, muove interessi
e crea contrapposizioni, ha affermato Alessandro Metz (Verdi).
Contiene norme per mantenere il territorio, salvaguardare
l'ambiente, ma anche per innovazione e sviluppo. E' però carente
sulla regia della programmazione, poco chiara sul sistema delle
perequazioni e dei crediti edilizi, non c'è certezza nelle norme
transitorie rispetto ai piani esistenti. Punti sui quali si
giocherà il suo voto.
(segue)