Margh: Brussa, legge per prepensionamento genitori disabili
(ACON) Trieste, 31 gen - COM/AB - La Giunta regionale sosterrà
il progetto di legge nazionale sul prepensionamento dei familiari
di disabili gravi e gravissimi. A questo risultato si è giunti
grazie a una interrogazione a risposta immediata fatta dal
consigliere regionale della Margherita Franco Brussa, che ha
ricevuto il consenso dell'assessore alla Salute e protezione
sociale Ezio Beltrame.
Nel suo intervento, Brussa aveva ricordato come domani, primo
febbraio 2007, si terrà a Roma la prima giornata nazionale per il
sostegno alle famiglie di disabili gravi e gravissimi. Tale
manifestazione, che si collega a un convegno nazionale, ha avuto
il patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Croce
rossa italiana e si terrà presso la Camera dei deputati alla
presenza del ministro della Famiglia Bindi e della Solidarietà
Ferrero, ha lo scopo di sostenere un progetto di legge sul
prepensionamento dei familiari di disabili gravi e gravissimi,
che vede prima firmataria l'on. Katia Bellillo. Ed è stato
sottoscritto da altri 71 Deputati di tutti gli schieramenti
politici.
Il progetto di legge - ricorda l'esponente regionale della
Margherita - prevede che l'assistenza familiare ai disabili gravi
e gravissimi venga equiparata ai lavori usuranti, con possibilità
di accedere, dunque, ai benefici e alle facilitazioni accordate
in termini di età, sia anagrafica che contributiva, ai lavoratori
che svolgono mansioni di maggior usura, come ad esempio i
lavoratori esposti all'amianto.
A sostegno di tale progetto è partita anche una raccolta di firme
che ha già superato quota 10mila.
Nel dichiararsi soddisfatto della decisione della Giunta, Brussa
ha rimarcato come essa confermi la sensibilità dell'Esecutivo e
dello stesso Consiglio regionale, già dimostrata in passato su
tali tematiche e sia un modo concreto per accelerare
l'approvazione della legge, che darebbe nuova speranza a molti
genitori di disabili gravi e gravissimi. Genitori che a volte la
disperazione invece porta purtroppo a scegliere un modo tragico
di concludere la propria esistenza e quella dei loro figli.