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CR: ddl urbanistica, dibattito generale (7)

30.01.2007
17:31
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - In sede di dibattito generale, Bruna Zorzini (PDCI) ha confermato la contrarietà a quella parte della legge che a suo giudizio incentiva la cementificazione del territorio e alla pianificazione sovracomunale come concepita nel testo, argomento che condizionerà il suo giudizio sulla legge.

Mirko Spacapan (Margh) ha parlato di legge innovativa, mossa da una filosofia di base che punta a una pianificazione del territorio che non sia soltanto l'esito di fantasie più o meno evolute di singole amministrazioni comunali, ma che ha come obiettivo la ricerca di una programmazione sovracomunale che stimoli proprio questa programmazione.

Non bisogna andare orgogliosi di questa legge, così Roberto Asquini (FI), perché siamo già al suo terzo remake dopo un'approvazione alla garibaldina in Commissione. Ci hanno detto che c'era la volontà di togliere burocrazia e invece si creano nuovi enti, non si tutelano gli interventi minori, rinunciamo alla nostra autonomia speciale rimettendoci a quello che fanno in tutto il resto d'Italia.

Paolo Pupulin (DS) si è detto sorpreso da tante critiche a una riforma costruttiva, seppur complicata, ma ritenuta da tutti indispensabile. Non è vero che non abbiamo esercitato la nostra autonomia legislativa in materia, ha aggiunto, e siamo disponibili ad accogliere qualsiasi contributo che possa rendere questa legge migliore.

La legge precedente denunciava tutte le sue crepe temporali, ma gettare alle ortiche un sistema urbanistico all'epoca innovativo in Italia, per Maurizio Salvador (UDC) è quanto di più sbagliato, specie per mettere in piedi una normativa di questo tipo che ha limiti e contraddizioni evidenti e crea disparità territoriali penalizzando le zone più svantaggiate.

La legge urbanistica è una delle più importanti, muove interessi e crea contrapposizioni, ha affermato Alessandro Metz (Verdi). Contiene norme per mantenere il territorio, salvaguardare l'ambiente, ma anche per innovazione e sviluppo. E' però carente sulla regia della programmazione, poco chiara sul sistema delle perequazioni e dei crediti edilizi, non c'è certezza nelle norme transitorie rispetto ai piani esistenti. Punti sui quali si giocherà il suo voto.

(segue)